Mettersi nei panni dello sprite

Adriano Parracciani
blocknotes
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2 min readFeb 28, 2016

È una delle raccomandazioni che ripeto costantemente durante miei laboratori di coding con Scratch, ed Allegra, una ragazzina di prima media mia allieva, ha pensato giustamente di appuntarselo

by Allegra

Mettetevi nei panni dello sprite, ragionate come ragiona lui. E come ragiona uno sprite? Con il codice, eseguendo passo dopo passo, blocco dopo blocco le istruzioni che abbiamo scritto per lui.

Paloma, una delle compagne di Allegra, ama appuntarsi le istruzioni, e lo fa in modo grafico, disegnando gli script e colorandoli.

by Paloma

Mettersi nel panni dello sprite è il modo per abituarsi a capire il codice, e sedimentare uno dei concetti primari alla base della programmazione: la sequenza. Può sembrare banale, ma il fatto che le istruzioni vengano eseguite una dopo l’altra, in sequenza, non è una cosa così semplice da metabolizzare come appare. Ho notato che anche gli adulti non afferrano subito questo concetto: che l’istruzione 2 sarà eseguita solo dopo che sia stata eseguita la 1. E soprattutto che dopo l’ultima istruzione il programma finisce, si blocca, perché non c’è più altro da eseguire.

Riuscire a far scoprire e capire la sequenza è una delle prime sfide che ho come educatore; e il mettersi nei panni dello sprite ha questo obiettivo.

Non solo: se ti metti nei panni dello sprite, ed esegui il codice che hai scritto o che hanno scritto altri, svilupperai notevoli capacità di debugging, riuscendo a correggere i programmi non funzionanti.

Come dire: mettiti nei suoi panni e risolverai i suoi problemi

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Adriano Parracciani
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aka Cyberparra. Senior Educational Designer in Codemotion, Area Ricerca e Sviluppo CodemotionKids. Coach/ Maker/ Scrittore/ Artista/