5 RISTORANTI GOURMET SULLE PISTE DA SCI

Aceto Balsamico di Modena
Carlotta Garancini
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4 min readJan 9, 2017

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Un semplice piatto di polenta e formaggio o un gustoso panino con la salsiccia sono il pranzo ideale dopo una bella mattinata di sci. Nessuno osa disdegnarli, ma se volessimo di più? Dovete sapere che anche sulle piste esistono veri e propri ristoranti gourmet. Spesso aperti solo nel periodo invernale, molti si raggiungono solo con gli impianti. Mangiarci è un’esperienza che appaga il gusto con il meglio della gastronomia locale (e non solo), ma anche la vista con i panorami mozzafiato che si godono da vetrate e terrazze. Dalla Svizzera alla Francia, dalle Dolomiti al Monte Bianco, ecco 5 indirizzi per mangiare sulla neve. E c’è persino il sushi.

Viel dal Pan, Arabba

Dolomiti del Bellunese, comprensorio sciistico di Arabba-Porta Vescovo: all’interno del Rifugio Luigi Gorza, a 2.500 metri di altitudine, ecco il ristorante gourmet Viel dal Pan con vista sul gruppo del Sella. La cucina è il risultato dell’incontro tra Manuela Gorza, patron della ristorazione al Dolomiti Porta Vescovo Resort, e lo chef Ivan Matarese, con esperienze in ristoranti in Italia e all’estero, tra cui il Relais & Chateaux di Gaetano Trovato a Colle Val d’Elsa. In menù proposte di terra (battuta di cervo, nocciole tostate, senape in grani e sorbetto di mela verde), di mare (astice bretone, crema di pastinaca, caviale, mais e riduzione di caffè Blue Mountain), o dall’orto (ravioli ripieni di polenta e graukase, zucca gialla, puccia di pane). Per concludere in bellezza, formaggi abbinati a confetture, dolci e la moka della casa. Il mercoledì, durante la stagione invernale, è aperto anche di sera e si può raggiungere in funivia. (ristorante Viel dal Pan)

Finger’s Restaurant, Megève

Sushi sulle piste? Niente è impossibile. Ve lo dimostra il Finger’s Restaurant di Megève (siamo sul lato francese del Monte Bianco, ai piedi del comprensorio sciistico) dove assaggiare le specialità del noto chef Roberto Okabe (con ristoranti che portano lo stesso nome anche a Milano e Porto Cervo): carpacci e tartare, sushi e roll e i suoi piatti iconici come Saudade do Brasil (salmone, avocado, uova di salmone e salsa teriaky) che racchiude le due anime dello chef, quella giapponese e quella brasiliana. Il ristorante è aperto a pranzo e a cena (tutti i giorni tranne il lunedì), dal 17 dicembre al 30 marzo. (Fingersrestaurants.com)

La Marmite, St. Moritz

A 2.486 metri di altezza, tra gli impianti sciistici di Corviglia, è il ristorante in quota dello chef Reto Mathis che, aperto quest’anno il 3 dicembre, si potrà prenotare fino al 2 aprile. Quali delizie si possono trovare in menù? La filosofia dello chef è “stupire con semplicità”, dunque ecco la pizza al tartufo, il caviale su purè di patate, il tonno alla piastra con purè di wasabi e ancora foie gras e astice. Tutto da gustare mentre si ammirano le vette innevate aldilà delle vetrate. (Mathisfood.ch/la-marmite)

La Tana gourmet, Asiago

Si trova in località Kaberlaba (sull’altopiano di Asiago) a pochissimi passi dalle piste da sci. Fa parte dell’associazione Jeunes Restaurateurs d’Europe e nel 2016 ha ricevuto la sua prima stella Michelin. Lo chef Alessandro Dal Degan crea piatti come il Carpaccio arrostito di vitello con topinambur e nocciole, i Ravioli di polenta in brodo affumicato di abete, il Merluzzo al sale, trippa di vitello, patate e cipolla. I dolci? Meglio non chiamarli così perché qui vi sorprenderanno ad esempio con il Radicchio tardivo all’amaretto, gorgonzola, ciliegia selvatica e sorbetto al mosto. Per accompagnare i piatti si può scegliere tra 800 etichette di vini e birre e 200 di distillati. (Latanagourmet.it)

La Chaumiere Gourmet, Courmayeur

Fatta a mano e valdostana al 100%: così si potrebbe definire la cucina di questo ristorante sulle piste (a 1746 metri di altitudine con il Monte Bianco alle spalle) che si raggiunge con una camminata, con gli sci, oppure con la funivia da Courmayeur o con la cabinovia di Dolonne. In una baita tipicamente alpina, potrete gustare piatti realizzati con prodotti a km zero, dai salumi alla carne, dai formaggi alle uova, dalle mele alle patate. Vogliamo ingolosirvi leggendo qualcosa dal menù: Cocotte di funghi con cracker al sesamo ed erbe aromatiche, Gnocchi di castagne, crema di Fontina e ortiche, Zuppa Valpellenentse con pane nero e guanciale, Polenta con bocconcini di manzo valdostano, Filetto di salmerino arrostito e salvia croccante, Tortino al cioccolato con salsa al génépy. Ci siamo riusciti? (Lachaumiere)

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Aceto Balsamico di Modena
Carlotta Garancini

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