Vorrei, ma prima…

Clara Attene
Cartesio e l’armatura
2 min readApr 24, 2016

Premessa: di questa canzone, che considero come un regalo di un caro amico che me l’ha fatta ascoltare, mi piacciono molte cose. Il suo testo sfrontato, la sua capacità di comunicare amore, quella di trasmettere un pensiero consapevole e molti desideri, la volontà che esprime.
Questa volta, però, mi voglio soffermare su questo verso:

“Chiedo perdono ai punti cardinali dello stare al mondo per non averli riconosciuti…” (Vorrei, Marta sui Tubi)

Perché tante volte quello di cui abbiamo bisogno è perdonarci. Di quello che non abbiamo avuto il coraggio di fare, di quello in cui non abbiamo creduto, delle sensibilità altrui che non siamo riusciti a cogliere subito, dell’esserci guardati troppo l’ombelico e aver, appunto, perso di vista quei punti cardinali.

Perché perdonarci è fondamentale se vogliamo lasciarci coinvolgere dalla corrente di quel cambiamento di cui parlavo l’altro giorno.
Il “perdono” in questo caso ha più a che fare con l’accettazione:
accetto che posso sbagliare, anche se non lo volevo…
accetto che posso sbagliare e chiedere scusa, se nel farlo ho ferito qualcuno…accetto che ho sbagliato, ma comunque non è stato un disastro…
accetto che ho sbagliato, ma posso rimediare…
accetto che ho sbagliato e ho imparato…
accetto anche che, riguardo a un particolare aspetto di me stesso, sono così.

Perché l’accettazione ci serve a sapere dove siamo: ci toglie quei paraocchi che ci spingono a guardarci l’ombelico e non vedere come siamo orientati rispetto ai punti cardinali.
L’accettazione poi è una premessa della responsabilità: se so come sono o come ho agito, so fino a che punto il risultato è legato alla mia scelta. Questo, spesso, ridimensiona un senso di colpa, una sensazione di aver sbagliato troppo grande e opprimente.
L’accettazione porta anche comprensione: se mi ricordo che sbaglio, sono molto più capace di riconoscere agli altri la stessa possibilità, senza pensare che il loro errore sia per forza frutto di malizia.

L’accettazione è una bussola che ci aiuta a individuare la via, è un coltellino svizzero che ci aiuta a darle una forma, è una mappa che ci portiamo dietro quando percorriamo la strada. Ed è un fenomenale antidoto preventivo a quella sensazione di aver trascurato, per troppo tempo e per cose meno importanti, i punti cardinali.

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Clara Attene
Cartesio e l’armatura

Human being. Keen on psychology, talks about inspiring experiences and realisations that make life better. Known also as a (data)journalist.