Social Commerce: Essential

Artlandis
Artlandis’ Magazine
9 min readMar 14, 2020

Rispondo ad una richiesta di chiarimento sul tema del Social Commerce, tema rilevante in questo momento nel quale il “riversamento” dei modelli di business torna a valutare (o rivalutare) canali già noti e dinamiche legate ai social media. Il tema è ovviamente connesso alla crisi da #Covid19 che ho trattato appena ieri nel Podcast sulle competenze dei Social Media Manager (qui podcast e sinossi).

Come si organizza il Social commerce su #Instagram, #Facebook, #Pinterest e altrove?

Proviamo a rispondere nel modo più rapido e intuitivo, con alcuni riferimenti da conoscere e approfondire.

Premessa: Social Commerce è un concetto chiave, non un solo metodo, non un singolo strumento o piattaforma. Un concetto che si traduce in metodo e flusso di relazione vetrina-cliente che può essere declinato in tanti modi diversi e che continua ad evolversi mentre scrivo.
Il principio di fondo consiste nel dotarsi di:

Una “vetrina” Social (quindi veloce, comprensibile, condivisibile e dotata di preziose reaction);

Un “vettore di vendita” (ovvero un canale all’interno del quale effettuare la transizione economica vera e propria e, dunque, l’acquisto).

La “vetrina” Social

Le piattaforme già orientate non mancano, altre se ne aggiungeranno ed è sempre bene verificare sia l’orientamento del pubblico (Vincos) sia la possibilità di generare collegamenti trans-mediali a sostegno dello Storytelling di vetrina o di prodotto (qui un approfondimento sul tema con la Social Media Map 2020).

1 — Facebook, vetrina ed offerte.
Le nostre pagine Facebook sono molto più ricche di quanto si osservi in media nei canali disponibili online. Su Youtube è in arrivo una guida step-by-step ad esse dedicate, ma nel mentre è sapere che, dalle impostazioni è possibile attivare e/o modificare sezioni a tema specifiche, con opzioni specifiche da considerare con attenzione.

Esempio dalla mia fanpage (nella quale sto innestando un’area dimostrativa)

Come si attivano le “tab” della colonna a sinistra “Vetrina” ed “offerte”?(*)
Modificando il “modello di pagina” (che semplicemente “riordina” le sezioni già disponibili) come spigato in questa sezione di aiuto.

Un aiuto ulteriore arriva dall’approfondimento messoci a disposizione da Facebook in questa pagina (attenzione al Contratto per i venditori relativo ai prodotti commerciali). Qui le istruzioni sull’aggiunta dei prodotti e in quest’altra pagina la gestione delle “raccolte” (che possono essere lette anche in chiave “bundle” ove possibile, un concetto apprezzato dal pubblico.

Ciliegina sulla torta: le funzionalità promozionali destinate a Vetrina e Catalogo. Panoramica qui e sequenza di configurazione qui.

Immagini tratte dalla sezione: https://www.facebook.com/business/ads/collection-ad-format

Infine, se siete avvezzi al famigerato Facebook Business Manager (ostico all’inizio ma decisamente potente, consigliato per tante buone ragioni), allora sappiate di potervi dotare di una gestione migliore del Catalogo Prodotti (diverso dalle vetrina) seguendo indicazioni e approfondimenti da questa pagina.

(*) Il nuovo layout di Facebook è in propagazione. Dunque il posizionamento e il nome delle voci di riferimento potrebbe subire modifiche

2— Instagram, il feed visivo per eccellenza.

Non può mancare all’appello Instagram. Ça va sans dire.
Se il tuo account Business o Creator rispetta i requisiti richiesti e si trova in un’area abilitata alla funzione shopping (ricordiamoci sempre che strumenti e funzionalità non funzionano sempre allo stesso modo e negli stessi tempi di attivazione in tutto il mondo) allora attivati seguendo i passaggi indicati nell’elenco seguente:

Immagini tratte dalla pagina: https://www.facebook.com/business/instagram/shopping/guide

Ovviamente la vendita su Instagram prevede una strategia: di profilo, di contenuto, di vendita.
Per semplificare:

il profilo deve contenere un link pertinente (non uno “generico” alla classica e dispersiva homepage) che ottimizzi le conversioni e può essere organizzato con un approccio visivo che ne sottolinei l’identità.
Ecco 190+ idee per la metrica delle pubblicazioni di un canale Instagram.

