Gazpacho e previsioni meteo

Alla scoperta di un legame fortissimo

Ciro Borrelli
Catobi
4 min readJun 2, 2021

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Lavoro per la più grande società meteorologica al mondo: studiare il rapporto fra le condizioni meteo e le attività dei miei clienti fa parte della mia routine quotidiana.

Non svolgo questi esercizi in prima persona poiché la società ha maturato un’esperienza fuori dal comune nell’applicazione di tecniche di intelligenza artificiale e, per fortuna, c’è una nutrita schiera di colleghi che collaborano con me ogni giorno.

Io mi dedicato ad un’attività differente: il mio compito è ascoltare.

Ascolto i clienti, comprendo le loro esigenze e trasferisco informazioni internamente. In pratica faccio del mio meglio per accelerare lo sviluppo del business. Un’attività che svolgo con dedizione e grazie alla quale faccio scoperte inaspettate.

Un esempio? Alcuni mesi fa ho scoperto il Gazpacho.

Piatto tipico della Spagna del Sud fin dal diciannovesimo secolo. Il Gazpacho è una ricetta tradizionale spagnola profondamente radicata nella cultura mediterranea. L’eredità e la vibrante identità di questa ricetta è così speciale che è stata tramandata di generazione in generazione.

Si tratta di una zuppa fredda preparata con verdure fresche come pomodori, cetrioli e peperoni. Il sud della Spagna offre il clima perfetto per far prosperare le verdure estive, questo è ciò che conferisce al Gazpacho la sua ineguagliabile freschezza e personalità.

Si prepara a casa, quindi? Certo! Ma per gente come me, senza alcun talento né passione per la cucina, c’è Alvalle: il primo produttore al mondo di questa deliziosa pietanza.

Start-up creata nel 1991 da un gruppo di ingegneri con l’intento di sviluppare la ricetta del Gazpacho della mamma, su larga scala, Alvalle ha creato una categoria di prodotto tutta nuova, negli anni 90.

Tutti gli ingredienti sono coltivati all’interno di un’area di 125 miglia intorno allo stabilimento Alvalle in Murcia — tutto naturale, a base di buona terra e della deliziosa ricetta originale: il Gazpacho è il numero uno al mondo ed il preferito dai consumatori in Francia e Spagna.

Bella presentazione, non è vero? Eppure, io non avevo mai sentito parlare di questo prodotto (!).

Vi dirò di più. Se a questo punto sembra ovvio che Alvalle detenga la maggioranza delle quote di mercato in Spagna, per la produzione e vendita di Gazpacho, mi ha stupito scoprire risultati molto simili in Francia — dove il Gazpacho risulta il prodotto più venduto della categoria, in estate.

Va da sé che si tratta di un prodotto estremamente stagionale:

È molto interessante l’andamento delle vendite di zuppe calde e fredde nel corso dell’anno:

Il Gazpacho è straordinario perché il suo consumo, se confrontato con i molteplici prodotti nel portfolio della multinazionale, manifesta la più elevata sensibilità alle condizioni meteorologiche.

D’altra parte, le zuppe fredde, come già detto, manifestano una naturale stagionalità.

Il modello appiana questa stagionalità così come altri fattori legati al business, il che rende possibile determinare la variazione della domanda direttamente dovuta e connessa al meteo.

In media negli ultimi 7 anni, le vendite di minestre fredde hanno subito un’influenza media settimanale dal meteo pari al 14,4%.

Il meteo, però, ha anche una forte correlazione regionale per cui è necessario effettuare uno studio e determinare i valori di temperatura oltre i quali si verifica l’incremento delle vendite del prodotto.

In Francia la divisione ottimale dovrebbe essere composta da 4 zone:

1. Il Sud e la regione centro-orientale, con una soglia di 25°;

2. Il centro, la regione di Parigi e l’est, con una soglia di 22°;

3. L’ovest con una soglia di 21°;

4. Il Nord, la Bretagna e la Normandia con una soglia di 20°.

Tuttavia, la categoria reagisce in modo diverso in ogni regione e sono diverse le anomalie al superamento delle quali si assiste ad un sensibile incremento della domanda.

● Zona 1: + 3,2°;

● Zona 2: + 3,8°;

● Zona 3: + 4,3°;

● Zona 4: + 4°.

Selezionando opportunamente i valori di soglia è possibile riconoscere una media di 4–5 superamenti significativi per anno.

A questo punto, la previsione delle temperature porta ad azioni accurate e mirate:

In questo esempio, le previsioni di temperatura per le zone 1 e 2 non mostrano alcun picco significativo di anomalia, presente, invece, nella zona 4, in particolare nella regione orientale.

Cosa si fa in questi casi?

Si può approfittare del primo picco di calore per dare inizio alla stagione!

Nonostante il lockdown, le temperature estive di Aprile hanno dato il VIA alla stagione delle minestre fredde:

1. Attivazione SKU stagionali;

2. Aumento degli ordini;

3. Ampliamento dello spazio a scaffale per i prodotti più venduti.

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E successivamente? Le previsioni settimanali agevolano la comunicazione efficace, ad ogni livello:

1. A livello centrale (retailer):

a. Per incrementare gli ordini;

b. Campagne di marketing dinamico.

2. Supply chain:

a. Gestire le priorità;Moltiplicare le consegne.

3. Singoli negozi:

a. Evitare l’Out Of Stock;

b. Incrementare visibilità e personalizzazione;

c. Sfruttare l’attivazione dei promo.

Dunque:

Alte temperature + azioni tempestive = ricetta perfetta!

Ancora pensate che si tratti solo di previsioni?

Dalle mie parti si dice “Il meteo non dorme mai”, a presto!

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Ciro Borrelli
Catobi
Writer for

Business Development Manager | international experience in the field of Weather-related solutions and services for Energy, Retail & FMCG and Aviation Industry