Tempo, potere e creatività

Giuliano Di Paolo
ARTISTREVOLUTION
Published in
3 min readFeb 23, 2017

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Una pratica sempre più difficile nella società contemporanea è la gestione dello spazio e del tempo. Oltre ai problemi emozionali/esistenziali, quello su cui più spesso ci perdiamo è la capacità di organizzare, strutturare, finalizzare le nostre giornate.

Non a caso il time management è uno dei dibattiti più accesi dei nostri giorni. Esistono corsi, libri, conferenze sul tema. In realtà è più semplice di quanto si pensi. E tutto nasce dalla definizione di ciò che viene prima. Puoi realizzare tutto ciò che puoi intuire e quindi pianificare.

Immagina. Puoi

Presi da impegni reali o immaginari, con atteggiamenti auto-indulgenti ci giustifichiamo senza fine per non aver realizzato una data cosa. In realtà non è mai un problema di tempo. Ma di priorità.

Quindi quando sentite qualcuno che afferma: “scusa ma non ne ho avuto il tempo…” in realtà sta dicendo “ho altre priorità, la tua richiesta non rientra tra queste…”. Possiamo fare determinate cose sole se le immaginiamo prima.

Immagini. Visualizzi. Crei

In quest’ordine e con i giusti criteri puoi spingerti oltre (quelli che credi siano) i tuoi limiti.

Dunque per prima cosa scrivi su carta una bullet-list con le priorità da seguire. Leggila tutti i giorni. Cerca di averla spesso davanti a te, di modo da non dimenticare cosa devi realizzare. Con me funziona alla grande!

Spazio

E’ quello che ci serve per attuare il processo di creazione. Non solo in termini fisici. Ma soprattutto mentali. Se non hai la mente sgombra, non puoi creare. Punto. La creazione richiede silenzio. Il silenzio porta la concentrazione. La concentrazione entra in contatto con le percezioni creative.

Lo spazio è fondamentale quanto il tempo.

Sono entrambi elementi che dobbiamo ricercare. Strettamente collegati, non arrivano per caso, ma per ricerca consapevole.

Devi pianificare. Quando farai una determinata cosa? Quale prima o dopo? Quali strumenti, competenze ti servono per realizzarla? Se puoi farlo subito, fallo. Se ti serve del tempo per acquisire conoscenza per perseguire i tuoi scopi, mettiti subito a studiare!

Pensa di più. Produci di meno

Come è vero per l’atleta, anche il creativo necessita di esercizio costante per affinare le sue capacità. Ma a prescindere da esercizi di disciplina (che migliorano le nostre qualità tecniche), la creatività arriva quando abbiamo tempo e modo di pensare. Spazio per immaginare.

Le idee non nascono a tavolino. Spuntano dal nulla.

Ma da una mente allenata a pensare. Che non ha l’ossessione dell’iper-produttività ma del giusto compendio tra pieno e vuoto, esercizio e riposo, lavoro e svago.

Prenditi del tempo per il vuoto. Cammina in mezzo alla natura, fai una chiaccherata con una persona che ti ispira, leggi un libro su un tema non inerente alla tua professione. E’ il distaccamento che crea energia per idee nuove.

Vite smarrite

Le auto giustificazioni, l’allineamento con valori e abitudini di massa, l’incapacità di mettersi in discussione, non programmare ciò che potrebbe essere, non stupirsi più per ciò che potresti fare, portano ad una solo cosa: la rassegnazione!

Una vita rassegnata è una vita sprecata. Tutti ci smarriamo ogni tanto, ma lavorare sulla self-confidence, chiarire i propri valori, priorità, desideri e capire come gestirli ed allinearli può aprirci opportunità inaspettate, ritrovando il tempo e lo spazio per coltivare il bambino sopito in noi.

Per i bambini tutto è possibile. Vivono ogni giorno senza smettere di scoprire cose nuove.

La creatività non appartiene agli artisti, ma agli esseri umani. Risvegliare la sensibilità per capirlo è un tuo dovere necessario per vivere intensamente e senza rimorsi.

Fregatene dei giudizi esterni, circondati di persone che ti danno energia piuttosto che di quelli che la prosciugano, impegnati in ciò che credi, inizia dai piccoli passi perchè se dal basso guardi la cima della montagna, il percorso potrebbe sembrare troppo arduo. Ma soprattutto inizia.

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Originally published at giulianodipaolo.com

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