“Il parente misterioso” — di G. Ianni

Non so se vi ho mai raccontato di questo mio parente misterioso che si contorce sul sedile lato passeggero perchè “Nessun bip mi può imporre di mettere la cintura di sicurezza”.

Se eviti di poggiare le chiappette per intero sul sedile, l’allarme cintura non si attiva. E questo stringere e addossare il sederino nel punto giusto lo aiuta a ritrovare un senso di appagante e ritrovata libertà, dice.

Non ci crederei se lo raccontassero a me, eppure le cose stanno così. Il mio parente misterioso è uno dei tanti inconsapevoli che prendono le decisioni più in base a come gli vengono proposte che in base alla bontà intrinseca della decisione stessa.

E mai, dico mai, la decisione deve essere presa se questa arriva o anche solo appare come imposta da altrui autorità, sia quest’ultima una suocera, o un governo, o men che mai l’Europa.

Ho provato a convincere il mio parente misterioso a vaccinarsi usando tutte le tecniche di manipolazione del tonto che conosco. Zuccherini, bastoni, carote, psicologia inversa, psicologia retroversa, catenaccio, calcio totale, marcatura a uomo e marcatura a zona.

Gli ho persino detto che una sua parente misteriosa che lui ritiene particolarmente inaffidabile è no-vax. Si era quasi convinto che quindi i no-vax sono scemi come la parente misteriosa, ma poi ha scoperto che gli avevo mentito.

Già. Siamo tutti vaccinati in famiglia, anche la parente misteriosa ciota

[letto’, “ciota” è il Basso Terronico Settentrionale per “vacua”, “lasca”, “poco sagace”]

E’ rimasto solo lui. Allettato dall’idea di mettersi in aereo senza troppi problemi si era poi quasi convinto, ma qualcuno gli ha detto che “vogliono stanare tutti i docenti per vaccinarli”. Lui è un docente.

“COS! COM! NON MI AVRETE MAI!”

Ecco, sono sempre stato un sostenitore della buona comunicazione. Con chi non si vuole vaccinare bisogna dialogare, capirne le paure. Non fargliela vivere come una imposizione.

Ma poi arriva Macron e impone di avere il green pass sostanzialmente per poter fare qualsiasi cosa in pubblico, e ti poni delle domande.

Adesso penserete che dirò che Macron ha sbagliato tutto. Bisogna saperli prendere i no-vax, bisogna conoscere le sfaccettature psicologiche. Bisogna saperlo che c’è tanta, tanta, tanta gente che subisce il backfire effect senza saperlo.

[In quanto influencer divulgatore con soli 24'248'884 follower in meno di Chiara Ferragni, devo ricordarti cos’è il backfire effect in termini semplici. Il backfire effect è quando reagisci con pervicace opposività a uno stimolo esterno che ti appare una imposizione o una minaccia al tuo personale corredo di credenze. Ne siamo vittime un po’ tutti, e basta guardare la propria timeline di Facebook per raccogliere tanti casi clinici]

Dunque dicevo, bisogna lavorare su queste persone, persuadere. Convincere. Sono dei bimbi insicuri che non si fidano di un mondo ostile che gli vuole fare la bua. Per queste persone è importantissimo come si perviene a una scelta che la scelta stessa. Come gli si dice conta molto più di cosa gli si dice.

Ma sapete. Dopo due anni di Covid e tre, forse quattro, ondate; i morti, gli ospedali pieni, la gente che sclera chiusa in casa, l’economia a rotoli, milionate di vaccinati che provano con schiacciante evidenza che i vaccini funzionano e sono sicuri.

Dopo tutto questo, devo proprio preoccuparmi di te che non vuoi vaccinarti se nessuno ti fa l’aeroplanino?