Cibus (In Fabula) va in città

Cibus Talks
Carlotta Garancini
Published in
4 min readMay 4, 2016

Una mostra monumentale di street and digital art curata da Felice Limosani, degustazioni bio, laboratori per bambini, cene-spettacolo: il Salone Internazionale dell’Alimentazione si espande nel centro di Parma, città creativa della gastronomia Unesco

Cibus esce dalla Fiera e va in città. Si chiama Cibus in Fabula il cartellone di eventi organizzati da Fiere di Parma con il Comune, per il Fuorisalone di Cibus 2016. Fulcro della manifestazione è la mostra di street and digital art ideata dal digital storyteller Felice Limosani che, dalla facciata esterna del padiglione Federalimentare-Fiere di Parma allestito ad Expo, è giunta ora nella città creativa della gastronomia Unesco:

“Il progetto nasce come attività collettiva che ha preso forma in Expo, ma che non termina la sua vita con Expo, al contrario continua a vivere con Cibus. È stato immaginato così fin dall’inizio e per questo ho coinvolto artisti che condividessero da subito questo approccio, compresa la vendita finale dei lavori all’asta”.

Ecco allora che nello spazio della crociera dell’Ospedale Vecchio di via d’Azeglio si possono ammirare fino al 22 maggio 13 opere di street art (di 70 metri quadrati l’una) realizzate da 13 nomi del panorama internazionale (dal Giappone all’Irlanda, dalla Russia alla Gran Bretagna) ognuna delle quali è narrata con un art movie su un grande video wall. Il risultato? Un affresco globale del food ricco di significati. Ci spiega ancora Limosani:

“Ogni opera ha un messaggio variegato, multiforme, prismatico e tutte insieme compongono una storia come i capitoli di un libro. Le keyword del progetto sono ‘Umanità e alimentazione, nel mezzo Madre Terra’ perché è bene ricordarsi che il cibo non vuol dire solo gastronomia e degustazione, ma che riguarda anche biodiversità, ecosistemi e paradossi da riequilibrare”.

Indecifrabilità, ibridazione, contaminazione, confini e linguaggi che si sfumano sono le caratteristiche del lavoro di Limosani che riflettono il tempo in cui viviamo:

“La street art nella sua accezione nasce come fenomeno di protesta, una forma di espressione anarcoide di chi attraversa un disagio sociale. Io ho voluto portarla in un’altra dimensione scegliendo artisti che fossero sì visionari, sognatori, provocatori, ma che avessero un sentimento più vicino al dialogo e allo scambio. Non è un caso poi se le opere sono fatte su tela e non sui muri: non è più la gente che va dall’opera, ma è l’opera che va dalla gente”.

Ogni tela inoltre estende il suo coinvolgimento con 13 video animazioni in stile digital pop che ne completano il messaggio:

“Se si dice un’immagine vale mille parole, mi sono chiesto ‘Quante immagini vale un video?’. L’immagine statica è l’inizio della storia che trova la sua massima espressione nei filmati che aumentano l’engagement sia on site che on line”.

Il tutto è disponibile sul sito Cibus in Fabula.

Dal 15 aprile al 10 maggio, le opere in mostra saranno messe all’asta sul sito www.charitystars.com e il ricavato sarà devoluto a Oxfam Italia, ONG presente in 90 Paesi nel mondo che si occupa di progetti di sviluppo in ambito rurale per garantire mezzi di vita sostenibile ed il diritto all’acqua.

Tra gli altri eventi di Cibus in Fabula, ci saranno gli appuntamenti di Sorsi di Natura, dal 7 all’11 maggio in piazza Garibaldi, pensati per gli amanti del bio che potranno degustare succhi salutistici e vini locali, mentre birre artigianali e pizza cotta su pietra occuperanno Piazza della Pilotta dal 7 al 12 maggio. Il cibo verrà abbinato a design e creatività durante gli eventi organizzati in Stradello San Nicolò (a chi parteciperà sarà data anche una simpatica lunch box di desing per uno sfizioso pic-nic). Gene Gnocchi e il fotografo-gastronauta-attore Lucio Rossi saranno protagonisti di due cene spettacolo, il primo il 6 maggio, il secondo l’11; per le famiglie infine ci saranno laboratori e giochi il 14 maggio in Piazza della Steccata. Per non sbagliarvi, da Parco Ducale e Piazza Ghiaia, dall’Orto Botanico alla Galleria Sant’Andrea, dal Chiostro del Conservatorio Arrigo Boito all’Auditorium del Carmine, cercate per terra il graffito che rappresenta il logo di Cibus in Fabula che vi condurrà verso il luogo degli eventi. Piccola curiosità, il graffito è completamente eco perché realizzato con un materiale a base di derivati dallo yogurt.

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