Perché a Natale ho regalato una seduta di on-site massage?

Marisandra Lizzi
BIO-Energetica Umanistica
6 min readDec 30, 2022
Foto tratta da Corporate Yoga Londra perché il 20 ero talmente felice da non averne scattata nessuna

Il 20 dicembre ci siamo riuniti per festeggiare il Natale in Mirandola Comunicazione nella chiesetta di San Carlo alle Rottole a Milano.
Il mio regalo è stato di far provare una seduta di ON-SITE massage grazie a Lena Bertoni, un’allieva della Scuola di Bioenergetica, che mi ha presentato la mia insegnante Sidrea Besacchi.

Qui la descrizione dell’ON-SITE Massage per chi volesse approfondire o provarlo.

Perché a Natale il mio regalo è un massaggio? Che cosa c’entra un massaggio con il nostro lavoro di comunicatori e giornalisti?

Il lavoro sul corpo intende sciogliere quei blocchi energetici che fanno ristagnare lo scorrere naturale dell’energia o, peggio, la bloccano nel suo fluire libero. Di questa impostazione su cui si basa l’intero insegnamento della scuola di bioenergetica che sto frequentando, mi piace molto l’idea di considerare l’uomo nella sua unità come un universo perché l’energia vitale (in cinese la chiamano Qi) è il motore del ciclo nascita — vita — morte che permea tutte le cose animate e inanimate. Noi occidentali diamo un altro significato alla parola Qi che per noi è l’acronimo che indica il Quoziente Intellettivo, spostando il piano dall’unità del corpo che comprende la mente e lo spirito alla sola mente che governa il corpo e per certi versi persino lo spirito. Sembra una semplice questione di termini, ma in questa osservazione è contenuta una differenza sostanziale della cultura occidentale rispetto a quella orientale. La nostra frammentazione è la causa di tutte le crisi sociali, ecologiche e culturali. Tornare a questa consapevolezza di unità è la via. L’unica via.
(Affronterò meglio questo punto in un prossimo post)

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Il microcosmo come il macrocosmo, l’atomo come l’universo, la cellula vivente come il sistema solare. Internet o qualsiasi forma di intelligenza umana, digitale o artificiale ha dovuto riprodurre questi meccanismi di luce — ombra, di acceso — spento, di 1–0 per funzionare. Perché l’uomo non crea da zero cose di cui non ha esperienza, ma è in grado di creare per emulazione e la rete è una perfetta emulazione dei meccanismi di comunicazione che la natura mette in atto nel micro e nel macro ogni giorno da ben prima che l’umanità arrivasse sulla Terra. Il movimento dei pianeti può essere paragonato al succedersi del giorno e della notte, dell’1 e dello zero, appunto.

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Si capisce meglio da questo punto di vista la nostra mania di voler nascere su una collina nella natura e oggi in un posto sacro come una chiesa.
Ha un senso tutto questo, non è una scelta architettonica o di comodo.
Lo stesso avviene nell’infinitamente piccolo. Sottrarsi a questa “cadenza” naturale delle nostre vite in nome del progresso porta a vari tipi di squilibri che spesso degenerano in varie forme di malattia o di malessere.
Lo sperimentiamo sulla nostra pelle e lo vediamo ogni giorno nei manager che frequentiamo. Il corpo, per difendersi, si arma, aumenta la corazza muscolare per proteggersi dai traumi e dai problemi. Il percorso ideato da Pino Ferroni che sto studiando con Sidrea e tutti i professori della Scuola che prima si chiamava Ego Center, poi Kairos e oggi Sho Kua, messo a punto con anni di sperimentazioni, ha il fine di sciogliere questi blocchi energetici per far fluire meglio l’energia.

È questa energia che può cambiare le cose nelle nostre vite. In meglio o, se non fatta fluire, in peggio. Per questo ho dedicato 5 anni della mia vita a studiare questi aspetti e una volta a settimana vado da Sidrea per il mio percorso individuale e una volta al mese da settembre a luglio per un intero fine settimana sperimento gli effetti che le pratiche corporee (massaggi, ginnastiche, meditazione e così via) hanno sull’energia.

