Dietro ad una Startup ci sono prima di tutto le persone

Ogni progetto ha la capacità di diventare grande

Nicola Sita
Catobi
3 min readFeb 14, 2021

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catobistrategy.com

Al giorno d’oggi è veramente facile parlare di innovazione. Siamo talmente sopraffatti dalla tecnologia attorno a noi che spesso perdiamo di vista cosa significa davvero. Se provaste a pensare al termine innovazione, infatti, vi verrebbero in mente tantissimi argomenti, temi e attività: innovazione culinaria, artistica, sociale, ambientale, tecnologica… e chi più ne ha più ne metta. Oggi siamo così presi dallo smartphone, da Internet e dal mondo tecnologico che appena ci viene un’idea pensiamo sia la migliore di tutte, la migliore di sempre, che meglio della nostra non ci sia niente. La verità è che non è così.

Il mondo digitale, innovativo, tecnologico e delle idee è un mondo davvero difficile, in cui fare impresa e Startup non è per niente una passeggiata. Ci sono molte aziende che parlano di Startup come se fosse una cosa semplice, te la vendono come se avessero la bacchetta magica, un modo per far nascere e crescere la tua impresa con uno schiocco di dita, come se tutto fosse a portata di mano. Almeno fino al momento in cui ti viene detto: “Sì, ma 7 Startup su 10 muoiono, solo le altre 3 vanno avanti”. Oooook …e quindi?

Quindi ognuno di noi, nel suo immaginario imprenditoriale, ha in mente l’azienda perfetta anche se non sa bene come crearla o come portarla avanti. La verità è che nessuno ti può aiutare. Nessuno tranne te stesso.

Sto provando sulla mia pelle cosa vuol dire portare avanti un’impresa, cosa vuol dire essere appassionati di progetti, di innovazione, cosa significa avere tanto da esprimere e poche opportunità per dimostrarlo. Con questo atteggiamento però, si mettono basi solide per partire come un missile nel momento in cui si aprono delle opportunità inizialmente inimmaginabili.

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Scusate, torno indietro. Ma chi sono io?

Io sono Nicola, Co-Amministratore & Creative Specialist di un’azienda la cui mission è quella di diffondere la cultura della Creatività e dell’Innovazione. Prima di questo, però, sono stato uno Startupper, con molte difficoltà, dubbi e soldi spesi. Quando si lancia una Startup, infatti, dubbi e difficoltà ci sono, ci saranno sempre, e nulla sarà mai facile. Insieme al mio Team, vogliamo porci come team creativo esterno proprio per evitare che queste difficoltà e questi dubbi prendano il sopravvento nei più giovani. Per far crescere la loro consapevolezza bisogna formare le persone, non la loro idea.

Questo non è un concetto di Design Thinking, Design Sprint o Ideation Design. È incentrato più sullo Human Design, sullo Human Membership Design (HMD) e — addirittura — sullo Human Ideology Design (HID), tutti concetti che hanno fondamenta non tanto nell’intervistare e analizzare idee per capire se possono interessare a possibili acquirenti, ma concettualizzare il fatto che dietro a un’idea imprenditoriale c’è una persona, e che questa persona ha bisogno di sapere cosa sta facendo per far sì che la gente si innamori dei suoi progetti.

Grazia a CatobiStrategy ho l’opportunità di parlare di questo. Ho l’opportunità, con piacere, di annunciare la nostra collaborazione, uniti per diffondere la cultura dell’innovazione, del piacere di fare impresa, del parlare e dell’innamorarsi di idee innovative. Innamorarsi delle persone, della loro storia e della loro gioventù, che non smentisce mai e che ha sempre voglia di fare della loro storia qualcosa di grande.

Cosa ne dite? Valorizziamo le persone come in No Roads Ideas o valutiamo solo le idee?

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