Un nome, tra mito e storia.
Bronte. Da cosa deriva il nome della nota cittadina alle pendici dell’Etna?
Tra i Ciclopi, giganti mitici con un solo occhio sulla fronte descritti da Esiodo come i fabbricanti dei fulmini di Zeus e collocati in Sicilia da Omero, figura proprio Bronte, considerato il fondatore della città. Bronte (“tuono”), con i suoi fratelli Sterope (“lampo”) e Piracmon (“incudine ardente”), lavorava nella fucina del dio Vulcano nelle viscere dell’Etna.
Le rocce che Polifemo, accecato da Ulisse, scagliò contro l’eroe e i suoi compagni, sono i famosi faraglioni sulla costa di Acitrezza: questa è una delle tante scene che la mitologia greca ambienta in Sicilia.
Chissà se questo territorio del mito ha dato a sua volta il nome alle sorelle Brontë, scrittrici vittoriane della prima metà dell’Ottocento: si ritiene che il padre nutrisse grande ammirazione per l’ammiraglio Nelson, duca di Bronte, e che convertì il suo cognome da Prunty in Brontë, con la dieresi sulla ‘e’ affinché gli inglesi non ne sbagliassero la pronuncia.