Aperti per ferie

Oggi come allora, nel 2020 torna di moda la villeggiatura tipica delle estati anni ’60, tra località italiane e vacanze lunghe.

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buddybank | M
3 min readJun 22, 2020

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“Qui il tempo è dei giorni
Che passano pigri
E lasciano in bocca
Il gusto del sale”

Così cantava Gino Paoli nell’estate del 1963, tenendo compagnia a tutti gli italiani in vacanza lungo la penisola.
Gli anni erano quelli del “miracolo economico” che, oltre a migliorare il tenore di vita di tutti, riuscì a dare vita a un fenomeno del tutto nuovo: il turismo di massa.
Grazie al boom, le vacanze improvvisamente non furono più privilegio di pochi eletti, ma si trasformarono in una questione nazionale.
D’estate, tutti iniziarono a spostarsi verso destinazioni più o meno vicine, tra seconde case, affitti estivi e pensioni, dove rimanere qualche settimana, mentre le città industriali diventavano deserte.
Niente aereo o treno, si rimaneva in Italia e quindi si partiva in macchina con la famiglia, pronti ad affrontare le code chilometriche ai caselli con le valigie rigorosamente caricate sul tettuccio dell’auto.
Ricordi lontani per alcuni, per qualcuno mai vissuti, ma che sembra torneranno presto realtà.

A confermarlo è un’indagine condotta da Airbnb sulle scelte dei propri utenti: quest’anno, l’82% degli italiani trascorrerà infatti le vacanze in Italia (contro il 55% dello scorso anno) e lo farà soprattutto in case indipendenti, come testimoniano le ricerche del 62% dei vacanzieri.
Tra le zone più gettonate per i mesi estivi ci sono grandi classici come la Sicilia e la Sardegna, ma anche alcune zone meno affollate della Puglia, della Toscana e del Lazio.

La prima estate post-pandemia ricorderà molto quelle degli anni ’60, più lunghe e famigliari, trascorse in “villeggiatura” sulle coste e le montagne italiane.
A farla da padrone non saranno più le capitali estere, ma i luoghi poco affollati, magari più verdi, dove fermarsi non più per pochi giorni ma per intere settimane in compagnia di famiglia o amici, affittando una casa dove stare tutti insieme.

Il cambio di abitudini repentino, imposto soprattutto dal distanziamento sociale e dalle restrizioni ai viaggi dettate dall’emergenza sanitaria, ha infatti già dato vita al ritorno del turismo di prossimità. Si parte, ma si viaggia in macchina, complici le incertezze sulle vacanze all’estero e sulla sicurezza di aerei e altri mezzi di trasporto più affollati. E grazie alla rivoluzione dello smart working, le fughe estive non dovranno più necessariamente concentrarsi nelle settimane di agosto: basterà accendere il pc e connettersi, per lavorare di fronte al mare.

In poche parole, quella del 2020 sarà un’estate all’insegna della tranquillità, dove il vero valore aggiunto diventerà lo “spazio” a disposizione e non la fama della destinazione scelta. Ad emergere saranno le location non troppo in voga e i piccoli borghi, magari con meno servizi ma immersi nella natura.

Proprio qualche mese fa, il quotidiano inglese The Telegraph individuava in un articolo “almeno” 20 ragioni, tra panorami, arte, cibi, stili di vita che rendono sempre speciale la vacanza in Italia. Quest’estate potrebbe essere l’occasione giusta per riscoprirla, grazie anche ai consigli di buddybank.
Nei mesi estivi, infatti, #dontmisswithbuddy si trasforma e diventa Aperti per ferie: una rubrica con i nostri consigli su come passare al meglio l’estate particolare (e un po’ vintage) che ci attende.
Tra vecchie suggestioni e novità sparse lungo la penisola, i nostri occhi saranno puntati sulle proposte nostrane più interessanti, declinate in base a diversi tipi di viaggiatori e stili di vacanze, per accontentare tutti i nostri buddy: pronti a partire insieme?

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