Aceto Balsamico di Modena IGP e cucina etnica

Aceto Balsamico di Modena
Carlo Spinelli
Published in
4 min readMar 28, 2018

--

Esperimento gastronomico del nuovo millennio: e se abbinassimo l’Aceto Balsamico di Modena IGP alla cucina internazionale? Azzardo culinario o intrigante idea per miscelare il gusto italiano alle nuove tendenze della globalizzazione a tavola?

Prendiamo allora un mappamondo, scateniamo la creatività, azioniamo e inneschiamo la salivazione delle papille gustative. E partiamo subito con gli abbinamenti.

Se si urla “pesce crudo!” vengono subito in mente il sushi e i maki giapponesi oppure il ceviche peruviano/messicano, in cui il pesce viene marinato nel raffinato mélange di cipolla, succo di lime e foglie di coriandolo. In questo contesto di sapori l’Aceto Balsamico di Modena è perfetto: nel primo caso sarà infatti un sushiman eclettico a inserirlo tra la fettina di pesce crudo, il wasabi e il riso, per rinforzarne l’acidità e amplificare il sapore del salmone o del gambero rosso di turno; nella seconda opzione invece, con il ceviche, l’Aceto Balsamico di Modena andrà a nozze con la dolcezza della cipolla cruda e con l’asprezza dell’agrume. Questo evidenzia quanto i gusti si possano magnificare seguendo le analogie tra ingredienti, e non solo per contrasto.

Partiamo dunque dalla terra di Confucio e Mao Tse-tung, dalla Cina ricca di sapori intensi e glutammici: l’Aceto Balsamico di Modena IGP ben si fonde col pollo in agrodolce, poiché ne segue l’indole zuccherina ed elegantemente acidula; oppure è stimolante far precipitare qualche goccia di Aceto Balsamico di Modena sui bollenti e mitologici involtini primavera, al posto della banale salsa di soia. Il colore è il medesimo ma le sfumature organolettiche sono eccezionali nel contrasto. E poi con il fritto l’ABM è quasi rassicurante, come una carezza della nonna dopo un torneo di frittelle a Carnevale.

Infine, per un tocco di classe, ci si può cimentare a inserire l’ABM dentro i ravioli tipici cinesi, come nei classici Jiaozi 饺子, nei Xiajiao 虾饺 al gambero, nei semi-aperti Shaomai 烧卖, nei paffutelli Baozi 包子oppure in quelli ripieni di brodo, i succosi Guantangbao 灌汤包. Un esperimento fusion tra Cina e Italia, da 10 e lode.

Attraversando la catena dell’Himalaya, con la boccetta di Aceto Balsamico di Modena in saccoccia, si giunge in India, nell’universo di Bollywood e del filosofo apolide Jiddu Krishnamurti. Qui il cibo è preda delle spezie più disparate, di sapori piccanti e fragranti. La frittura è la tecnica culinaria più adatta allo streetfood delle grandi metropoli: e allora perché non combinare anche qua il gusto acetoso emiliano con gli snack samosa e pakora, quei golosi fagottini di farina di ceci ripieni di carne, pesce e verdure tagliuzzate e arricchite da spezie ed erbe aromatiche? Dopo l’assaggio appare scontato ringraziare il dio indiano del piacere Kama e il santo patrono Geminiano di Modena… E l’unione gastro-culturale è fatta!

Per non parlare poi del pollo tandoori, tipico piatto indiano in cui il petto viene cotto nel caratteristico forno d’argilla a forma di campana rovesciata. Per il nostro gusto occidentale questa pietanza risulta a volte un po’ secca, altre volte troppo piccante; il supporto dell’ABM arriva perciò come una manna da cielo, poiché il suo gusto agrodolce può mitigare la potenza organolettica delle spezie. Pollo tandoori e Aceto Balsamico di Modena IGP: nessuno ci aveva mai pensato e invece “è proprio la morte sua”.

Dopo questi abbinamenti con la cucina asiatica torniamo in Europa e giochiamo a plasmare nuove combinazioni: in Germania ci si può sfogare con l’Aceto Balsamico di Modena su wurstel e crauti, in Francia ci divertiamo a inserirlo nelle crêpes o in Belgio dentro i mitici waffle (detti anche gaufre) insieme al cioccolato o al miele; in Grecia possiamo avventurarci nello tzatziki, per renderlo meno forte nella sua anima agliata, in Spagna sulla paella di carne a fine cottura, nel Regno Unito sul piatto popolare fish&chips, sempre per alleviare e sgrassare l’unto della frittura. In Svizzera infine si può abbinare l’Aceto Balsamico di Modena con la fonduta calda di formaggio. Eccezionale, veramente!

E per concludere in bellezza due combinazioni impensabili ma che subito fanno esclamare: “perché non ci ho prima pensato io?” In Argentina e in Brasile si può (e si deve!) associare l’Aceto Balsamico di Modena IGP con le sensuali grigliate di carne, come condimento diretto sui pezzi migliori del churrasco carioca e dell’asado patagonico, oppure in qualche salsina d’accompagnamento, tipo il chimichurri o la salsa barbecue con l’Aceto Balsamico di Modena oppure una maionese montata a mano proprio con l’ABM in pole position.

In Medio Oriente invece è davvero scontata la sinergia dei sapori tra il kebap e l’Aceto Balsamico di Modena, oppure con le polpettine di ceci e verdure falafel o con l’hummus, per riunire finalmente con un atto di pace gastronomico tutta la cucina mediterranea.

Abbinare l’Aceto Balsamico di Modena IGP con la cucina etnica è la nuova sfida del gusto italiano?

--

--

Aceto Balsamico di Modena
Carlo Spinelli

Sei attento alle nuove tendenze a tavola? Il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP ti propone una serie di contributi freschi, curiosi e d’autore.