Il G7 si prepara ad un’azione regolatoria per le stablecoin

Edoardo Freschi
Blockfin News
Published in
2 min readJun 13, 2022

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A seguito del disancoraggio dal dollaro e del conseguente tracollo di Terra USD (UST), il G7 ha promulgato un comunicato in cui viene ribadita la necessità che le stablecoin vengano presto ed estensivamente assoggettate ai requisiti legali, normativi e di supervisione prescritti ed in procinto di essere implementati con le nuove Raccomandazioni del Financial Stabilty Board, attese per fine anno.

La perdita, “depeg”, della correlazione alla pari tra UST e il valore della valuta statunitense da cui è poi scaturito un vero e proprio esodo dalla piattaforma e il crollo di tutte le quotazioni dell’ecosistema crypto, sembra sia stata causata da ciò che a molti è apparso come un dump con fuga di capitali coordinato internazionalmente e, perciò, tale da aver sollecitato l’impegno dei ministri delle finanze e dei banchieri centrali delle maggiori economie mondiali ad individuare lacune normative e possibili rimedi, oltreché verso una più stretta cooperazione in supporto delle attività degli organismi deputati alla definizione degli standard internazionali, come le raccomandazioni di alto livello dell’FSB.

In verità, stablecoin e asset virtuali sono da tempo nel mirino del Gruppo dei 7 che già in occasione dei progetti di lancio di una stablecoin globale avviati da Facebook nel 2019 aveva osservato come le stesse presentassero, con molti potenziali benefici, anche una folta serie di rischi economici, normativi e di sicurezza informatica che, proiettati su scala globale, potrebbero andare ad incidere l’effettività delle politiche monetarie e la stabilità finanziaria globale.

Nel comunicato si rinviene infine l’indicazione delle caratteristiche che le valute digitali dovrebbero rivestire per rivelarsi in grado di apportare benefici al sistema dei pagamenti transfrontalieri, cioè l’attitudine a perseguire un sempre maggior grado di innovazione, concorrenza ed inclusività risultando altresì capaci di contemperare le ragioni della decentralizzazione e della trasparenza all’interno di quadri di privacy, monitoraggio ed efficienza energetica appropriati.

Solo il futuro e le Raccomandazioni di alto livello del FSB permetteranno di poter confermare le ragioni di quanti ritengono che le stablecoin si riveleranno utili complementi del denaro tradizionale o quelle dei critici, sostenitori dell’idea che queste serviranno invece ad aprire ulteriormente la porta a una più ampia sorveglianza finanziaria.

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