Come attrarre talenti in azienda

Largo alle new ways of recruiting

Seedble
Catobi
4 min readMar 9, 2022

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Oggi si parla tantissimo di come le aziende possano rendersi attraenti sul mercato del lavoro, in modo da riuscire ad attirare a sé quei giovani (dai cosiddetti Gen Z in avanti) che sappiamo benissimo essere ormai ben più attenti dei loro predecessori a temi quali brand reputation, sostenibilità e tutto il comparto valoriale che si nasconde dietro a questi: il problema della talent attraction, in poche parole, è sulla bocca di tutti.

Come fare quindi ad attrarre questi giovani talenti se consideriamo che, a fare da contorno, c’è un recruiting tradizionale che ormai non funziona più? Il metodo più efficace per inserire persone in organico, infatti, sembra ormai essere diventato il passaparola (il c.d. referral, per i più pratici del settore), surclassando i canali tradizionali che risultano funzionare solo per il 10% dei candidati (secondo uno studio della società di head hunting “RicercaMy”).

Si rende necessario aprirsi a metodi innovativi di porsi sul mercato dei giovani talenti ed implementare nuovi modi di fare recruiting (new ways of recruiting, appunto, per citare le ormai chiacchieratissime new ways of working) che facilitino innanzitutto quella attraction verso l’esterno di cui parlavamo sopra. E questo perché, nel caso dei Gen Z si tratta proprio di un mercato dei talenti, in cui non sono però questi ad essere messi sugli espositori, quanto piuttosto le stesse aziende, che saranno poi scelte dai giovani in base alla comunione di principi e cultura — una sorta di shopping valoriale, in fondo.

Le academy come new ways of recruiting

Uno dei metodi più utilizzato negli ultimi anni è quello delle academy aziendali: percorsi di formazione organizzati direttamente dalle aziende in modo da creare profili che siano poi in linea con i ruoli che le stesse ricercano.

A volte si tratta di corsi aperti solo all’interno; in altri casi, invece, si aprono le porte di queste vere e proprie scuole per favorire e promuovere la formazione anche di persone che si trovano all’esterno dell’azienda stessa. In questi casi, la creazione di academy dedicate alla formazione, costituisce essa stessa un importante mezzo per comunicare all’esterno i valori che fondano l’azienda (che investe per mette, appunto, a disposizione questo tipo di percorsi). E ne traggono beneficio, in termini di luce riflessa, anche gli sponsor delle iniziative di questo tipo, ovviamente.

Negli ultimi anni ne sono nate di diverse che spaziano sui vari settori che ritroviamo in azienda: dalle scuole per sviluppatori a quelle sul digital marketing, fino ad arrivare a quelle sulla sostenibilità o sul branding.

Secondo il Future of Jobs Report 2020 del World Economic Forum, tuttavia, il mondo si sta spostando verso un primato delle competenze trasversali su quelle verticali. Al primo posto tra le competenze più richieste nel mondo del lavoro da qui al 2025 troveremo infatti l’ Analytical thinking and innovation, seguita da altre competenze trasversali — per cui lo sviluppo di queste, rispetto alle “cugine” verticali, sembra essere chiave per mantenere competitività sul mercato. Basti pensare che, sempre secondo lo stesso report, in Italia l’Analytical thinking and innovation sarà in particolare al secondo posto, preceduta soltanto da Creativity, originality and initiative.

Se consideriamo però che secondo il DESI 2020 (il Digital economy and society index, cioè l’indice di digitalizzazione dell’economia e della società che comprende tutti i paesi dell’Unione Europea) l’Italia è terz’ultima nella classifica delle digital skill (a causa anche della mancanza di percorsi universitari adeguati), è evidente che abbiamo un mismatch tra domanda ed offerta che andrà sempre più ad acuirsi nei prossimi anni.

Come fare quindi a favorire lo sviluppo di queste competenze e a rendere le aziende attrattive verso giovani talenti in grado di acquisirle?

La figura dell’Innovation Specialist

Una nuova figura professionale si sta affermando nel panorama delle job offer delle aziende più innovative: quella dell’Innovation Specialist, in grado di sviluppare e raccogliere in sé le competenze che adesso risultano più ricercate dalle aziende.

Si tratta di un tipo di profilo in grado di supportare lo sviluppo dei temi legati agli ambiti digital & innovation grazie alla possibilità di padroneggiare le competenze citate sopra, inserendosi con un ruolo trasversale all’interno dell’organizzazione aziendale ed agendo come figura di supporto nelle varie funzioni ed ambiti dell’impresa; un profilo, quindi, che gioca un ruolo chiave per le aziende che hanno bisogno cambiamento, indipendentemente dall’ambito di riferimento (Marketing, Operations, Organization ecc).

Questo profilo è infatti in grado di cogliere in anticipo l’evoluzione in un settore ed i segnali di cambiamento, aggiornandosi costantemente sui nuovi trend e le nuove tecnologie, ed è anche quella figura che, all’interno delle aziende, saprebbe supportare la gestione di eventi di Open Innovation come hackathon, call4startup o call4ideas.

Se, quindi, per favorire lo sviluppo di competenze in ambito digital & innovation è necessario puntare sull’inserimento di questo tipo di figure, non è altrettanto semplice trovarle, capire come riconoscerle ed attrarle fino a scegliere la nostra realtà aziendale.

Per fare questo, percorsi trasversali e specifici sono stati sviluppati sempre nell’ambito delle new ways of recruiting: masterclass studiate appositamente per formare questo tipo di figure e metterle in contatto con le aziende che ne hanno bisogno.

L’Innovators Factory di Seedble si inserisce sicuramente in questo ambito, nascendo come una masterclass sui temi dell’innovazione costruita per attrarre e selezionare giovani talenti appassionati di questo ambito e proiettarli nel mondo del lavoro tramite un network di aziende partner. Questo stesso tipo di iniziative, quindi, costituisce per le aziende innovative un canale alternativo di recruiting alternativo rispetto a quelli tradizionali, permettendo anche alle aziende non solo di abbattere tempi e costi legati al recruiting, ma anche di poter attrarre i giovani talenti dell’innovazione assicurandosi candidati altamente preparati sui temi più chiacchierati e richiesti degli ultimi tempi.

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Seedble è una PMI che dal 2014 disegna e crea organizzazioni future-proof in grado di innovare, evolversi e adattarsi a tutti gli scenari socio-economici.