Paura di volare? “Decolla” con la canapa light all’aeroporto di Lugano

Canapa Mundi
Il blog di Canapa Mundi
2 min readFeb 6, 2018

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AGNO — “Hai paura di volare? Puoi farti un infuso di CBD e parti rilassato…”. Lo slogan è pronto, mentre lo spazio per la vendita è ancora in fase di rifinitura. Manca solo l’insegna, ma il primo “shop” dedicato alla canapa light ha ufficialmente aperto i battenti ieri all’aeroporto di Lugano. Ed è una prima nella prima, perché il promotore dell’iniziativa, Sergio Regazzoni, è anche tra i pionieri in Ticino in un settore che ha stentato un po’ a decollare.

Prima di Regazzoni, lo scorso anno era stata Coop a mettere in bella mostra sui propri scaffali le sigarette alla canapa light. Una novità che ha però avuto vita breve, dopo pochi giorni infatti i pacchetti erano stati ritirati dalla vendita per ordine dell’autorità che imputava al rivenditore il mancato rispetto della legge cantonale. Con l’inizio dell’anno però qualcosa si è smosso, o meglio il Governo ha modificato il regolamento sulla coltivazione e vendita della canapa. Ora la cannabis senza THC (o meglio con un tenore di tetraidrocannabinolo inferiore all’1%, così da non essere più considerata uno stupefacente) ma con un’elevata percentuale di cannabidiolo, il metabolita non psicoattivo che avrebbe effetti rilassanti, sottostà alla Legge federale sulle derrate alimentari.

Un cambio di paradigma che ha permesso a Denner di inserire alcuni prodotti alla cannabis CBD tra le proprie merci. Se il discount ha rotto il ghiaccio, il primo privato ad aver staccato l’autorizzazione dal Cantone è Regazzoni, che è anche segretario dell’Associazione produttori di cannabis, nonché tra i fondatori dell’Associazione cannabis ricreativa Ticino (ACRT). «Non è stato semplice, perché in precedenza avevo ricevuto tre risposte negative dal Comune di Bellinzona. Volevo fare un tentativo a Sementina. Ora apro in aeroporto. Venderò solo prodotti made in Ticino, canapa prodotta nel Malcantone outdoor e indoor, ma soprattutto frutto di una coltivazione organica e senza residui chimici». Lo shop si trova a pochi metri dal ristorante di fronte all’entrata dello scalo. Per poter aprire l’imprenditore “green” ha ottenuto tutte le autorizzazioni federali: «Anche il Ticino — commenta — volta pagina e quindi oggi il mio plauso va a chi ora applica la legge, ossia il Dipartimento delle istituzioni e il Servizio armi, esplosivi e sicurezza privata della Polizia cantonale». Quest’ultimo è infatti l’ufficio che si occupa del rilascio delle autorizzazioni di un prodotto che… nell’opinione pubblica può ancora far scoppiare la polemica.

Articolo tratto da Tio.ch

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