I “nostri” Azionamenti

Il racconto di un progetto emozionante, nelle parole dei protagonisti della 1ACS

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La nostra scuola ha partecipato al progetto di Fondazione Cariplo: “AZIONAMENTI”

Cari lettori,
vogliamo condividere con voi le esperienze che abbiamo vissuto durante il nostro coinvolgimento nel progetto AZIONAMENTI.
Vogliamo portarvi nel cuore di emozioni e riflessioni che questi incontri ci hanno regalato.

Incontro con la violinista Laura Marzadori

Il primo incontro con la fondazione ci ha introdotto alla storia di Instagram, un viaggio attraverso la determinazione e la perseveranza del suo creatore, il quale ha trasformato un fallimento in un successo straordinario. Questa narrazione ci ha toccato, insegnandoci che con impegno e tenacia ogni sogno può diventare realtà.

Il secondo incontro, invece, ci ha mostrato il potere trasformativo del fallimento. Attraverso la storia di un comico che ha affrontato numerose sconfitte prima di trovare la sua strada, abbiamo imparato che il fallimento non è una fine, ma piuttosto un nuovo inizio ricco di opportunità.

Infine, la storia della Violinista ci ha ispirato con la sua dedizione e sacrificio nel perseguire i propri sogni. Ci ha insegnato che il successo richiede impegno e rinunce, ma porta alla realizzazione delle nostre aspirazioni più profonde.
Ma non è stato solo l’incontro con queste storie a toccarci profondamente.

Eccoci qua, a disegnare privati per qualche minuto di uno dei nostri cinque sensi.

Un’attività in classe ci ha permesso di sperimentare l’empatia in prima persona, immedesimandoci nelle persone non vedenti, mentre la professoressa Salazar ci leggeva una storia. L’esercizio consisteva, inoltre nel disegnare ciò che ci veniva descritto nella narrazione.
Questa esperienza ci ha portati a una riflessione sulla realtà di chi vive senza la vista, suscitando in noi una gamma di emozioni, dalla compassione alla meraviglia per la loro capacità di adattarsi e vivere appieno nonostante le sfide.

La storia continua…

Max-Biblioteca Italiana per i Ciechi “Regina Margherita”
Gianluca-Biblioteca Italiana per i Ciechi “Regina Margherita”

A quel punto eravamo pronti quasi a tutto!
I nostri professori, il Piva e la Salazar, ci hanno guidati in un’uscita didattica durante la quale abbiamo avuto l’incredibile opportunità di incontrare due persone non vedenti: Max e Gianluca. È stato un momento toccante e commovente osservare come, nonostante la loro disabilità visiva, conducessero una vita piena e normale.

Noi curiosi, straniti, affascinati…

Quando siamo arrivati alla Biblioteca dei Ciechi, siamo stati accolti in una stanza dove ci aspettava Max. Seduto al fondo della stanza, accanto a lui, una lavagna con delle lettere e dei puntini che sembravano trapassare il foglio. Libri circondavano la stanza, ma erano diversi dai nostri: non contenevano testo, solo puntini in rilievo.

Durante la presentazione di Max, ha preso uno di quei libri e ha iniziato a leggere. Ma c’era qualcosa di straordinario: leggeva con le dita.

In quella giornata abbiamo realizzato che ci sono molteplici modi di percepire e vivere la vita, andando oltre la realtà del nostro quotidiano.

https://drive.google.com/file/d/14TirrKs8WWPKhgr-ABc_5DKN_HdWjvt0/view?usp=sharing

Braille

Una delle esperienze più gratificanti è stata imparare la scrittura in braille con l’assistenza di un volontario della biblioteca.
Ci ha fornito fogli illustrativi con l’alfabeto braille e poi ci ha invitati alla lavagna per provare a scrivere i nostri nomi. Questo momento è diventato un prezioso ricordo che abbiamo portato con noi a casa, diventando parte integrante della nostra cultura personale!

ABBIAMO SCRITTO I NOSTRI NOMI IN BRAILLE!!!

