Ritratti di Mantova

I cittadini e i volontari del Festival della Letteratura descrivono la città

Mantova è una città straordinaria: è incastonata fra tre laghi, formati dal fiume Mincio, e offre tante attrazioni dal punto di vista turistico. Gli edifici ne raccontano la storia, creando un’atmosfera suggestiva; nelle sue strade, si respira un’aria tranquilla e accogliente, che segue il ritmo delle stagioni. La città valorizza le proprie tradizioni, ma si apre al mondo in occasione di grandi eventi, come accade durante il Festival della Letteratura: ce lo raccontano le voci dei volontari.

“Per descrivere al meglio l’essenza di Mantova, basta accostarle tre aggettivi: la città è accogliente, storica e pittoresca. Inoltre, offre piatti prelibati, come i tortellini di zucca, il risotto mantovano col puntel e l’anello di monaco.

A un turista, curioso della storia della città e dei suoi luoghi più attrattivi, consiglierei di visitare la Via del Principe, una via percorribile a piedi che collega il Duomo a Palazzo Te e che attraversa il cuore pulsante di Mantova.

I luoghi più rappresentativi della città sono la Loggia del Grano e la sede del Festival della Letteratura. Da qui parte tutto: ci si trova per organizzare le attività, per ricevere indicazioni e per dividersi i compiti.

Il Festival è un evento che offre grandi opportunità di lavoro alla popolazione locale, apre le porte di tanti luoghi della città e concede ai giovani la possibilità di socializzare e fare nuove esperienze.

Abito a Mantova da sempre e amo parlare del Festival. È un evento che nasce nel 1997, grazie a un gruppo di privati cittadini, che decide ispirarsi al festival gallese di letteratura per creare qualcosa di simile nella propria città. Durante il periodo del Festival, Mantova diventa un luogo di incontro tra lettori e autori e si anima con attività e concerti, ospitando turisti provenienti da tutta Europa. Negli altri periodi dell’anno, invece, la città è tranquilla, come i suoi abitanti”.

“Mi hanno sempre chiesto, perché fai il volontario durante il periodo del Festival della Letteratura?

Prima di tutto ho 16 anni e sono nato e cresciuto a Mantova. Con la mia scuola ho iniziato a intraprendere questo percorso di volontariato, retribuito dai crediti, poi mi sono realmente appassionato.

Generalmente durante l’anno Mantova è una città confortevole, in cui ci si può tranquillamente sedere a un bar per mangiare la tipica sbrisolona, senza essere disturbati. Durante il periodo del Festival, però, tutta la città si accende, creando un clima di felicità tra abitanti e turisti, che arrivano numerosi.

Un luogo di Mantova che amo molto è Piazza Sordello: qui si svolgono le attività principali del Festival, ci si incontra e si scambiano opinioni ed esperienze.

Per quanto riguarda gli aspetti culinari, mi sento in dovere di consigliare i tortelli di zucca, forse anche perché ci sono molto affezionato, dato che mia nonna me li cucinava sempre al pranzo della domenica”.

“Il luogo più rappresentativo di Mantova per me è la Via del Principe che collega il duomo a palazzo Te ed è spesso teatro degli eventi del Festival. Mantova ha un’atmosfera tranquilla e grazie al Festival negli ultimi anni è diventata famosa anche all’estero.

Nel periodo invernale il luogo di ritrovo è la pista di ghiaccio situata in piazza Virgiliana, mentre nel resto dell’anno la città prende vita grazie alla presenza di alcuni locali notturni.

I mantovani sono molto legati al territorio e alla propria storia e un altro loro vanto è la cucina tradizionale che offre tortelli di zucca, sbrisolona, risotto con la salsiccia, costine di maiale e polenta.

L’idea del Festival nasce nel 1997 da un gruppo di otto persone: un libraio, una libraia, un sociologo, un architetto, un commercialista, una filosofa e un editore. Il Festival della letteratura è organizzato da volontari che fanno parte dell’associazione Filofestival i cui obiettivi sono: creare un evento culturale, aprire le porte della città, creare socialità e nuovi posti di lavoro. Durante il Festival la città si colora di blu grazie alle maglie indossate dai più di 600 volontari e ai vari stand. Partecipano a questo evento persone di tutte le età”.

“Il luogo di Mantova che più amo è il lago, perché mi consente di riflettere, rilassarmi ed entrare in contatto con la natura. Un altro posto che mi affascina è il Parco Te, considerato il cuore pulsante della città.

Piazza Don Battista Alberti, invece, ha una storia legata al Festival: è il luogo in cui nel 1997 gli otto soci fondatori si sono riuniti con la collaborazione delle aziende locali e di tanti volontari per organizzarlo. La piazza è diventata un punto di ritrovo.

Se dovessi mostrare la città a un turista, lo porterei a Palazzo Te e alla Basilica di Sant’Andrea, per ammirarne la bellezza artistica.

