Integrare i bandi nella tua strategia aziendale

Come aumentare la sostenibilità finanziaria dei tuoi progetti

Redazione | Catobi
Catobi
6 min readFeb 9, 2023

--

Una guida pratica per capire come funzionano e come integrarli nella strategia aziendale

Mi occupo quotidianamente di aiutare le aziende e il Terzo Settore a integrare i bandi nella strategia di sviluppo dei propri progetti. Questa guida che leggerai nasce dalle domande più comuni e vuole essere uno strumento pratico per valutare se partecipare ai bandi è un’opzione strategica per la tua impresa.

Partiamo dalla prima domanda, che forse può sembrare banale o scontata, ed anche se fosse così è importante parlarne dal punto di vista strategico.

A cosa servono i bandi?

I bandi sono degli strumenti con cui un Ente finanziatore eroga delle risorse per finanziare un progetto in grado di rispondere a bisogni specifici definiti dalle policies dell’Ente finanziatore o europee (ad.es. la transizione verso un economia circolare stabilita dallo European Green Deal o il New European Bahaus) o propone soluzioni innovative.

Di bandi ne esistono tantissimi, ma possiamo ricondurli a delle categorie per provare a costruire una mappa in cui muoverci.

  1. I bandi finanziati dal bilancio della Commissione Europea.

Ogni 7 anni la Commissione Europea adotta il proprio bilancio dedicando una parte di risorse ai programmi di finanziamento di progetti, finanziamenti che vengono erogati con i bandi.

I bandi europei diretti

Sono erogati e gestiti dalla Commissione europea.

I bandi sono raccolti all’interno di programmi dedicati a tematiche specifiche.

Le risorse sono erogate direttamente dal bilancio dell’Unione Europea e i bandi sono gestiti dalle Direzioni Generali della Commissione Europea competenti per materia.

Durante l’anno vengono aperti i bandi e la DG competente per materia valuta i progetti e decide se erogare le risorse a titolo di finanziamento.

Ci sono 35 programmi, quelli su cui lavorano principalmente le aziende sono:

LIFE (temi: economia circolare, cambiamento climatico, ambiente)

Horizon (ricerca e innovazione in 6 aree tematiche: salute — cultura, creatività e società inclusiva — sicurezza civile per la società — digitale, industria e spazio — clima, energia e mobilità — agricoltura e ambiente)

Digital Europe (digitalizzazione delle imprese, dei cittadini e della pubblica amministrazione)

Creative Europe (imprese culturali e creative, mass media)

Erasmus (formazione, educazione e sviluppo di skills strategiche)

Le opportunità possono essere monitorate sul sito Funding and Tenders

I bandi europei indiretti

Le risorse economiche provengono dal bilancio della Commissione Europea ma la gestione viene affidata agli Stati membri che distribuiscono le risorse alle Regioni. I bandi europei indiretti sono erogati in tre programmi: PSR, FSE e FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale).

I programmi vengono gestiti a livello regionale. Il più interessante per le aziende è il FESR che prevede bandi per stimolare la competitività delle PMI.

Le opportunità possono essere monitorate sui siti regionali dei rispettivi programmi.

2. I bandi del PNRR

Risorse proveniente dal bilancio dell’Unione Europee e allocate all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano. I bandi si occupano di settori trasversali con un focus su digitalizzazione, economia circolare e competitività delle imprese italiane.

I bandi destinati alle aziende sono gestiti dai Ministeri competenti per materia e dall’agenzia governativa Invitalia.

Le opportunità possono essere monitorate sul sito ItaliaDomani.gov

3. Fondazioni nazionali, europee ed internazionali

Le fondazioni nazionali, europee ed internazionali erogano bandi di finanziamento destinati generalmente ad alcune macroaree come: ambiente, salute, cultura, innovazione sociale.

Operazioni pratiche

L’opzione sicuramente più interessante per le aziende per richiedere finanziamenti per progetti strategici è la partecipazione a un bando di un programma di finanziamento diretti, ovvero gestiti direttamente dalla Commissione Europea o ai bandi di fondazioni.

La prima cosa da fare è individuare il bando adatto allo sviluppo della nostra progettualità.

I bandi europei si trovano sul portale Funding and Tenders della Commissione Europea, sui portali regionali dei rispettivi programmi o su portali che mappano tutta l’offerta dei bandi (sono servizi a pagamento).

