Come migliorare la nostra performance lavorativa più velocemente.

Mira Stijak
Catobi
Published in
6 min readMar 16, 2022

Impatto della postura su 10 aspetti legati alle prestazioni lavorative

Tutti vogliamo essere realizzati professionalmente e nel percorso scopriamo di dover curare tanti aspetti. Tutto conta; gli studi, le competenze, la salute e la forma fisica e mentale, le emozioni, la comunicazione, le soft skills, il linguaggio del corpo e soprattutto le relazioni umane.

Siamo impegnati non solo a lavorare, ma anche a seguire i vari corsi e percorsi per migliorare alcuni di questi aspetti. Ma se prestiamo attenzione ad un solo aspetto, migliorerebbe tutto — la nostra postura.

Ci sono poche conoscenze sulla postura e del potere della postura anche tra esperti del settore e ancora meno a livello della cultura generale.

L’Italia è un paese estremamente complesso visti i retaggi culturali per quanto riguarda il corpo. Gli antichi romani avevano un grande culto della cura del corpo, si diceva ‘in corpo sano lo spirito sano’. Dall’altro lato la cultura cattolica purtroppo per secoli ha trascurato il corpo, mortificandolo. Nel periodo del fascismo nasce l’idea di un corpo costruito per forza d’imposizione, inclusa la postura che passa in quel periodo; rigida, impettita che rappresenta un uomo italico ex nuovo.

Questo tipo di postura, innaturale e scorretta, purtroppo tuttora nell’immaginario comune viene richiamata in memoria quando ci si trova incurvati — in automatico si pensa che ‘mento in alto e petto in fuori’ sia il modo di correggersi.

Inoltre, nonostante il progresso tuttora si dà poca importanza alle discipline sportive nelle scuole per quanto riguarda l’educazione fisica che spesso viene vista come la materia di serie B. A questo si aggiunge il problema legato alla scarsa conoscenza dell’anatomia e della fisiologia del corpo a causa degli studi delle scienze diciamo relativi.

Nell’immaginario comune ci sono falsi miti difficili da scardinare come ad esempio che la salute e la buona postura si guadagnano con il fitness o con lo sport.

Il nostro modo di portare il nostro corpo, (significato della parola portamento o postura), influenzerà il nostro mondo psicofisico ma anche professionale più di quanto vi potete immaginare.

10 aspetti legati alla postura e performance lavorativa:

1. Cattiva postura peggiora la depressione

Molte ricerche, tra quali la ricerca di Richard Petty, Ohio State University, dimostrano che l’aumento della depressione e dei malesseri legati all’umore nella società industrializzata dipende dal cosiddetto “collapsed sitting and walking”.

La postura influenza la produzione di neuro sostanze del cervello con immediato impatto sul nostro modo di pensare. Chi combatte con la depressione cronica sa quanto è difficile lavorare e mantenere la propria produttività nei momenti di malessere.

Per chiarire, sedersi correttamente non è un sostituto per un trattamento professionale di salute mentale.

Tuttavia, gli scienziati dell’Università di Auckland hanno dimostrato che quando le persone con depressione da lieve a moderata si sedevano più dritte, sentivano miglioramento dell’umore e i sintomi depressivi non erano così evidenti. Al contrario, quando stavano seduti curvi la depressione aumentava con dei risvolti negativi sul lavoro.

2. L’assertività diminuisce con la postura scorretta

Se dovete farvi valere in un qualche campo la “power pose” (battezzata così da Amy Cuddy) aumenta la probabilità di comportarsi in modo più assertivo. Chi vuole aumentare la propria assertività può iniziare a mettere in pratica le posture di apertura (potere), ma obbiettivo sarebbe di atteggiarsi in apertura tutto il giorno. I risultati sarebbero maggiori. Il corpo può realmente retroagire ed aiutare attraverso la postura per sentirsi più forti e ad affrontare meglio situazioni che prima percepiva come “pericolose” o eccessivamente emotive. Per diventare davvero assertivi, è necessario un continuo lavoro legato alla gestione delle emozioni e la consapevolezza di sé, è vero. Ma è altrettanto vero che lavorando sulla trasformazione della propria postura si ricava la trasformazione più veloce, legata al linguaggio del corpo e la sicurezza di sé.

3. Una cattiva postura porta a ricordi distorti.

I risultati degli studi di Erik Poper indicano che assumere le posizioni posturali scorrette potrebbe renderci più propensi a ricordare i feedback negativi rispetto a quelli positivi.