Ma le sorprese non sono finite qui! Poco dopo, insieme a Max, ci siamo spostati in un’altra stanza. Attraversando una vasta biblioteca colma di libri in Braille storici, abbiamo assistito a persone che si muovevano con sicurezza da una stanza all’altra, affidandosi solo al tatto e all’udito. Successivamente, Max ci ha mostrato come scrivono, dall’incisione sui fogli all’utilizzo della tastiera, svelandoci nuovi dettagli del loro mondo sensoriale.

https://drive.google.com/drive/folders/1qlTDbNaytpX5GAl3QLPZNJfXMqVAhU9d?hl=it

https://drive.google.com/drive/folders/1qlTDbNaytpX5GAl3QLPZNJfXMqVAhU9d?hl=it

Successivamente ci siamo spostati nell’ufficio di Gianluca. Lì, siamo stati accolti dalla sua passione per la musica. Gianluca, con la sua voce vibrante, ci ha condotto in un viaggio unico, spiegandoci come il suo mondo si intrecciasse con quello della musica. E noi, affascinati da questa prospettiva inedita, non abbiamo potuto fare a meno di bombardarlo con una miriade di domande. Ma Gianluca, con il suo sorriso radioso, ha risposto a tutte con entusiasmo e calore, trasmettendoci la bellezza di una percezione diversa, ma altrettanto vibrante e ricca di emozioni. È stato un incontro che ha arricchito il nostro cuore, dimostrando che la musica può essere udita in molteplici modi, ma il suo impatto resta sempre intenso e coinvolgente.

Lo spartito musicale in Braille.

E per concludere, una bella foto ricordo tutti inseme!

Siamo tutti venuti un po’ male ma eravamo molto felici di avere fatto queste conoscenze! Grazie Max e Gianluca!

Ehi ragazzi, pensavate che la nostra avventura fosse finita? Sbagliato! Il nostro maxi-viaggio ha ancora un asso nella manica… e che asso!

Dopo esserci immersi nel buio e nelle emozioni raccontate, ci siamo ritrovati catapultati nel centro storico di Monza. Pronti per una nuova sfida lanciata dai prof: una caccia al tesoro fotografica!
Sì, avete letto bene: una caccia al tesoro… con la vista!
Non ci siamo fatti intimorire: armati di fotocamere e smartphone, ci siamo lanciati per le vie del centro, alla ricerca di scatti fotografici da riprodurre.
“La foto nella foto”, ci ha detto la prof.ssa Salazar. Un’impresa all’apparenza impossibile, ma che si è rivelata un’esperienza divertentissima e ricca di spunti di riflessione.
Ma non è tutto! Perché questa caccia al tesoro non era solo un gioco. Era un modo per metterci nei panni di chi la vista non ce l’ha, per capire le loro difficoltà e imparare ad apprezzare di più la nostra fortuna.

Gruppi di lavoro e si parte per la ricerca!!

La sfida di replicare le foto ci ha fatto divertire e ci ha fatto apprezzare ancora di più l’importanza della memoria visiva e dell’orientamento nello spazio.

Abbiamo fatto un ottimo lavoro di ricerca e successivamente abbiamo editato le foto a scuola in Photoshop

Siamo la 1 ACS perché A sta per la sezione, C per culturale e S per spettacolo. E cioè Servizi Culturali per lo Spettacolo, abbiamo prodotto delle foto e non solo…

Siete pronti al gran finale?

Ecco il nostro ricordo in onore di Azionamenti

Abbiamo lavorato in team per la produzione dei testi di riflessione e del prodotto cartaceo

Gruppo di scrittura e gruppo di produzione

In conclusione, questo progetto ci ha aperto gli occhi su nuove prospettive e ci ha insegnato l’importanza dell’empatia e dell’emozione nel comprendere il mondo che ci circonda. Ci ha mostrato che, anche di fronte alle sfide più grandi, c’è sempre una via per crescere e imparare.

GRAZIE A TUTTI PER L’ATTENZIONE!

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