Come guadagnare con YouTube senza 1 milione di iscritti

Giuliano Di Paolo
ARTISTREVOLUTION
Published in
3 min readAug 8, 2018

Prima di chiederci come si guadagna con YouTube, dovremmo domandarci: perché alla gente piace guardare così tanti video? Per due motivi.

  • Il video è una delle forme più complete di intrattenimento o apprendimento, perchè coinvolge rispetto ad altri media, due sensi: vista e udito. Dunque in termini esperienziali è più coinvolgente, ma anche più impegnativo.
  • La produzione di video è incrementata drasticamente con l’avvento degli smartphone (che permettono di creare video di qualità senza dover essere professionisti), e i social media, le nuove piattaforme (YouTube, Facebook, Instagram, Snapchat, Vimeo) che hanno soppiantato televisione e old media. Dunque oggi, spesso, l’usufruitore di video è anche il creatore stesso.

La forma video è più coinvolgente a livello sensoriale e oggi c’è una disponibilità di video, che fino a 10 anni fa era impensabile. Chiunque oggi è in grado di creare e distribuire i propri video, e soprattutto le persone possono consumare streaming video ovunque si trovino e in qualsiasi momento (in coda alle poste, dal dentista, seduti al bagno, in fila dal macellaio), grazie ad uno strumento che è sempre nelle nostre tasche: lo smartphone!

Come guadagno tramite YouTube?

Ci sono diversi modi per monetizzare attraverso YouTube:

  • Partnership diretta con YouTube. Guadagni dallo stream dei video da te creati, su cui vengono inserite delle pubblicità (tramite Adsense). In sostanza ogni volta che qualcuno guarda il tuo video, YouTube genera degli introiti pubblicitari, di cui ti spetta una percentuale, in quanto creator.
  • Links di affiliazione. Se i tuoi video parlano di prodotti presenti su un reseller online (ad esempio Amazon), puoi affiliarti al rivenditore (esempio Amazon Affiliate Program), e per ogni prodotto che viene venduto generi un profitto dai tuoi links.
  • Products sales. Potresti occuparti di viaggi e vendere una guida da te creata, essere una beauty vlogger e distribuire il tuo merchandise, occuparti di comunicazione e aver realizzato un ebook, o ancora essere un musicista e promuovere le tue canzoni. Qualsiasi sia la tua area di competenza o prodotto da te realizzato, YouTube è un’ottima piattaforma per promuovere e vendere le tue creazioni.
  • Brand partnerships. Se hai authorithy su un argomento, dunque anche un certo seguito, è probabile siano i brand stessi a contattarti per rappresentare il loro prodotto o servizio, dunque pubblicizzarlo sul tuo canale. Questo ovviamente si trasforma in conversione monetaria.
  • Live events. Se hai generato abbastanza hype sulla tua figura o personal brand, potresti creare degli eventi/conferenze incontrando il tuo pubblico (o essere invitato a tenere uno speech), approfondendo live, la tematica del tuo canale. Il costo dei biglietti oltre a ripagare l’evento, genererebbe degli incomes consistenti (a seconda del tuo bacino d’utenza).

Se iniziassi oggi la tua carriera come YouTuber o content creator, avrebbe senso registrare video in orizzontale (visto il consumo maggiore sugli smartphone)?

Dipende dal presupposto del video. Sugli short videos come le stories di Instagram o Snapchat, che realizziamo nativamente con il nostro smartphone, è spontaneo mantenere il device in verticale per riprendere e guardare.

Ma se il video nasce per essere visto su diverse piattaforme, ad esempio YouTube o Vimeo, o devices, come tablet/desktop/laptop/smart tv (e smartphone), la produzione richiederà strumenti più complessi, come mirrorless/dlsr/action cams/gimbals; dunque sarà logico registrarli nel formato nativo (16:9) e visualizzarli nello stesso formato.

Ricordiamoci che non è solo IGTV ad essere mobile first, perchè consente il formato 9:16 (vertical video); ma tutte le app di video streaming lo sono: basta ruotare lo smartphone (non che la cosa sia poi così complicata).

Di fondo il formato mobile appare più pratico in verticale, ma la verità è che la consumption di contenuti video avviene su più dispositivi, dunque comprendi prima su quale piattaforma vuoi porre il focus e poi decidi il formato.

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