Ferruccio

inizialmente era un contadino.

Le sue conoscenze know-how nella meccanica lo portarono ad entrare nell’attività di produzione di trattori, nel sud Italia del dopoguerra.

La sua attività ebbe un tale successo che diventò uno tra i più ricchi d’Italia.
Così comprò una Ferrari, già all’epoca simbolo del lusso automobilistico, che però iniziò a dargli qualche problema.
Essendo in primis un meccanico, provò a risolverlo, scoprendo che la Ferrari montava la stessa frizione utilizzata in uno dei suoi trattori.

Furioso, andò a Modena e cominciò a lamentarsi della scarsa qualità dei materiali utilizzati nelle Ferrari.
Enzo Ferrari, piuttosto arrogantemente, disse a Ferruccio che era “solo un contadino” e che il problema era lui. Non la macchina.

Dopo aver ricevuto gli insulti, Ferruccio gli promise di realizzare una macchina degna di battere una Ferrari.
E così con i suoi sforzi, animato da una forte volontà, si mise allo sviluppo di una delle macchine più potenti e, ora, più rinomate.

Ferruccio, di cognome, faceva Lamborghini.
E qui finisce il post, senza nient’altro da aggiungere.