Alcuni consigli:

  1. sui bandi si può rimanere aggiornati anche in autonomia, ma credo, e non perché è il mio lavoro, che sia bene affidarsi a un professionista. Il professionista svolgerà un assesment sul progetto e verificherà la compatibilità con i programmi di finanziamento. Farà insieme all’azienda delle valutazioni strategiche: come valutare a quale bando è meglio partecipare, quando farlo e analizzerà insieme a te la fattibilità e la sostenibilità finanziaria dell’operazione.
  2. Le piattaforme a pagamento sono perfette per una panoramica generale, ma non potranno mai sostituirsi ad un assesment basato su una analisi dei bisogni e valutazioni strategiche svolte intorno a un tavolo — fisico o virtuale — con chi parteciperà al bando.

Partecipare ai bandi non è qualcosa a cui possono ambire tutte le aziende. Ciascun bando prevede dei requisiti e questa è la prima sezione del bando da leggere.

Quella da leggere subito dopo è il meccanismo di finanziamento.

I bandi, nella maggior parte dei casi, prevedono una quota di finanziamento che non è mai il 100% del costo totale di progetto (ci sono alcune eccezioni: in alcuni casi i bandi prevedono una lump sum, ovvero una somma a forfait che non prevede cofinanziamento da parte del beneficiario). Ecco perché è molto importante analizzare la sostenibilità del progetto anche in relazione al finanziamento che può essere erogato.

Quando analizziamo la sostenibilità dell’investimento ci chiediamo se il progetto ha una sua capacità di revenue al termine del finanziamento pubblico. Il progetto produce dei risultati che lo rendono sostenibile nel tempo? E in questa analisi dobbiamo verificare anche se il bilancio aziendale è affidabile rispetto alla somma che chiedo a titolo di finanziamento.

Ad esempio, se richiediamo un finanziamento di 200.000 €, possiamo dimostrare al valutatore che sappiamo gestire questo importo?

Ricordati che nella maggior parte dei casi non sei solo ma con dei partner di progetto. I partner di progetto sono un requisito sempre più richiesto per la partecipazione ai bandi. Il senso è che l’unione fa la forza e soprattutto sul bando europeo, avere più realtà di diversi stati europei, garantisce la replicabilità del progetto.

Se leggendo i primi step operativi pensi che per la tua azienda sia utile scoprire qualcosa di più sui bandi, la prima cosa da fare è rispondere ad alcune domande:

  1. Quali sono le attività per raggiungere il risultato del tuo progetto?

Fai un elenco

  1. Quali sono le voci del budget?

Fai un elenco

Questi due elenchi ti serviranno in fase di assesment per capire se ci sono bandi che possono finanziare il tuo progetto.

Trovato il bando e verificati i requisiti di partecipazione (le condizioni minimi per richiedere un finanziamento), inizia la scrittura del progetto. Il progetto verrà letto dal valutatore e sulla base di criteri di valutazione deciderà se finanziare il progetto. Il progetto prevede diverse sezioni che sono indicate dal format di domanda fornito dalla Commissione Europea.

Quanto tempo richiede la preparazione di un progetto?

Considera sei mesi, tenendo conto che molto bandi richiedono che il progetto sia presentato da una rete di progetto europea che spesso va costruita.Il progetto e altri documenti vanno inviati digitalmente entro la deadline del bando.

Cosa succede dopo?

COPYRIGHT Ilaria Rudisi

Il periodo di valutazione dura circa tre mesi, e poi viene pubblicata la graduatoria.

Se il progetto è finanziabile inizia la fase di negoziazione per l’erogazione del finanziamento e concluso il contratto viene erogato l’acconto.

Il progetto parte e durante la durata del progetto devono essere svolte quattro attività:

  1. Monitoraggio (controllare l’implementazione del progetto e intervenire in caso di problematiche che potrebbe compromettere il risultato di progetto)
  2. Disseminazione (report e raccolta dati del progetto da divulgare con la comunicazione)
  3. Rendicontazione (monitoraggio del cash flow di progetto e archivio dei giustificativi di spesa)
  4. Comunicazione (attività di comunicazione online e offline per comunicare le attività di progetti, coinvolgere gli stakeholders e i beneficiari di progetto. La comunicazione di progetto è considerata un’attività strategica dai bandi e occupa una buona parte della griglia di valutazione).

Conclusione

Con questa guida pratica puoi sviluppare le prime valutazioni strategiche per capire se integrare i bandi nella tua strategia di sviluppo aziendale è un percorso da intraprendere.

Un percorso con delle tappe precise: assessment, individuazione del bando, scrittura del progetto, fase di valutazione, post-finanziamento.

Un percorso che richiede programmazione e visione strategica: due elementi che non possono mancare per lavorare con i bandi.

--

--

Redazione | Catobi
Catobi
Writer for

Fast Track Innovators Hub | Trasforma i tuoi modelli di Business