Il minestrone del Business Sostenibile

Conosciamo davvero il termine “Sotenibilità”?

Nicola Sita
Catobi
3 min readOct 5, 2021

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Pensiamo mai al termine sostenibilità? Pensa in tre secondi alla prima parola che ti viene se parliamo di sostenibilità. Pronto? Via …

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Fatto?

Ora, apriamo alcuni scenari:

1. Parliamo di sostenibilità? Bene.

Oggi la mia azienda ha un business sostenibile, ovvero aiuta a diminuire l’impatto della CO2 sul pianeta, e lo fa piantando alberi, vendono acqua in bottiglie di vetro o usando scatole di cartone invece che di plastica per il cibo.
No aspetta, sto parlando di sostenibilità aziendale.
Ah capito. Uso il treno, mai la macchina per i miei viaggi di lavoro.
Il tuo modello di Business è sostenibile?

2. Ho avviato un’azienda, facciamo B2B, andiamo sulle grandi imprese.

Ok, ottimo, siete sostenibili? Si, ho un prodotto che le aziende acquistano e che mi aiuta a sostenere il mio Business.
Come fai a venderlo? Mi affido ad un Agency per fare un po’ di Web Marketing e crescere.
Funziona? A volte si e a volte no!

Tra questi due esempi ce n’è solo uno che è davvero sbagliato, vero? No, sbagliato. Nessuno dei due è in errore e nessuno dei due è veramente giusto.

Quanto ci siamo cascati nel sostenibile?
Probabilmente tanto e probabilmente tutti.
Da 10 anni a questa parte, la sostenibilità è parte centrale della maggior parte dei nostri pensieri giornalieri. Probabilmente i media ci hanno bombardato la testa di informazioni riguardo il pianeta, la sua lenta dipartita dal 2030 (massimo 2035) se non cambiamo radicalmente il nostro modello di vita, se non gestiamo meglio gli sprechi, l’utilizzo della macchina e il monouso.
Tutto vero, a parte che il termine sostenibilità aziendale è stato un po’ traviato.
La sostenibilità (e ve lo dice un fan) è al giorno d’oggi parte centrale delle nostre vite.
Siamo sicuri che il cambiamento che può fare uno sia l’essenziale per ispirare tanti altri e per fare una piccola parte in questa lotta per salvare il pianeta.
Ne abbiamo solo uno e dobbiamo farlo.

Noi imprenditori però, giovani imprenditori o vecchi imprenditori (scusate per il vecchi), abbiamo la missione di incentrare il nostro modello di business pianificando una struttura sostenibile dei prodotti. Per fare ciò spesso proponiamo prodotti ecologici, viaggi ecologici, stili di vita ecologici.
Il termine ecologico è al 100% azzeccato (o quasi). Le startup hanno un forte impatto nella sostenibilità del Business e nella sostenibilità del pianeta.

Sostenibilità”, dice la Treccani: “nelle scienze ambientali ed economiche, condizione di uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri.”
Ci pensate? Quanto è bello il termine sostenibilità e quanto è azzeccato per il mondo imprenditoriale degli ultimi anni. Ha un sacco di significati che possono essere sfruttati a dovere.

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Rappresenta i sogni di un ragazzo che vuole fare del Business e creare un’azienda, rappresenta i sogni di una ragazza nel salvare il pianeta e rappresenta i sogni di tutti noi nel creare qualcosa di unico ed inimitabile, qualcosa di sostenibile e che sia alla presenza un vantaggio per molti.
Oggi, si pensa che tra qualche anno le Startup non saranno più qualcosa di unico e raro, ma saranno semplicemente un modello di azienda che migliora di volta in volta qualcosa che esiste già. Io non penso che sia così, o forse non vorrei pensare che sia così.
L’innovazione tecnologica e sostenibile (in entrambi i termini), unita alle idee di tutti giorni, aiuta la progressione del nostro pianeta nelle sfide che ad oggi sembrano ancora impossibili da sostenere, come portare cibo e medicine nel terzo mondo, o aiutare una famiglia sfollata dalla guerra; animali che hanno bisogno di un supporto maggiore per il loro sviluppo e per non rischiare l’estinzione e preservare la natura, così che lei possa continuare rigogliosa il suo ciclo di vita.

Il resto sono solo storie, siamo noi a decidere come vogliamo sfruttare, giorno dopo giorno, il termine: “sostenibilità”.

Abbiamo altro da dire?

Nicola

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