La strategia di chi si lamenta
Lamentarsi non è mai un’opzione. Laddove chi si lamenta, resta immobile e procrastina il suo disfattismo ricercando alleati, giustificando il suo disfattismo con i numeri.
Ricercare opportunità è la necessità del creativo, imprenditore, mentor o di chiunque veda in una crisi, una risorsa per crescere e migliorarsi, oltre che per trarre profitto (parlando di business).
La somma
Non siamo solo la somma delle persone che frequentiamo più assiduamente, ma anche (e soprattutto) l’addizione delle nostre abitudini. Impossibile dimagrire senza una dieta equilibrata, il potenziamento senza la ginnastica, il perfezionamento tecnico senza l’esercizio, la produttività senza il rigore quotidiano.
In sostanza sei quello che fai.
Inutile girarci intorno. I risultati richiedono disciplina e strategia. Nulla di più.
Il tempo
Non è un concetto astratto. La società e gli old media ci hanno illuso nell’esistenza dell’overnight success, ossia faccio una cosa oggi e domani sarò ricco e famoso.
Per questo conosco centinaia di creativi, musicisti, designer che al primo tentativo fallito, si fermano. Ci riprovano dopo mesi/anni, per ricadere nello stesso errore.
Il processo di realizzazione richiede subordinazione, tattica e tempo.
Tre elementi inestricabili, l’uno dall’altro. Togline uno soltanto e l’esito non sarà lo stesso.
Il mercato
Definisci la tua nicchia, crea il tuo mercato. I competitors ci saranno sempre e comunque, ma ciò che ti deve interessare è competere con te stesso. Ottenere la versione migliore di te. Ovvio i riferimenti a ciò che ti circonda sono necessari, ma non cercare di emulare coloro che stimi. Piuttosto prendili ad esempio per creare una tua identità. Definita la tua individualità, conoscerai il tuo target di riferimento (che non corrisponderà obbligatoriamente ai tuoi riferimenti).
Ad esempio ci sono artisti (più o meno noti) le cui entrate maggiori derivano dal brand embassy (da Rihanna a Kellee Maize), altri dal fare vlogging su YouTube o Instagram (Kaysha, Ezinma), chi ha trovato una miniera d’oro nel gaming (Aerosmith), social marketers o fashion bloggers che riscuotono consensi come travel/lifestyle influencers (Dario Vignali, Chiara Ferragni).
Io nasco come musicista/producer, per poi divenire anche fotografo/videomaker. Ma non escludo in futuro di associare a queste attività quella di travel vlogger.
La struttura della società attuale ci permette di costruire più carriere parallelamente. Perchè allora limitarsi a rientrare in un’unica definizione?
«Non c’è più l’obbligo di fare una scelta unica. Non è illegale avere interessi diversi, più professioni. La multidisciplinarità è normale. È nella natura umana essere individui “multi-trattino”.» Virgil Abloh
Il budget
Non è mai un problema di budget, è un problema di idee. Inutile citare i vari casi di Jobs, Zuckerberg e compagnia bella per capire che la differenza è fatta dalle mente e determinazione delle persone, non dalle loro risorse.
Le risorse si trovano. Sempre. (Se dietro c’è una buona idea)
Per questo sorrido quando, all’alba del 2017, l’epoca più straordinaria da sempre per i content creators (youtubers, artisti, vloggers, musicisti, autori, ecc..), c’è chi ancora si lamenta di non avere i mezzi per realizzare i propri progetti, o per ottenere visibilità.
A queste persone dico: siate sincere e dite piuttosto di non credere in voi stessi, perchè oggi manca tutto, eccetto il modo per realizzare i vostri sogni.