E-waste, l’importanza del riciclo dei rifiuti elettronici

BV TECH Group
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2 min readApr 1, 2021

Lo smaltimento dei rifiuti ed il loro riciclo sono dei temi di primaria importanza e nell’ultimo decennio hanno dimostrato come siano fondamentali per il benessere del nostro pianeta.

Questa “ondata green” ha conseguentemente investito anche il settore tech e dell’innovazione andando a instaurare la consapevolezza dell’esistenza dell’e-waste, ovvero il fenomeno dello scarto dei prodotti elettronici inutilizzati e/o obsoleti, ma ancora potenzialmente funzionanti. Tra questi troviamo smartphone, computer, TV e vari elettrodomestici.

Alcune componenti di questi apparecchi elettronici sono dannose per l’ambiente e se abbandonati, anche nelle discariche, possono costituire un grave pericolo per l’ambiente. Secondo il rapporto di Outlook “global e-waste generation 2019–2030”, l’e-waste è destinato ad aumentare, e si stima che nel 2030 potrebbe arrivare a 75 milioni di tonnellate di rifiuti annui a livello globale.

Il problema dell’e-waste è infatti amplificato dal fatto che nel mondo soltanto meno del 20% dei rifiuti elettronici, definiti RAEE, viene riciclato correttamente, mentre il materiale restante viene depositato principalmente nelle discariche a cielo aperto del territorio africano ed asiatico. Ad esempio, nell’UE si ricicla meno del 40% di tutti i rifiuti elettronici ed il resto finisce nei rifiuti indifferenziati.

Un riciclo vantaggioso

Il riciclo di questi prodotti elettronici inutilizzati possono implicare grandi risparmi e vantaggi, in termini economici ed ambientali, questo grazie anche alla presenza di metalli preziosi che abbonda in questo tipo di rifiuti, tra cui parti in oro. Ad avvalorare questa tesi c’è anche uno studio della Ellen MacArthur Foundation che afferma che i rifiuti dei telefoni cellulari hanno un notevole valore aggiunto nei materiali e nei componenti di cui sono composti. “Si stima che in un solo cellulare siano presenti tra i 40 e 60 elementi della tavola periodica utilizzata nella chimica dei materiali.”

Proprio recentemente uno studio pubblicato su Materials Horizons presenta una nuova tecnologia di estrazione di metalli preziosi dai rifiuti elettronici all’interno dei circuiti. Questa scoperta è in linea con la volontà Europea in termini di sostenibilità e green. Nel marzo 2020, infatti, la Commissione europea ha presentato un nuovo piano d’azione per l’economia circolare (PAEC) che auspica la riduzione dei rifiuti elettronici ed elettrici. Tra le proposte troviamo obiettivi come il “diritto alla riparazione” e il miglioramento del riutilizzo, in generale, l’introduzione di un caricabatterie standardizzato e l’istituzione di un sistema di premi per incoraggiare una durata maggiore dei dispositivi ed un loro corretto riciclo.

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