Pedalate, non fate la guerra

Stefano Medaglia
Carollo & Malabrocca Cycling Club
2 min readNov 5, 2018

Qualche giorno fa era il 4 novembre, cioè la festa delle forze armate. Cioè la festa per la vittoria della Grande Guerra. Che poi noi italiani abbiamo pure cambiato schieramento in corso, ma vabbé.

La guerra l’abbiamo vinta, sì, ma a quale costo?
Se vi capita di passare da quelle parti, fate un salto al Redipuglia e ne avrete una visione sintetizzata. Davanti a voi troverete una collina coperta da una scalinata di marmo bianco, solo che questa collina in realtà è un cimitero. Il sacrario contiene i resti di 100.000 soldati italiani morti durante la Prima Guerra Mondiale ed è stato costruito dal regime fascista per celebrare i sacri valori della Patria, del Sacrificio, dell’Eroismo e di quelle robe lì. Ma se ci andate, almeno a me ha fatto questa impressione, proverete solamente un gran senso di pena e compassione per quei poveri cristi morti in una guerra voluta da altri e per altri interessi. Le dimensioni mastodontiche, i marmi bianchi dovrebbero incutere soggezione e riverenza, ma fanno pensare solamente alla stupidità di un conflitto in cui complessivamente sono morte più di 15 milioni di persone (secondo le stime più basse), che fino a qualche anno prima convivevano tutto sommato bene. E che, fosse stato per loro, molto probabilmente avrebbero fatto a meno di tutto questo schifo, come dimostra la famosa tregua di natale del 1914.

Detto questo, proprio di fronte al Redipuglia c’è una collina insignificante, il Colle Sant’Elia, teatro di lunghi conflitti tra Italiani e Austriaci per il controllo di non si sa bene cosa, sinceramente. E sul sentiero orlato di cipressi che porta fino in cima, ci sono una serie di vecchi pezzi d’artiglieria e di monumenti che ricordano vari gruppi e battaglioni: tra questi ce ne è anche uno che ricorda i Bersaglieri Ciclisti.
Io, onestamente, non sapevo nemmeno che esistessero, i Bersaglieri Ciclisti, ma questa scoperta mi ha reso un po’ triste. Far usare una bicicletta per andare a uccidere altri poveracci e per andare a farsi trucidare è qualcosa di terribile. Significa usare la più bella cosa mai stata inventata dall’uomo esattamente nel modo opposto a quello per cui è stata pensata.

La bicicletta usatela, eccome, ma non per fare la guerra.

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