Hai rinunciato ai tuoi sogni o vorresti farlo? Leggi questo.

Giuliano Di Paolo
ARTISTREVOLUTION
Published in
5 min readSep 7, 2017
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Sei stato anche tu un bimbo/a che non sapeva camminare. Poi a un tratto hai iniziato a gattonare. Infine, spinto dall’istinto naturale dell’evoluzione e dal sostegno di genitori/familiari, ti sei alzato in piedi e hai iniziato ad avanzare sulle tue gambe.

La distanza tra il sogno/ambizione e la sua realizzazione è esattamente quella che c’è tra un bimbo in fasce e uno che cammina.

Ma la nostra cultura non incentiva la realizzazione dell’ambizione, a meno che non sia conforme al tuo status socio/familiare, ma tende a reprimerlo fino ad ucciderlo. Eppure quando eri bambino nessuno ti diceva “sei cascato già due volte, inutile che insisti col voler camminare!”

Ambizione stabile. Approccio flessibile.

Ora considerando che (spesso) il circolo familiare e le amicizie più strette tenderanno a reprimere o disinteressarsi (nei casi più fortunati) delle tue vocazioni, come procedere?

L’unica persona che può davvero motivarti sei tu. L’unico che può scegliere se desistere o riprovarci sei tu. Il solo che conosce la gratificazione, l’entusiasmo, l’adrenalina che la tua attività può darti (musica, disegno, aprire una gelateria, ecc..) sei tu!

Dunque per prima cosa smettila di lagnarti di chi ti circonda. Piuttosto attorniati di persone (costruttive) con vocazioni simili alle tue, in modo da confrontarvi e sostenervi a vicenda.

Mantiene viva la tua ambizione, ma sii flessibile. Se un dato progetto non funziona, reinterpretalo o inventane di nuovi (esempio: se la tua band non ti porta da nessuna parte, puoi intraprendere una carriera solista o cambiare alcuni elementi per avere una nuova visione del vecchio repertorio).

Puoi rimanere nella tua materia di competenza o restare in tema, affrontando la cosa da un punto di vista diverso (esempio: insisti col voler fare il cantautore, ma in realtà il tuo punto di forza è la scrittura o la produzione e non il canto. Oppure ti ostini a fare fotografia ritrattistica, quando la tua originalità sta nella street photography).

Vivi nel presente.

Spesso una cosa non funziona perchè viviamo ancorati nella memoria del passato, sotto due fronti:

  1. Da un punto di vista puramente emotivo o ‘romantico’. Portiamo avanti progetti stantii (magari con amici di vecchia data), solo perchè è quello che abbiamo sempre fatto, o quello che ci viene più facile. Oppure siamo ancorati al nostro vecchio repertorio/mentalità quando la realtà che ci circonda continua a trasformarsi. Non dico che devi necessariamente fare quello che fanno tutti perchè funziona, però inutile ostinarsi con generi, approcci datati, solo perchè ci rifiutiamo di vivere nel presente.
  2. Sotto il profilo della visione e comunicazione. Ci sono musicisti che ai tempi del download, vendevano copie fisiche, oggi che domina lo streaming, vendono dischi in pre-order! O persone amanti del cartaceo che nel 2017 vogliono aprire un’edicola, attività in via d’estinzione! Ai tempi della fotografia analogica (pellicola) c’era una simile resistenza con il passaggio al digitale. Inutile impuntarsi e farne questioni di principio, il progresso se ne fotte delle nostre opinioni!

Scegli un modello.

Qual’è il modo più veloce di raggiungere il successo?

Non esiste. Semplicemente perchè ognuno di noi ha definizioni e tempi differenti per il successo. Ma se esiste un approccio intelligente per capire la formula che si nasconde dietro ad alcuni personaggi o progetti che hanno ottenuto grandi risultati questo è lo studio del modello. Tony Robbins lo definisce così:

“Studia il modello, emulane i risultati.”

Ovvio che ogni persona o progetto è differente e quindi un modello può solo rappresentare delle linee guida da seguire (ricordi: ambizione stabile, approccio flessibile).

Però è altrettanto vero che in molti casi funziona. Quando meno di una anno fa leggevo che Kellee Maize (artista/rapper americana) aveva ottenuto milioni di downloads dei suoi dischi, distribuendoli gratuitamente (sotto licenza CC), pensavo fosse una folle e che non volesse trarre profitti dal suo lavoro.

Mi sbagliavo.

Ripetendo il suo modello, in meno di un anno, ho ottenuto più di 50.000 downloads (ad oggi Settembre 2017) dei miei 4 album (in un epoca dominata dallo streaming, giusto per ricordarlo). Ma numeri a parte, la cosa più importante è l’attenzione e di conseguenza le opportunità e gli earnings, che tale attenzione genera.

Stats for my music downloads in the last month

Dunque che tu sia fotografo, pittore, imprenditore o quant’altro trova un modello importante da studiare e comprendere. Ripeti poi alcune delle strategie (formule) che trovi possano aiutarti al compimento della tua aspirazione.

Maggiore l’ambizione, maggiori i risultati.

Se ambisci a divulgare la tua musica nella tua città, è probabile che qualcuno in quartiere finisca col conoscerti. Se speri di vendere stampe delle tue foto ad amici o familiari, forse un paio riuscirai a piazzarle. Se tutto quello che aspetti è di arrivare alla pensione per avere maggior tempo per te e famiglia; allora forse i prossimi anni saranno un inferno, ma dai 65 anni in su avrai tempo da vendere!

Cosa voglio dire con questo?!

Che i limiti maggiori sono quelli che ci auto-imponiamo. E’ quella che viene definita la nostra self-story. Ossia quello che ci ripetiamo continuamente: sono fatto così, non posso ottenere più di questo, inutile avere aspirazioni, chi visse sperando, e via di luoghi comuni…

Maggiore sarà la tua ambizione, maggiori saranno le opportunità che ti creerai, maggiori saranno i risultati che potrai ottenere.

Inoltre la controparte di avere ambizioni grandi (ma concrete) ti apre prospettive inaspettate. Quando ho iniziato ad appassionarmi di fotografia e filmmaking per promuovere i miei progetti musicali (a costo 0), non avrei mai immaginato che nel tempo qualcuno potesse pagarmi per farlo.

Come mai succede questo? Perchè ingegnandoti in ciò che ti piace fare, è altamente probabile che ti imbatterai in ambiti paralleli al tuo, a volte trovandoli anche più affascinanti del tuo stesso ambito di appartenenza.

In sintesi, se hai rinunciato ai tuoi sogni è probabile che devi rivalutarli intermini sincronistici (il tempo in cui vivi), di prospettiva (perchè non li hai realizzati e come cambiarli per avere risultati), di modello (quali sono le formule che portano a maggiori frutti).

E ricorda sempre che se una cosa o ambizione ti porta più allegria/entusiasmo, che rammarico/delusione, allora è un sogno che vale la pena vivere.

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Originally published at giulianodipaolo.com

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