L’atmosfera della mia città è davvero unica. Lo stile di vita degli abitanti è calmo e rilassato e riflette l’atmosfera tipica delle cittadine di provincia. La dimensione più tranquilla e pacifica della vita quotidiana è ciò che rende questa città così affascinante. Tuttavia, durante il Festival, tutto cambia: le strade si riempiono di persone, i luoghi culturali diventano il centro di attrazione e l’intera città si trasforma in un vivace insieme di esperienze ed emozioni. È in questi momenti che Mantova rivela il suo animo più dinamico e accogliente, invitando tutti a condividere la sua bellezza e il suo spirito festoso.

Quando mi sono trasferito a Mantova mi hanno raccontato una storia che mi ha particolarmente colpito. La storia racconta che, dopo che Gesù era stato tolto dalla croce, il centurione Longino aveva raccolto un po’ del suo sangue e lo aveva portato a Mantova, dove oggi è custodito all’interno dei Sacri Vasi nella Basilica di Sant’Andrea. Io ho avuto l’occasione di vederli circa quattro anni fa, rimanendone affascinato.

Per quanto riguarda la cucina, amo i tortelli di zucca: hanno un gusto davvero particolare e ogni anno mi ritrovo con la mia famiglia per prepararli. Inoltre, consiglierei di assaggiare i tortelli amari di Castel Goffredo conditi con burro e salvia, la sbrisolona, per il suo contrasto tra dolce e salato, e infine il risotto alla pilota (o alla mantovana), di cui esistono diverse versioni, anche se quella originale è quella con la salamella, di cui andiamo davvero fieri.

Il Festival della Letteratura, che negli anni ha ottenuto grandi riconoscimenti, si svolge in cinque giornate diverse, durante le quali si tengono oltre 300 eventi. Alcuni sono ad ingresso gratuito, mentre altri sono a pagamento. Il nostro obiettivo è quello di far scoprire ai partecipanti nuovi aspetti del mondo della letteratura, offrendo incontri con grandi nomi ed eventi adatti ad adulti e bambini.

Ho iniziato a frequentare il Festival con l’intento di migliorare le mie abilità fotografiche. Inizialmente non immaginavo quanto mi sarei appassionata. Da bambina avevo già vissuto l’atmosfera dei Festival, che mi aveva affascinato profondamente. I miei genitori, notando la mia passione per la letteratura, mi hanno incoraggiata a partecipare. Nel primo anno mi sono occupata dell’accoglienza: era l’anno del Covid, quindi si doveva prestare particolare attenzione alla sanificazione. Negli anni successivi mi sono occupata di aspetti diversi, come quello della vendita dei biglietti.

Per poter partecipare al Festival come volontario, basta solamente mandare un modulo alla segreteria. I requisiti non sono molti, cambiano in base al ruolo che si vuole svolgere”.

“L’atmosfera di Mantova è tranquilla e accogliente. Le notizie si diffondono rapidamente e creano scalpore, poiché tutti gli abitanti si conoscono ed è difficile passare inosservati. In città ci si sente parte di una grande famiglia, si vive bene e ci si può muovere con facilità.

Mantova è cambiata negli ultimi dieci anni. Ci sono più opportunità per i giovani anche grazie alla presenza del Festival della Letteratura.

Se dovessi far conoscere la città a un turista, lo porterei sicuramente a Palazzo Te. È un simbolo di Mantova e rappresenta bene la sua storia e la sua bellezza artistica. Inoltre, la sua vicinanza allo stadio offre un interessante contrasto tra la Mantova moderna e il fascino storico di Palazzo Te, che si è conservato nel tempo. Anche il lago è una parte significativa della città, con il suo splendido ambiente verde. Altri luoghi rappresentativi sono il Santuario di Santa Maria delle Grazie e ll Palazzo Ducale. Mantova è una città ricca di storia, ma soprattutto di leggende. Una in particolare è quella del fantasma di Agnese Visconti Gonzaga che venne uccisa per un’accusa di tradimento: da quel giorno il suo fantasma dimora nella città”.

“Uno dei luoghi di Mantova che preferisco è piazza delle Erbe, in cui amo osservare in particolare la Torre dell’Orologio. Anche Campo Canoa, dove si svolgono allenamenti e gare sportive, è uno dei miei luoghi preferiti.

L’atmosfera della città è calma e tranquilla, ma diviene vivace nel periodo del Festival della Letteratura. I volontari danno un importante contributo alla realizzazione di questa manifestazione, che è un’occasione di incontro e condivisione. Ogni luogo della città prende vita con iniziative culturali adatte a grandi e bambini. Ogni anno il Festival tratta tematiche differenti invitando autori esordienti e affermati, sia italiani sia stranieri. L’organizzazione del Festival è molto complessa, ma l’impegno e l’entusiasmo dei volontari riesce a superare ogni difficoltà, rendendo l’evento unico. Numerosi turisti affollano le strade di Mantova in questo periodo e restano colpiti dalle iniziative del Festival e dalla bellezza del territorio. Se dovessi suggerire dei luoghi della città a un turista, sicuramente gli indicherei piazza delle Erbe, particolarmente affascinante dal punto di vista storico e il parco adiacente a Palazzo Te, ideale per rilassarsi dopo una camminata”.

Classi Quarte — Turistico — ISIS Zenale Butinone Treviglio. A.S. 2023–2024

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