La Sezione Aurea

Angelo Moroni
Inside Bemind
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5 min readMay 17, 2017

Chiunque di noi avrà sentito parlare di Sezione Aurea e, senza dubbio, avrà anche sentito che in qualche modo tutto ciò che risulta armonioso e piacevole alla vista è regolato da essa. L’aspetto affascinante è che possiamo ritrovarla molto spesso in natura e non è un caso che compaia altrettanto spesso anche in architettura e nel mondo artistico in generale. Ma procediamo con ordine.

De divina proportione

La Sezione Aurea è un numero irrazionale e corrisponde all’incirca a 1.618033989 di cui siamo a conoscenza già dagli antichi Greci: compare, infatti, negli Elementi di Euclide, il padre della geometria.

Si divida un segmento di lunghezza (a+b) in due segmenti disuguali di lunghezza rispettivamente a e b, il rapporto che c’è tra a e b è lo stesso che c’è tra (a+b) e a (intendendo che a sia maggiore di b) e tale rapporto è la sezione Aurea.

Ad attribuire, però, l’appellativo Proporzione Divina è stato il matematico italiano Luca Pacioli circa 2000 anni dopo Euclide. Pacioli era affascinato dalla ricorrenza in natura di questa proporzione e non poteva che associarla alla grandezza di Dio. La cosa curiosa è che non sono neanche poche le ricorrenze in numerologia. In effetti, quando si parla di sezione aurea non possiamo non citare la sequenza di Fibonacci.

Leonardo Fibonacci, pisano dell’alto Medio Evo, era un appassionato di matematica e durante un personale studio sulla procreazione dei conigli incappò in quella successione di numeri che prenderà presto il suo nome. La particolarità di questa successione è che ogni numero è la somma dei due precedenti:

1,1,2,3,5,8,13,21,34,55,89,144,233…

Stiamo sicuramente di fronte ad uno tra i casi più affascinanti della storia della matematica e di motivi per confermarlo ce ne sono (non è questo il luogo di elencarli tutti), ma ce n’è uno in particolare che ci interessa: il rapporto di ogni numero della successione di Fibonacci con il suo precedente è un numero molto vicino alla sezione aurea e man mano che andiamo avanti con la successione tale rapporto tende proprio alla divina proporzione.

144/89 = 1.61
233/144 = 1.618
e così via…

Tutta questione di Armonia

La leggenda che tutte le forme, di cui le proporzioni sono regolate dalla sezione aurea, risultano armoniose alla vista sembra trovare conferme dal fatto che sono tantissimi i casi in cui compare nell’arte e nell’architettura.

Architettura

Per quanto riguarda l’antica Grecia dobbiamo citare la facciata del Partenone che è inscrivibile in un rettangolo aureo. Per rettangolo aureo si intende un rettangolo in cui il rapporto tra le due dimensioni è appunto la sezione aurea. La particolarità suggestiva di questo rettangolo è che se gli viene tolto il quadrato che ha per lato il lato minore del rettangolo, rimane un rettangolo più piccolo che continua ad avere questa particolarità.

Tuttavia non siamo sicuri che già gli antichi Egizi conoscessero la sezione aurea, perché è stato riscontrato che il rapporto tra l’apotema e la semi base delle piramidi è molto vicino al suo valore. Molto probabilmente, comunque, non avendo ritrovato ulteriori testimonianze al riguardo si pensa che sia solo una coincidenza o che, gli stessi Egizi, non abbiano approfondito la faccenda.

Arte

Nella pittura, invece, abbiamo l’esempio in casa: il rapporto aureo è stato individuato nella disposizione dei lineamenti del viso della Gioconda di Leonardo da Vinci, nell’area che va dal collo a sopra le mani e in quella che va dalla scollatura dell’abito fino a sotto le mani.

Natura

Strettamente legata al rettangolo aureo è, anche, la spirale aurea (spesso infatti si possono trovare immagini in cui vediamo entrambi sovrapposti). La straordinarietà di questa spirale è la diffusione che ha anche in natura: possiamo, infatti, vederla nelle conchiglie, nelle galassie e nelle perturbazioni, ma anche nei cavolfiori o all’interno dei girasoli.

Le coincidenze non finiscono qui: possiamo trovare ulteriori collegamenti tra i fiori e i numeri di Fibonacci. Infatti, il numero dei petali di moltissimi fiori è un numero della successione: ad esempio i gigli ne hanno 3, i ranuncoli 5, la calendula 13, l’astro 21, le margherite di solito ne hanno 34 o 55 o 89.

Tempi moderni

Al giorno d’oggi utilizziamo quotidianamente oggetti di cui le forme sono rettangoli aurei come le carte di credito o le carte da gioco napoletane e gli artisti e i designer continuano a fare uso della sezione aurea nei loro progetti.

Comunque sia, solo nello sviluppo delle applicazioni, la divina proporzione viene spesso utilizzata anche per la costruzione dei layout di siti web come, per esempio, è avvenuto con il blog di Creative Bloq o National Geographic o la vecchia versione di twitter.

Anche noi di Bemind, nella progettazione della prima versione di HYPE, abbiamo fatto ricorso alla divina proporzione.

Il ricorso della sezione aurea, comunque sia, non si ferma alla progettazione delle UI delle Applicazioni, anzi, ha trovato molto successo nella progettazione di Marchi e loghi delle grandi società. Chi non conosce la famosissima mela della Apple oppure il simpatico uccellino di Twitter? Entrambi questi marchi sono stati costruiti mantenendo la proporzione tra le loro forme, ma potremmo anche nominare il marchio della Toyota, della Pepsi o di ICloud.

Coook

Nella lista, comunque, dovremmo presto aggiungere un altro marchio.

Per rimanere in tema, sta bollendo in pentola qualcosa di molto succulento: presto lanceremo Coook un nuovo prodotto in casa Bemind (per ora non possiamo aggiungere altro 😶 ).

Per quanto riguarda il marchio di Coook, infatti, forme e proporzioni sono basate sulla progressione di Fibonacci e dai primi feedback, sta riscuotendo tantissimi consensi e questo non può che farci piacere.

Vi terremo, comunque, aggiornati su questo progetto a cui teniamo moltissimo.

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Angelo Moroni
Inside Bemind

Code Monkey #Android per Bemind Interactive e ciarlatano digitale. (Aspirante) Scrittore e Filosofo. http://instagram.com/hooloovoochimi…