Scrum master: tra azione e mediazione
Intervista a Massimiliano Peglia
Come descritto nella Scrum Guide, lo Scrum Master è responsabile di garantire il raggiungimento degli obiettivi fissati utilizzando la metodologia Scrum. Per farlo, aiuta i membri del team e l’organizzazione a comprendere i principi e la pratica di Scrum.
Per approfondire e comprendere meglio questo ruolo, abbiamo intervistato Massimiliano Peglia, Scrum Master e formatore Scrum in mondora.
In questa intervista, Massimiliano ci racconta come è arrivato alla metodologia scrum partendo dal coaching e come questa impostazione ha influito sul suo percorso.
Come racconta Massimiliano, la metodologia scrum non è solo tecnica: anche le competenze umane sono necessarie per diventare un buon Scrum Master. Facilitare un team di persone è un compito delicato e complesso che ha spesso a che fare con equilibri sottili. Divenire un buon servant leader è frutto di un percorso che trae nutrimento da vari ambiti, come per esempio il confronto con altre metodologie — Massimiliano si sta formando in questo momento sulla Sociocrazia- e anche vicende personali.
Massimiliano racconta infatti di essere maturato molto grazie alla sua esperienza di padre di un bambino disabile “E’ stato un percorso che ha cambiato molto il mio approccio con i team e oggi mi porta sempre a chiedermi, prima di effettuare una qualsiasi azione, quali sono i benefici. Oggi vedo la diversità come una risorsa, e questo mi aiuta all’interno del team di lavoro nel trovare i punti forti dei colleghi, e evidenziare il loro apporto al lavoro di gruppo”.