Il futuro degli NFT nel Metaverso

Anna Laura Pisu
Blockfin News
Published in
3 min readFeb 1, 2022

Quale grande differenza contraddistingue gli NFT dalle ormai blasonate criptovalute?

Un “Non Fungible Token”, o NFT, è letteralmente un “gettone non riproducibile”, un asset unico non frazionabile, a differenza di una criptovaluta, ovvero una moneta virtuale che può essere divisa in più unità.

Un NFT è un bene di proprietà monetizzabile e rapresenta un certificato di proprietà e di autenticità digitale per ogni tipo di contenuto, che si presta bene nel diventare la copia di un oggetto fisico, come stiamo osservando nel mondo dell’arte. Ed è proprio grazie agli NFT che una copia del nostro mondo reale sta iniziando a nascere dentro il Metaverso, ossia un universo digitale in cui gli utenti, nella forma di avatar digitali, possono svolgere le attività più disparate, sotto l’egida della tecnologia blockchain.

Difatti, il concetto di unicità che caratterizza gli NFT è il perfetto terreno tecnologico per il metaverso, una vera e propria realtà alternativa. Tra gli esempi più illustri di metaverso possiamo nominare Decentraland e The Sandbox.

The Sandbox è un metaverso community-driven, o per meglio dire una piattaforma online che riproduce una struttura simile al mondo reale: ci sono utenti che la popolano, territori da acquistare, luoghi da visitare e oggetti da utilizzare, e dove ogni singolo elemento corrisponde a un token, cioà a un NFT.

La particolarità è che questo mondo virtuale è collegato alla blockchain di Ethereum e qualsiasi elemento sotto forma di token può essere creato, acquistato e scambiato, comprese opere d’arte, che possono essere sia esposte che trafficate. Sarà inotre possibile partecipare a eventi, ascoltare musica in veri e propri concerti virtuali, far visita agli amici e divertirsi con i Game realizzati dai tantissimi creator che apportano contenuti al progetto. Tutti gli elementi di The Sandbox come avatar, oggetti, edifici, veicoli e le esperienze all’interno della piattaforma possono essere creati direttamente dalla community, usando due strumenti fondamentali: l’editor per grafica tridimensionale VoxEdit e il software Game Maker.

Le potenzialità sono dunque praticamente infinite, perché sono gli utenti stessi ad avere il potere di sviluppare il gioco o l’esperienza interattiva che desiderano. Celebre la vendita di una land per centinaia di migliaia di dollari affianco alla residenza digitale del celebre rapper Snoop Dogg. Grandi compagnie come Atari, societa statunitese produttrice di videogiochi e di hardware per uso videoludico, hanno investito importanti risorse nell’acquisto di terreni all’interno dell’universo Sandbox il cui prezzo è lievitato da poche centinai di dollari a migliaia per ottenere piccoli appezzamenti di terreno.

Dopo anni dal tramonto di “Second Life’’ tante cose sono cambiate. Il tema sembra essere diventato ufficialmente mainstream: sempre più numerose sono le guide online, sui social e nei programmi tv, più o meno approfondite. E intanto le aziende dei più disparati settori si attivano per presidiare le nuove opportunità date dal mercato della realtà virtuale. Colossi come Apple e Facebook (che da poco ha cambiato il proprio nome in META) sono pronti a presentare i loro mondi virtuali e a affermarsi come protagonisti in questa nuova rivoluzione tecnologica.

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