Tinkering ovvero la serendipity degli oggetti

Adriano Parracciani
blocknotes
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2 min readJun 18, 2016

Quando realizzo un workshop/laboratorio di tinkering ho sempre in mente quello che io ritengo l’obiettivo primario; fare al contempo:

un’esplorazione di tecniche, tecnologie ed arti;

ed una esperienza multi-sensoriale, tra forme spigolose e arrotondate; tra materiali ruvidi e lisci; tra colori tenui e vivaci; tra suoni sordi e squillanti; tra oggetti morbidi e duri.

Il modo in cui si dispongono i materiali da utilizzare durante il workshop, ha una sua importanza ed un valore dal punto di vista dell’esperienza di apprendimento. I materiali possono essere predisposti in modo ordinato o caotico.

Personalmente preferisco il secondo per un paio di ragioni.

La distribuzione caotica dei materiali comporta una maggiore attenzione nella fase di selezione, e permette di sviluppare la capacità di individuare e selezionare forme a colori in mezzo a tanti altri che si sovrappongono.

Quando i materiali sono posti caoticamente e non dislocati per categorie, forme, o colori, si ha la possibilità di creare maggiori relazioni visive tra oggetti diversi, e concepirne usi atipici e creativi. Potremmo chiamarla la serendipity degli oggetti, come l’incontro inaspettato tra una scatoletta di sardine ed i tasti di una stampante.

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Adriano Parracciani
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aka Cyberparra. Senior Educational Designer in Codemotion, Area Ricerca e Sviluppo CodemotionKids. Coach/ Maker/ Scrittore/ Artista/