Tempo di Erasmus? buddybank è sempre con te!

Dario Nesci
buddybank | M
Published in
4 min readSep 11, 2019

In un clima politico sempre più complesso, dove i sentimenti filo-europeisti sono entrati in crisi in molti paesi dell’Europa, una forte risposta a loro sostegno arriva direttamente dagli studenti delle Università, dove l’adesione ai programmi di scambio internazionale è aumentata in maniera esponenziale con il passare degli anni.

Sebbene la mobilità degli studenti sia una pratica che affonda le sue radici fin dallo sviluppo centri di studio, la versione contemporanea (e più pop) nasce da un’idea tutta italiana della pedagogista Sofia Corradi che nel 1987, con l’appoggio del presidente francese François Mitterland, fece approvare il progetto Erasmus. Da allora, la strada è stata tutta in discesa e i programmi di mobilità internazionale all’interno degli atenei si sono più che moltiplicati.

Ad oggi, oltre al già noto programma Erasmus, troviamo esempi di Doppia Laurea, Corsi Bi-nazionali, Erasmus Plus, Erasmus Mundus, Progetto Leonardo e altri accordi siglati tra le varie Università.

Nel 2017 il programma Erasmus ha festeggiato i suoi trent’anni, durante i quali più di quattro milioni di studenti hanno usufruito di una borsa di studio per svolgere un’esperienza formativa all’estero. I ragazzi italiani, nonostante le diverse critiche ricevute negli anni e i cliché di attaccamento alla famiglia, si collocano al quarto posto dopo Spagna, Germania e Francia come maggior fruitori di questo progetto. Si conta che dalla nascita dello scambio siano state oltre quattrocentomila le adesioni italiane. Questo è un dato certamente positivo che vivifica la nostra immagine di “mammoni” facendo leva sull’intraprendenza che ci ha sempre contraddistinto.

Ma cosa spinge davvero uno studente a lasciare la propria zona di comfort per andare a complicarsi la vita e gli studi?

Sicuramente tra i motivi principali troviamo la possibilità di apprendere una lingua straniera e di padroneggiarla con fluidità. Infatti, le scuole primarie e secondarie italiane non hanno mai brillato per l’efficacia dei metodi d’insegnamento delle lingue perché, spesso, troppo didascalici e carenti di pratica conversazionale con insegnati madre lingua. Oltre a lingue comuni come inglese, francese, spagnolo o tedesco, gli studenti possono confrontarsi nel Paese madre-lingua anche con idiomi fuori dall’ordinario rispetto ai programmi di studio classici.

Strettamente correlato al fattore linguistico troviamo anche la volontà di voler incontrare culture diverse, come quelle Scandinave, Basche, Balcaniche e molte altre per vivere in prima persona usi e costumi nuovi. L’acquisizione di tali conoscenze è il primo passo per aprire gli orizzonti e comprendere come il nostro modo di approcciarci alla vita non è né l’unico, né necessariamente il più corretto. Un fattore rilevante riguarda anche le relazioni interpersonali che non nascono solo da un punto di vista universitario, ma anche affettivo come ben dimostra il regista Cédric Klapisch nel film cult del 2002, L’appartamento Spagnolo dove viene descritta per la prima volta la generazione Erasmus.

Oggigiorno la forte trasformazione del mercato del lavoro ha obbligato molte aziende e imprenditori a rivoluzionare i propri piani di crescita e sviluppo. In questo contesto anche la ricerca del personale si orienta verso esperienze formative o lavorative all’estero in quanto garanzia di flessibilità, dinamismo e intraprendenza. Avere o meno sul proprio CV un’esperienza di mobilità internazionale diventa, spesso, un elemento decisivo per trovare il lavoro dei propri sogni.

Last but not least, la voglia di mettersi in gioco avendo sempre come riferimento, in caso di difficoltà, le Università partner dell’accordo. Il soggiorno prolungato all’estero, grazie alla libera circolazione dei lavoratori, è anche l’occasione per trovare un lavoro nuovo nel Paese ospitante per accrescere, già nel periodo di studio, la propria formazione professionale.

buddybank, essendo parte di un gruppo internazionale come UniCredit, sposa completamente i valori di diversità e crescita che sviluppano i progetti di mobilità internazionale. Proprio per questo motivo in vista della partenza per un periodo di studio o lavoro all’estero si pone come un ottimo compagno di viaggio per il tuo scambio. In questo modo non avrai bisogno di aprire e chiudere conti correnti temporanei in altri Stati, firmando contratti in altre lingue, ma ti basterà portare la tua filiale in tasca, sempre con te. Inoltre, se scegli il modulo love prelevi gratuitamente da tutti gli sportelli atm, in Europa e nel mondo, e hai a disposizione il servizio lifestyle per vivere al meglio tutte le mete che toccherai nel tuo percorso. Le nostre carte Mastercard funzionano perfettamente anche all’estero e in caso di difficoltà ti basterà entrare in chat e parlare con il tuo concierge personale per avere il miglior servizio di assistenza che tu possa desiderare.

Forse l’unica cosa dove non possiamo aiutarti sono gli esami.

Per tutto il resto, premi B!

--

--