il contenuto singolo (post, video, carosello, storia) deve legarsi all’identità visiva ed ai modelli del tuo canale. Non si crea un contributo “a braccio”, diverso di volta in volta, se si vuole essere riconoscibili. Dunque predisponi un tuo “format” di contenuto: prendi spunto dai noti Social Media kit disponibili online e, se ti fa comodo, scarica il mio Universal Kit for Instagram (che arriva nel pomeriggio in questo canale).
Se parliamo di contenuto fa attenzione anche al modo in cui scrivi, agli hashtag in uso (ne parleremo in un podcast su Telegram domani) ed al link singolo di ciascun prodotto in mostra: spesso si sottovaluta quanto, dopo un click, sia importante mettere a disposizione del navigatore una pagina pertinente e mirata (la classica “pagina di atterraggio” ottimizzata o landing page) che non disperda l’orientamento alla curiosità o all’acquisto.
Dettagli fondamentali.

strategia di vendita si traduce nel flusso di contatto, relazione e attività (da Instagram al tuo carrello, e viceversa). Non solo advertising mirato, targeting pertinente e un calendario di pubblicazioni studiato ma anche “tutto ciò che viene dopo”. Quel “vettore di vendita” spiegato a seguire.

3— Pinterest, il catalogo delle idee.

Il vero catalogo delle idee, il noto Pinterest, è oggi una piattaforma di gran lunga diversa dai suoi esordi ed annovera aree, strumenti, formati e potenzialità davvero intriganti (webinar a tema in arrivo, of course ;)

Da un paio d’anni, ormai, le funzionalità “shop” sono una realtà che continua ad espandersi, andando ben oltre il semplice “link” associato ad un contenuto (una modalità comunque valida e preziosa) ed offrendoci caroselli, Adversing (ecco i formati) + Shopping ads e la configurazione di cataloghi/gruppi di prodotto (quest’ultima opzione non è ancora disponibile in Italia).
Segnalo anche un breve approfondimento sul “come si compra” e sulla creazione di “fonte di dati” (che ingolosirà chi già è abituato ai noti Amazon, Google Shopping & affini) che automatizzerà una serie di processi destinati alla suddetta funzione “catalogo”.

Tutto parte da un account aziendale (clicca qui), ma per iniziare scopri i primi passi per fare shopping su Pinterest e poi visita questa sezione destinata alla creazione di uno shop.
Ti servirà per farti un’idea dell’orientamento di Pinterest sul fronte social commerce.

Immagini tratte dalla pagina: https://help.pinterest.com/it/business/article/shopping-on-pinterest

Ecco due casi studio, di esempio: Levi’s, Emily Henderson (che aggrega link da tanti canali diversi)

Per seguire tutte le novità (come il recente innesto della Realtà Aumentata, decisamente a tema con questo articolo) segui la sezione: https://newsroom.pinterest.com/it

4 — Altre piattaforme (4 punti + 1)

I canali Social adatti o predisposti al tema sono tanti, ciascuno associabile ad un approccio specifico, mirato o non-convenzionale.
Citarli uno ad uno sarebbe ridondante.
Semplicemente, consiglio di valutare i seguenti aspetti per individuare la piattaforma che soddisfi il nostro fabbisogno:
1. Gli spazi visivi a nostra disposizione, adatti allo scopo;
2. Disponibilità di reactions flessibili (dal follow alla condivisione esterna);
3. Statistiche e strumenti di analisi non troppo superficiali;
4. Disponibilità di funzioni promozionali (un circuito Ads interno con possibilità di profilare il buyer persona);

L’ideale sarebbe inoltre poter configurare il profilo in modo da costruire un’identità visiva riconoscibile, ma questa opzione la si ottiene molto più di rado.

Il “vettore di vendita”

Chiarita l’idea dei Social Media in qualità di “catalogo di contenuti” (in linea di target) e facendo riferimento ai “4 punti + 1” appena citati possiamo quindi affermare, per sommi capi, che il canale di vendita vero e proprio che fa da sponda vera e proprio all’intenzione di acquisto è da individuarsi all’esterno delle piattaforme sociali.
Queste ultime utili a diffondere i prodotti e velocizzare le intenzioni dell’acquirente ma -attenzione- sono anche “limitative” se si considera che l’intera nostra presenza al loro interna è “temporanea” e subordinata al ruolo di “ospiti” della piattaforma.
Chiarito questo presupposto da non sottovalutare mai, prima di segnalare un elenco di piattaforma utilizzabili allo scopo, focalizziamoci sulla “anatomia” del vettore di vendita e delle nostre pagine considerando:

