Avventura veneta (e non solo)

Viaggio d’istruzione a Sirmione, Venezia, Murano, Burano e Verona

Fiocchi 3A
Azionamenti | Laboratorio di possibilità
8 min readJun 5, 2024

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GIORNO 1: Sirmione

Siamo partiti la mattina di martedì 7 maggio verso le 7:15 per iniziare il nostro viaggio d’istruzione. Siamo arrivati a Sirmione verso le 10:00 e dopo un momento libero di visita della città e dopo esserci informati sulla storia della rocca lì presente, siamo entrati nel castello Scaligero. Qui abbiamo percorso il camminamento di ronda e siamo saliti sulla torre principale. Dopo la visita al castello abbiamo avuto un altro momento libero in cui
abbiamo potuto addentrarci per le vie del centro storico di Sirmione e pranzare. Verso le 16:00 siamo ripartiti per Jesolo, dove una volta sistemati i bagagli in hotel, abbiamo concluso la prima giornata con una passeggiata serale per le vie del paese.

Storia del castello Scaligero

La costruzione del castello iniziò intorno alla metà del XIII secolo. La sua realizzazione venne ordinata dal podestà di Verona, Leonardino della Scala, meglio conosciuto come Mastino della Scala. Il castello aveva una funzione difensiva e di controllo portuale, poiché la città di Sirmione, trovandosi in una posizione di confine, era maggiormente esposta ad
aggressioni. Circa un secolo dopo sono stati aggiunti due cortili e una fortificazione indipendente, per aumentare le difese della fortezza. Nel 1405 Sirmione passò sotto il controllo della Repubblica di Venezia. Durante questo periodo iniziò un’opera di rafforzamento delle strutture difensive e venne realizzata la darsena, anche se si suppone che ne esistesse già una, probabilmente di legno.

GIORNO 2: Venezia

Il secondo giorno siamo partiti per Venezia. Ad accoglierci una guida con cui abbiamo visitato la città lagunare. Durante la prima parte della visita abbiamo attraversato le famose calli da piazzale Roma a piazza San Marco, passando per le fondamenta (le strade che passano al fianco dei canali) e i campi (le piazze di Venezia). Durante la visita abbiamo ovviamente visto le famose gondole e la guida ci ha spiegato la particolare forma della parte anteriore, chiamata ferro da gondola, e il perché del colore nero. Il ferro da
gondola richiama la forma del Canal Grande e del corno dogale, copricapo che indossava il doge venziano. Le 6 parti di metallo che fuoriescono in avanti rappresentano le 6 zone di Venezia, chiamate sestieri e che sono Cannaregio, Santa Croce, San Marco, Dorsoduro, Castello e San Polo. Invece, la parte che fuoriesce indietro rappresenta l’isola di Giudecca. Il colore nero è una tradizione che si tramanda dall’epoca della Repubblica,
quando venne emanata una legge che imponeva quel colore per evitare che i fabbricanti spendessero cifre folli per realizzare un’imbarcazione. Dopo una pausa libera, la visita è ripresa alla scoperta della libreria Acqua Alta e del ghetto ebraico, il primo costituito all’inizio del 500, situato su un’isoletta nel mezzo di Venezia e posto lì per controllare meglio la popolazione di origine ebraica. Verso le 17:00 siamo ripartiti per rientrare in hotel
dove abbiamo concluso il secondo giorno del viaggio d’istruzione con un po’ di relax.

L’intervista

Durante il momento di pausa, abbiamo intervistato un cameriere che lavora in un locale vicino alla basilica di San Marco. Gli abbiamo posto 3 domande: “Com’è lavorare tutti i giorni a contatto con molte persone?” “Cosa ti ha spinto a fare questo lavoro?” “Ti piace questo lavoro?”.

Ha risposto che a lui piace lavorare come cameriere a Venezia perché ama molto la città e soprattutto ritiene che lavorare a contatto con molte persone sia sempre come una nuova avventura tutti i giorni.

GIORNO 3: Murano e Burano

Il terzo giorno siamo partiti per visitare le isole di Murano e Burano. Dopo aver preso il battello “Barracuda ‘58” siamo arrivati sulla prima isola e abbiamo visitato una vetreria dove abbiamo assistito a due tecniche di lavorazione del vetro, tra cui la soffiatura. Dopo la visita alla vetreria abbiamo potuto comprare dei souvenir e poi siamo partiti per Burano.
Qui abbiamo avuto tempo libero per girare l’isola, caratterizzata dalle sue case colorate. Verso le 14:00 siamo ripartiti per tornare a Jesolo. Il pomeriggio lo abbiamo trascorso in spiaggia.

Murano

La città, da sempre inserita nella Venezia marittima, ebbe una certa autonomia fino al 1171, quando fu unita al sestiere di Santa Croce. Dal 1275 fu invece governata da un proprio podestà; ebbe pure il privilegio di potersi dare delle leggi, garantite da un Maggior Consiglio formato da un discreto numero di nobili e presieduto dal Podestà, e di coniare una propria moneta. Oggi è conosciuta per la lavorazione del vetro.

Burano

Fin dal XIII secolo la contrada di Burano era sottoposta alla giurisdizione del podestà di Torcello, altra isola della laguna, e quando la repubblica di Venezia riordinò il sistema politico-amministrativo e territoriale fu istituito il ‘’Consiglio della Magnifica comunità di Burano’’ che deliberava a maggioranza le leggi che dovevano essere poi approvate dal governatore della città. Nel XVI secolo il Podestà di Torcello si insediò a Burano e l’isola
acquistò così maggior prestigio. Oggi è conosciuta per l’arte del merletto.

GIORNO 4: Verona

L’ultimo giorno abbiamo lasciato l’hotel verso le 9:00 per partire verso Verona. Siamo arrivati alla città scaligera verso le 11:00 e abbiamo visto dall’esterno l’arena. Ovviamente siamo andati al balcone di Giulietta e qualcuno ha compiuto il famoso gesto scaramantico toccando la statua dell’amata di Romeo. Dopo un momento libero per il pranzo siamo
ripartiti per tornare a casa.

Storia di Verona

Con il Congresso di Vienna, la provincia di Verona venne assorbita nel Regno Lombardo-Veneto, uno Stato dipendente dall’Impero austriaco, sotto cui rimase stabilmente fino al 1866. Josef Radetzky, nominato comandante del Regno, riconobbe in Verona un luogo strategicamente importante all’interno del Quadrilatero fortificato, area di grande importanza militare nella strategia asburgica in quanto doveva fungere da cuscinetto contro gli eventuali assalti del Regno di Sardegna, e quindi diede grande stimolo alla sua fortificazione. La storia di Verona italiana ebbe inizio il 16 ottobre 1866 con la conquista del Veneto da parte dei Savoia a seguito della terza guerra d’indipendenza: di qui in avanti la città passò un periodo di relativa tranquillità, turbato però da una crisi economica che durò fin dopo la seconda guerra mondiale e che ebbe come principale conseguenza l’emigrazione di centinaia di migliaia di veronesi.

3A — Istituto tecnico industriale Fiocchi, Lecco. A.S. 2023–2024.

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