La mia esperienza nel percorso per Operatore Bioenergetico Umanistico

La prima immagine che mi arrivò all’Open Day della scolastica fu di una farfalla con colori scuri e spenti intrappolata tra le mie scapole, le mie ossa erano la sua prigione. Capii che quella “farfalla” mi stava chiedendo di essere liberata e di ritrovare i suoi colori brillanti. Rimasi profondamente toccata e realizzai che tutto il percorso fatto in precedenza tra varie discipline e psicoterapia non erano stati sufficienti. La mente aveva trovato il modo di raccontarsela ma il mio corpo mi diceva altro. La mente… mente, il corpo no… Non potevo non seguirlo…

Iniziai così sia il mio percorso individuale che di scolastica e, nonostante il dolore e le lacrime, ogni volta era un passo in più, un po’ più in là. La storia di questi anni è lunga e travagliata ma grazie all’amorevole accoglienza, all’ascolto attento e di cuore, a mani piene di calore che hanno risvegliato il mio corpo, insieme ad emozioni e possibilità, adesso la mia farfalla è più libera.

Storia di radicamento a terra per poggiare i piedi e dire “ci sono”, storia di aspirazioni verso il Cielo per volare verso ciò che rende speciale il cammino sulla Terra. Storia di vita che si da’ valore ogni volta di più e che è più libera di svolgersi tra le pagine dell’esistenza.

Sono infinitamente grata di essere in questo cammino e di avere vicino operatori ed insegnanti che, incarnando ciò che trasmettono, rendono reale ciò che prima era solo un sogno!