NFT quando l’arte incontra la blockchain

Anna Laura Pisu
Blockfin News
Published in
4 min readJun 7, 2021

La blockchain continua a rivoluzionare il mondo in maniera rapida e incessante colonizzando mercati sempre più vari. E, con i cosiddetti NFT (o non fungible token) — anch’essi figli della tecnologia blockchain — entriamo nel mondo dell’arte.

La principale caratteristica dell’innovazione blockchain è la possibilità di rendere un qualunque dato unico e inimitabile all’interno del sistema. Questo concetto ha dato la possibilità di rendere uniche le opere d’ arte digitali creando così un nuovo e super capitalizzato mercato.

In particolare, gli NFT per la prima volta nella storia del mondo digitale portano a rivalutare il concetto di quadro come oggetto materiale. Un NFT è una versione tokenizzata di una risorsa digitale o del mondo reale e funziona come prova verificabile di autenticità e proprietà all’interno di una rete blockchain; non sono intercambiabili tra loro e introducono scarsità nel mondo digitale.

Da sempre più discussi e chiacchierati a livello mediatico, fanno scalpore per le loro battute d’asta a prezzi record. Basta pensare alla più grande casa d’asta al mondo, Christie’s, che ha venduto la prima opera di “Crypto Art” certificata NFT, realizzata dal noto artista digitale Beeple, per oltre 60 milioni di dollari, oppure la vendita delle opere digitali dell’artista Pak con il marchio “Nft”, che ha raggiunto i 16,8 milioni di dollari affidandosi alla casa d’aste di Sotheby che aveva organizzato l’evento.

Ciò sta a denotare l’enorme fiducia e volontà del mercato ad affidarsi a questo nuovo modo di concepire l’arte. Ma che cosa dà realmente valore ad un NFT? Un file digitale per come finora lo abbiamo considerato è un elemento che può essere replicato un numero infinito di volte. Il superamento di questo limite è ottenuto attraverso la tecnologia NFT, token crittografici su una blockchain che costituiscono informazioni uniche, non intercambiabili, inalterabili, che consentono all’acquirente di un oggetto digitale di essere certo di essere il proprietario. Con questo sistema un’opera d’arte digitale riesce ad assumere, attraverso l’unicità, un valore intrinseco in maniera assolutamente univoca rispetto ad una qualsiasi opera d’arte canonica. Gli NFT garantiscono paternità e protezione all’interno del mercato digitale. Il mercato dell’arte sta perciò perseguendo questa nuova frontiera e tanti progetti da tutto il mondo cavalcano questa onda innovativa.

Il mondo del tatuaggio non è da meno, e in maniera pionieristica tramite il progetto NFKlub, finanziato e concepito da una holding con sede in Sardegna, cerca di dire la sua all’interno di questo panorama mondiale. Quattro tra i più importanti tatuatori di fama nazionale e internazionale (Pietro Sedda, Luca Natalini, Mamboo Tattooer, Yle Vinil) si sono trovati nel mese di maggio scorso in una esclusiva villa in Sardegna per dar vita a questo nuovo concetto che cammina tra arte digitale e avanguardia del tatuaggio. I protagonisti dell’evento hanno passato quattro giorni a contatto con la natura e in quanto artisti contemporanei hanno realizzato una serie di opere d’arte che spaziano dalla pittura, alla decorazione di ceramiche o qualsiasi forma di arte visiva contemporanea. Il percorso creativo è stato ripreso da una troupe cinematografica e sarà tema di un documentario.

Nella foto da sinistra: Mamboo Tattooer, Yle Vinil, Pietro Sedda, Luca Natalini.

Il grande connubio tra il concetto artistico tradizionale e la nascita dell’arte digitale è rappresentato dalla tecnologia NFT. Ogni opera realizzata e resa mediaticamente rilevante troverà mercato e verrà venduta tramite un format attualmente unico al mondo. Ogni pezzo dopo essere stato mostrato e raccontato al grande pubblico verrà custodito in un luogo segreto, il quale verrà poi associato ad un NFT. Nessun pezzo potrà mai essere venduto in quanto opera d’arte fisica ma solo in quanto NFT. Ogni NFT acquistato avrà come caratteristica principale il fatto di possedere al suo interno un countdown, il quale al termine dei 3 anni dalla sua immissione sul mercato si aprirà e rivelerà all’attuale possessore le coordinate GPS nel quale reperire l’opera fisica ad esso associato. L’arte contemporanea si smaterializza in arte digitale per poi ritrovare la sua natura fisica. Difatti l’unico modo per possedere i pezzi che nasceranno da questa collaborazione sarà quello di possedere il suo corrispettivo digitale e attendere il tempo prestabilito. Ogni NFT avrà la caratteristica di aumentare il proprio valore nel tempo, riducendo di giorno in giorno l’attesa per il possesso dell’opera d’arte fisica. Il valore intrinseco dell’ NFT è dato dal plus artistico ad esso associato, dall’esposizione mediatica e dal vincolo col suo gemello fisico.

Si tratta di un nuovo capovolgimento in cui astratto e reale, fisico e digitale si fondono nel creare un’idea d’arte ibrida per questo nuovo mondo di innovazione post-covid. Grazie agli NFT stiamo vivendo l’inizio di una nuova era per l’arte.

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