La tendenza di assumere le posture curve influenza il nostro modo di pensare, ci sentiamo rimpiccioliti, tendendo a livello mentale al comportamento di auto-rimprovero, di rimuginare dei ricordi di un feedback negativo, di concentrarci maggiormente sulle nostre carenze invece di affrontare il problema e di adottare le azioni per migliorare.

4. Postura e vista.

Trascorrendo molto tempo seduti al computer spesso si soffre di quella che viene chiamata sindrome da visione artificiale o affaticamento della vista digitale.

Molti fattori contribuiscono ad esso, è in particolare una postura inappropriata. Alcuni dei sintomi sono: affaticamento degli occhi, secchezza oculare e visione offuscata.

Messi insieme, questi problemi creano le difficoltà nel leggere lo schermo. Le persone generalmente preferiscono guardare lo schermo guardando in basso, quindi potrebbe essere necessario regolare l’altezza della sedia o modificare l’angolo di visione. Imparare come stare seduti e gestire correttamente il proprio set up lavorativo aiuta a ridurre o eliminare gli effetti della sindrome da visione artificiale.

5. La postura scorretta può causare il mal di testa.

Uno dei principali motivi per cui molte persone soffrono di mal di testa nel pomeriggio è legato alla postura che si mantiene. La posizione chiamata ‘chicken head’ o ‘text neck’, la tipica posizione della testa e del collo protrusi in avanti, che mantenuta per svariate ore al giorno porta alla tensione dei muscoli delle spalle e del collo, inclusi i muscoli a base del cranio, causa il mal di testa. La testa pesa circa 6 kg, ma se protrusa in avanti ogni 2,5 cm di sporgenza costringe i muscoli del collo ad uno sforzo maggiore di circa 4,5 kg in più. Quindi, immaginate quanto peso devono sostenere i muscoli del collo se la testa rimane in avanti di 10–15 cm per svariate ore.

6. La postura influisce sull’efficienza del corpo

Il corpo è costruito in modo autoportante. Quando è ben allineato, le attività come stare in piedi, o camminare vengono svolte senza sforzo. Miglioramenti posturali durante le attività statiche come stare seduti o stare in piedi vengono trasferiti alle attività dinamiche come camminare o correre, rendendo l’individuo più efficiente e con maggiore energia.

7. La postura impatta la funzionalità degli organi interni

Un esempio molto frequente è che la posizione accasciata interferisce sulla digestione provocando le difficoltà nella digestione. Per funzionare bene lo stomaco ha bisogno di una corretta funzionalità della colonna e del diaframma, il principale muscolo inspiratore. Quando siamo seduti curvi la respirazione e l’attività diaframmatica sono compromessi, lo stomaco è compresso, e perde la propria motilità, causando reflusso esofageo. Questo disagio causa i malesseri fisici ma anche l’ansia in quanto a volte compaiono sintomi come le tachicardie, causando paura.

8. Cattiva postura provoca i DMS e il mal di schiena

Probabilmente non sorprende che una cattiva postura peggiori le condizioni della schiena, ma molte persone rimangono sorprese di sapere che il mal di schiena è uno dei motivi principali per cui le persone vanno al pronto soccorso. Sicuramente saprete che una cattiva postura innesca o intensifica il mal di schiena. Quando il disagio diventa abbastanza grave può davvero rendere difficile la vita lavorativa, perché oltre i dolori si innesca il meccanismo di ansia, tensione, alterazione di umore, stanchezza e quindi, nonostante le migliori intenzioni, non si è in grado di lavorare concentrati.

9. La nostra concentrazione dipende dalla postura che assumiamo

Per vivere, rilassarsi, superare un momento di tensione o di panico si dice respira, prendi l’aria. Ma purtroppo lavorando spesso dimentichiamo di respirare. Assumendo le posizioni incurvate riduciamo drasticamente la respirazione. Se il corpo non riceve sufficiente quantità di ossigeno si riscontrano gli effetti come difficoltà di pensiero, scarsa concentrazione, confusione e la stanchezza. Tenete in mente di respirare!

10. Mal di schiena, la causa principale delle assenze da lavoro viene causato soprattutto dalle posture artefatte

Mal di schiena è la causa più comune di disabilità legata al lavoro ed è la causa principale delle assenze lavorative. Avere una postura scorretta per tutto il tempo aumenta le possibilità di soffrire di mal di schiena.

La buona sedia non garantisce una postura corretta, come il buon computer non garantisce il perfetto funzionamento, necessario è saperlo usare bene, come nel caso del corpo.

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