Le idee, il motore dell’innovazione
Che cos’hanno in comune Federico Faggin e Chance Glasco? A prima vista, assolutamente nulla, trascurando il fatto che saranno tra i principali speaker della prima edizione italiana di Campus Party.
Federico Faggin è, senza mezzi termini, uno dei più grandi scienziati viventi. Dopo i primi passi alla Olivetti di Ivrea, il fisico vicentino è volato negli States, dove per Intel ha sviluppato il primo microprocessore commerciale della storia: il celebre 4004, 4-bit di meraviglia informatica che hanno rivoluzionato per sempre il mercato dell’hardware.
Era il 1971. Da allora Faggin non si è più fermato. Dopo i microprocessori, ha raccolto incredibili successi in molti altri ambiti, dalle reti neurali ai dispositivi touch. Nel 2009 la definitiva consacrazione, quando ha ricevuto dal presidente Barack Obama il National Medal of Technology and Innovation, il massimo riconoscimento possibile in questo ambito.
Oggi, all’età di 76 anni, Federico Faggin sarà a Campus Party per parlarci di Robotica ed Intelligenza Artificiale. Interrogandosi su questioni sospese tra la tecnologia e l’etica, per capire come faranno le macchine del futuro ad essere consapevoli di ciò che fanno.
Chance Glasco invece è uno dei magnifici 22 fondatori di Infinity Ward, la società che ha sviluppato Call of Duty, uno dei franchise più importanti nella storia dei videogiochi.
Da uno come Chance ti aspetteresti una carriera eterna in ambito videoludico. Nemmeno per idea. Oggi lo vediamo impegnato con la startup DogHead Simulations, a sviluppare soluzioni in realtà virtuale per riunioni e conferenze in remoto. È l’applicazione dell’essenza più innovativa della VR, quella che cambierà il modo di comunicare, di lavorare, di vivere, non meno di quanto lo abbiano fatto negli scorsi anni internet e le tecnologie mobile.
Dal punto di vista della produzione, diventa difficile trovare dei punti di contatto tra l’attività di Faggin e Glasco. Se ci sforziamo di guardare oltre le apparenze, dalle loro storie emerge un’innata capacità di innovare, di guardare oltre, per creare qualcosa che prima non c’era.
La lezione che arriva dalle loro esperienze non si limita agli straordinari successi che hanno conseguito. Sono le idee che le hanno generate il vero motore dell’innovazione.
Quella innovazione di cui Federico Faggin e Chance Glasco, attraverso storie molto diverse, trasmettono l’anima più profonda, quella dell’inventore, colui che non smette mai di immaginare, che non ha tempo di festeggiare un successo perché sta già progettando il successivo, oltre a pensare a quelli che verranno ancora dopo.
A Campus Party ci racconteranno la loro visione creativa. Un’occasione unica, per “sentire il futuro”.
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