Bergamo 2020 Position Paper

Bergamo Agenda 2030 e la strategia di rilancio del Comune di Bergamo

vi spieghiamo perché Bergamo Agenda 2030 ha deciso che non darà alcun contributo attraverso le modalità consigliate dalla Giunta.

Carlo Cella
3 min readJun 15, 2020

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In piena fase post-Covid il Comune di Bergamo ha lanciato quello che ha definito “un programma di partecipazione significativo”, chiedendo ai cittadini di contribuire alla stesura del documento “Bergamo 2020, strategia di rilancio e adattamento”.

Leggiamo nello stesso documento, peraltro già compilato e ben articolato:

“Questo esercizio richiede, necessariamente, una rilettura del piano di mandato della Giunta, i cui obiettivi restano attuali ma che non può non risentire del nuovo scenario. E’ dunque in primis la componente politica dell’amministrazione, la Giunta, insieme alla sua maggioranza, a doversi mettere in gioco. Ma riteniamo che il processo di adattamento di Bergamo al contesto post efficacemente essere messo a fuoco e implementato se si saprà realizzare un processo di confronto esteso e inclusivo che veda l’intera città — attraverso le diverse forme di rappresentanze — dare il suo contributo”.

Bergamo Agenda 2030 ha deciso che non darà alcun contributo attraverso le modalità consigliate dalla Giunta e vi spieghiamo perché:

Bergamo Agenda 2030 da quando è nata ha sempre fatto proposte concrete all’Amministrazione sposando e supportando anche iniziative di altri o quelle dello stesso Comune quando condivise. Ciononostante abbiamo sempre dichiarato con chiarezza come non condividessimo diverse scelte e indirizzi dell’Amministrazione a nostro parere inaccettabili.

Le responsabilità del primo cittadino su tutto ciò che è successo nella città (anche prima del Covid) sono enormi ed evidenti così come il sottrarsi puntualmente ad ogni confronto che è stato chiesto anche attraverso raccolte cospicue di firme (il comitato No Parking Fara, per esempio, aveva raccolto oltre 7000 firme: un significativo esercizi di partecipazione mai considerato).

Oggi il Position Paper 2020 proposto è uno strumento inutile e pretestuoso deciso da un’amministrazione che non riconosciamo, così come non riconosciamo più la delega data a suo tempo con il voto.

Troppi errori sono stati commessi prima e durante l’emergenza Covid e ora assistiamo a una ricerca di visibilità a basso costo nel goffo tentativo di far dimenticare presto gli errori: la ricerca di una legittimazione attraverso uno tele-voto invece che un sincero appello alla partecipazione.

Nel corso di alcuni recenti Consigli Comunali sono già stati votati e approvati diversi punti presenti nel documento. Non vediamo dunque come i cittadini possano partecipare alla stesura dello stesso o intervenire su punti che non condividono. Ci sembra l’ennesima presa in giro.

Un Sindaco che oggi ammette i suoi errori come in un confessionale cercando l’auto assoluzione non è più credibile; un Sindaco che propone un questionario al posto che un’urna elettorale non è più autorevole.

Questo Sindaco deve lasciare spazio ad altri che che si prendano cura della cosa pubblica con competenza e consapevolezza, che sappiano rispettare il significato della parola “responsabilità”, e che difronte agli umani errori abbiamo l’onesta morale di trarne le inevitabili conseguenze!

Il Sindaco e la sua Giunta hanno sbagliato, magari umanamente, ma hanno sbagliato e quindi devono farsi da parte. Hanno fallito proprio laddove alla classe dirigente sono richieste “efficacia, responsabilità e trasparenza”.

Bergamo Agenda 2030 continuerà, come ha sempre fatto, a lavorare al suo progetto, divulgando consapevolezza circa i programmi dell’Agenda UN Global Goals 2030, adattandoli alle realtà della nostra città e proponendo sostenendo ed anche attuando idee e azioni sostenibili.

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