Il mio sogno è provare a capire se gli errori che ogni giorno rileviamo nella nostra vita ONLIFE possano essere corretti o almeno affrontati con questo approccio che riporta l’uomo al centro, come spesso si sente dire, ma non lo fa solo come utente o come entità mentale che vive vite sempre più connesse e digitali, ma lo riporta al centro con tutto il suo corpo perché è da lì che arriva la nostra capacità di creare e di migliorare il mondo in cui viviamo. Per questo ci serviva uno spazio come la collina e presto come la chiesetta. Per i corpi serve spazio. Sono certissima di questo. Non dimentichiamoci che abbiamo un corpo. Wilhelm Reich nel libro “I principi di identità psicosomatica” scrive:

“C’è un’identità tra corpo, emozioni, pensieri di un individuo, essendo questi da considerarsi come un sistema di energia unificata, piuttosto che come un insieme di psiche e soma”.

Portare quello che ho imparato e continuo a imparare ogni giorno nella vita

“Il risultato di questa unificazione è l’amore: amore per sé, per l’altro e per l’esistenza in tutte le sue magnifiche forme. — scrive Pino Ferroni nel suo Corpo Ritrovato — (…) Dallo spazio del sé spirituale nasce il nostro potere creativo, quello che dà significato alle nostre vite e ci apre a un sentiero che va oltre il piano materiale, oltre i confini della realtà personale.”

Il nostro corpo quindi ha una sua saggezza intrinseca e potentissimi mezzi di creatività e persino di auto-guarigione. Tutta questa forza è minata giornalmente dall’aggressione della vita moderna che mette a dura prova lo scorrere libero dell’energia vitale. Il mio sogno è quello di aiutare le persone con le quali lavoriamo a prendere consapevolezza di questo per mettere realmente in pratica la nostra missione di sempre che è raccontare come l’innovazione possa migliorare la vita delle persone, oggi il digitale, l’intelligenza artificiale e persino il metaverso vanno indirizzati verso la soluzione dei grandi problemi che l’umanità sta affrontando e per farlo serve tantissimo Qi non solo nel senso occidentale di Quoziente intellettivo, ma tantissimo Qi anche in senso orientale che significa appunto energia vitale, vera fonte di ogni possibilità e di ogni forma di creatività.

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Ribellarsi dalle costrizioni, dal già visto, dal già detto per volare nella luce creativa e trovare soluzioni, parole, immagini in grado di attivare quello stato di flusso in grado di creare. Uno stato di benessere che tutti dovrebbero cercare nella propria vita, perché fa bene e aiuta ad affrontare le avversità della vita, aiuta nella ribellione e, attraverso essa, ci fa entrare in un mondo creato da noi e non subìto, ci porta a vedere il possibile dove tutti ci dicono che è impossibile, ci porta a trovare nuove vie quando il mondo ci dice di rimanere nel buio, ci fa volare sulle ali del pensiero e a un tratto ci rendiamo conto che è l’unico reale, concreto atto di libertà che ci è concesso. Essere chi siamo. Che cosa è più importante di questo? Per essere chi realmente siamo dobbiamo fare un lavoro sul nostro corpo e sulla nostra mente, dobbiamo attivare la consapevolezza del percorso che vogliamo realmente seguire altrimenti, a un certo punto, ci ritroviamo in un luogo, in un corpo, in una mente dove non riconosciamo più noi stessi. Un viaggio di liberazione, un viaggio di ribellione è quello che va affrontato con decisione e passione, certi che il risultato sarà grandioso, perché sarà la vera e unica possibile realizzazione del nostro essere.

“L’umanità nascerà realmente solo il giorno in cui tutti rispetteremo ciascun individuo e le sue ribellioni.” Osho, La Creatività, Edizioni Riza 2005

Solo quando ogni essere umano si sentirà bene con se stesso, si potrà immaginare un mondo davvero libero. Amare se stessi così come si è, accettarsi con grande trasporto e fare lo stesso verso il mondo esterno è il primo passo per liberarsi. E senza libertà è impossibile sprigionare quell’energia creatrice che è alla base di ogni idea creativa. Se non accetti te stesso, in primis, se non ami e non sei grato a te stesso, non potrai liberare quella forza interiore che è bloccata dalla negatività, dal giudizio, dalla critica a priori verso quella forma di ribellione che è alla base del pensiero creativo.

Photo by Jr Korpa on Unsplash

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Marisandra Lizzi
BIO-Energetica Umanistica

Scrivere per migliorare il mondo, partendo dal mio e poi allargando il raggio parola dopo parola