  • Permalink mirati e “verbosi”, utili per il posizionamento nei motori di ricerca e per l’associazione diretta con i post sui Social Media;
  • Landing pages, ottimizzate e costruite intorno al prodotto (o gruppo di prodotti) che facilitino la “continuità” dopo ogni click dai social media verso l’acquisto, senza distrarre l’acquirente con mille voci, consigli e prodotti correlati;
  • Integrazione di Newsletter proprietaria;
  • Wish List a disposizione degli utenti (con funzionalità reminder, se possibile);
  • Social Sharing e Reactions per ciascuna scheda prodotto (recensioni incluse, magari con innesto del noto Trust Pilot o equivalente);
  • SSL ecommerce e una decisa attenzione al GDPR (con url Privacy, gestione dati e condizioni d’uso che spesso servono anche alla configurazione delle aree lato Social Media);
  • Assistenza al Cliente (da valutare in chiave Social caring, visto che l’argomento è il Social commerce)
  • Attivazione di Pixel/Tag di monitoraggio e Google Analitycs per innescare il remarketing di rito.

Quali sono i “vettori” possibili, dunque?
Proviamo ad elencare quelli più rapidi e più “ovvi” dal proprio sito alle piattaforme a tema.

Siti, mini-siti e Landing Pages in HTML (alle quali associare vendita NON dinamica o relazione di vendita tramite inclusioni -embed- di altri vettori).

Wordpress+Woocomerce, il sempre verde “è facile, si fa un attimo” (per cadere subito in una trappola per gli sprovveduti). Funzionalità di ogni genere e integrazioni infinite possibili. Non solo in host ma anche in versione “cloud” (come le piattaforme seguenti).

A questo proposito vi ricordo il mini-corso a tema che arriva a breve su Youtube: la serie “Creamy Wonderland” (una serie che partendo da Wordpress toccherà anche i Social Media, nella chiave di lettura che stiamo trattando).

Ecwid

Ecwid, un titolo freemium che sta guadagnano terreno e aggiunge connessioni facilitate su tutte le piattaforme più note (nell’immagine il dettaglio delle principali).
Si parte da una soluzione “entry level” gratuita per estenderne a piacere le funzionalità (a pagamento, con quota mensile e features in crescendo che si trovano tutte alla pagina: https://www.ecwid.com/pricing)

Squarespace

Squarespace è la piattaforma che consiglio più spesso, ideale per soddisfare necessità diverse senza impazzire dietro codici o assistenza tecnica.
Praticamente inserisci il gettone e sei pronto a partire.
Servizi, template personalizzabili e parecchie features.
Anche in versione eCommerce, mettendo sul piatto praticamente ogni servizio necessario: ecco la lista comparativa dei prezzi (abbonamenti annuali o mensili, in caso si pensi ad un “Popup Store” (quelli che una volta si chiamavano Temporary Store.

Shopify

Shopify lo conoscono tutti. Era già presente al tempo delle “tab estese” su Facebook e resta una soluzione da provare. Features, commissioni e opzioni sulle tariffe si trovano qui: https://it.shopify.com/prezzi

Anche Shopify, come le altre possiede tutte le caratteristiche che possiamo immagine e, di fatto, ci rammenta che al di là della strumentazione variabile, spesso la scelta finale si basa su due considerazioni personali:

1 — conoscenza, gusto e abitudine in favore della nostra piattaforma preferita;

2 — Costo di attivazione/gestione ed eventuale “peso” della commissione sulla vendita, se richiesto.

E’ tutto qui.
Anzi, questa è solo la punta dell’iceberg.
Ma spero possa servire a chiarirsi le idee oppure, semplicemente, a decidersi a fare un passo in avanti, che sia da professionista o venditore.

Proprio oggi terrò un webinar sui casi studio simulati e passeremo dalle pagine coinvolte.
Quindi occhio a questo webinar (potete già attivare il promemoria, se interessati, cliccando qui).

Vai al mio profilo: https://www.docety.com/coachs/237/dettagli#gref

In caso di necessità, se doveste gradire un approfondimento specifico, vi ricordo che potete scrivermi su Docety per organizzare una sessione di consulenza (o formazione) a voi dedicata.

Per adesso è tutto.
Chiudo con un consiglio: se siamo costretti in casa allora è il momento giusto per affinare le proprie competenze e studiare piattaforme che per essere usate e vendute dovremmo prima conoscere bene.

Aspetto i vostri feedback :)
A più tardi per il webinar di oggi:)

--

--

Artlandis
Artlandis’ Magazine

Arts, Learning & Training | Suggestions | Generative Thinker | Melting Pot Maker 🏳️‍🌈