La tecnologia contro la contraffazione.

In che modo può rivoluzionare l’industria?

Countercheck - No Parcel Goes Unchecked
Catobi
6 min readApr 4, 2022

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Il boom degli e-commerce, combinato con la spedizione facile, economica e rapida di pacchi piccoli, ha creato la cosiddetta “perfect storm” per i Brands, realizzando le condizioni perfette per la commercializzazione su larga scala di prodotti contraffatti.

A facilitare l’escalation della promozione e commercializzazione dei prodotti contraffatti è senza dubbio l’uso strategico dei social media e dei contenuti a limitata presenza temporale (come ad esempio le “stories”).

Nei primi anni del ventunesimo secolo, la contraffazione era limitata solo alle modalità offline, sia per quanto riguarda la ricerca, che la promozione e l’acquisto delle merci contraffatte. Per questo motivo infatti, la dimensione del mercato di tali prodotti risultava abbastanza contenuto e gestibile dalle forze dell’ordine e gli organismi anticontraffazione, il cui compito era ed è quello di rintracciare e bloccare le spedizioni contenenti articoli contraffatti.

Tuttavia, con la sempre piú diffusa presenza di piattaforme di commercio online, combinata a fattori “booster” come il Covid-19 che hanno accelerato notevolmente i processi di digital transformation sia lato produttore-venditore che consumatore, i consumatori stessi sono diventati sempre più propensi all’acquisto sui canali online, facendo lievitare notevolmente il volume delle merci che transitano i bordi nazionali e internazionali ogni giorno.

La conseguenza principale di questo fenomeno è stata una vera e propria congestione nei centri di smistamento, rendendo impossibile per le forze dell’ordine e per i meccanismi anti-contraffazione identificare e bloccare articoli contraffatti, essendo essi molto limitati dalla gestione del lavoro umano manuale e quindi capaci di portare avanti solo dei random controlli a campione sulle merci in transito. Secondo le ultime rilevazioni OCSE, le dogane riescono attualmente ad identificare e bloccare molto meno dell’1% del totale delle merci contraffatte che ogni giorno attraversano i confini.

Per contrastare la commercializzazione di prodotti contraffatti, Brands internazionali di ogni settore (non solo lusso e moda, come si è portati a pensare) stanno compiendo sforzi notevoli per proteggere le loro proprietà intellettuali e salvaguardare la loro reputazione, investendo decine di milioni di Euro ogni anno. Gli obiettivi principali dei Brands sono tre:

  1. Collaborare con providers per identificare e chiudere immediatamente siti web, inserzioni o pagine social contenenti articoli contraffatti del loro marchio;
  2. Collaborare con le dogane e le autorità locali per bloccare quel famoso 1% delle merci che riescono a bloccare;
  3. Collaborare con providers per identificare e bloccare, insieme alle società di logistica, il restante 99% delle merci contraffatte che sono in procinto di consegna ai clienti finali.

Inoltre, considerati i forti danni di immagine e reputazione che i Brands soffrono a causa degli acquisti inconsapevoli di articoli contraffatti, molti Brands dei settori moda, lusso, cosmetica e automotive stanno adottando ulteriori contromisure per validare la Supply Chain e dare l’opportunità ai clienti di verificare l’originalità del prodotto acquistato.

Per quanto il punto 1), negli ultimi anni sono state sviluppate e introdotte varie tecnologie per identificare i prodotti originali sulla supply chain. Alcune delle tecnologie ampiamente utilizzate sono NFC (Near Field Communication, RFID (Identificazione a radiofrequenza), Codici a barre, UPI (Identificatore univoco del prodotto). Tuttavia, a causa delle limitazioni ancora presenti, questa verifica può (quasi sempre) essere utilizzata solo dai rivenditori e distributori e poco dai consumatori. Relativamente al punto 2), il problema è decisamente più serio in quanto si è arrivati ad un limite fisico di gestione di questa problematica, estremamente legata al lavoro umano e con l’UE non disposta ad investire ulteriori risorse a meno che non si vada a rendere più efficiente ed efficace l’intero processo. Infine, il punto 3) risulta essere senza dubbio quello più “caldo” e di interesse per il prossimo futuro, in quanto visto come la vera e unica soluzione per eliminare definitivamente gli articoli contraffatti dal mercato globale., proteggendo quindi loro stessi e, allo stesso tempo, la salute e la sicurezza dei clienti.

Risulta chiaro quindi perché, oggi più che mai, una tecnologia solida per l’anti-contraffazione sia necessaria.

Tecnologie come il riconoscimento delle immagini, combinate con algoritmi di machine learning, sono attualmente considerate l’unica soluzione scalabile e affidabile per poter analizzare il 100% delle merci in transito, superando quindi i limiti del controllo a campione, con un’accuratezza di identificazione e riconoscimento esponenzialmente più elevata.

In questo modo, Brands internazionali e società di logistica potranno per la prima volta unire le forze per lottare insieme contro la criminalità organizzata. Questo tipo di tecnologie è riconosciuta come LA soluzione in tutti i settori, in quanto permette di rilevare qualunque tipologia di pacco (da una piccola busta ad uno grande quanto un tavolo da cucina), senza necessitare di informazioni relative al canale d’acquisto del prodotto.

Proteggere i cittadini dall’utilizzo di prodotti contenenti sostanze tossiche è fondamentale, motivo per il quale la ricerca di soluzioni tecnologiche scalabili per la lotta alla contraffazione è una delle maggiori priorità a Bruxelles.

Perché le aziende di logistica svolgono un ruolo fondamentale nella lotta ai contraffattori?

Sulla base dei dati forniti dalla US Customs and Border Protection, solo il 3–5% delle spedizioni di merci sospette viene analizzato per verificarne l’effettivo contenuto e originalità. Il problema fondamentale risiede nella mancanza di risorse umane per l’ispezione e la mancanza di tecnologia per fare un’analisi in modo scalabile.

Tuttavia, le aziende di logistica, pur non essendo ancora legalmente responsabili per il trasporto inconsapevole di merci contraffatte, giocano un ruolo cruciale in quanto rappresentano l’ultimo step prima della consegna di un prodotto al cliente finale.

Pertanto, collaborare con esse permette di aggiungere un ulteriore step al processo di identificazione e riconoscimento di pacchi contenenti merci contraffatte che si va ad aggiungere alla prima scansione online, seguita dal secondo controllo delle dogane.

Quali sono le tecnologie attualmente utilizzate dalle società di logistica per proteggere marchi e consumatori?

Tecnologie legate alla tracciabilità degli elementi sulla supply chain in tempo reale

Con l’aiuto di innovativi sistemi di tracciabilità in tempo reale, è possibile accedere alle informazioni in tempo reale relative a qualsiasi pacco utilizzando tecnologie basate sull’IoT.

L’implementazione di dispositivi IoT fornisce alle parti interessate dati in tempo reale, consentendo loro di tracciare (ed eventualmente ottimizzare) la consegna di ogni singolo pacco.

Secondo transmetrics.ai, le società di logistica che hanno integrato queste soluzioni di tracciamento in tempo reale hanno riportato un’efficienza del 20% in più rispetto ad altre società di logistica senza l’integrazione. Questi sistemi garantiscono una grande trasparenza e affidabilità agli occhi dei clienti finali, ma nessun apporto forniscono alla lotta alla contraffazione.

Blockchain

Blockchain è diventata una delle tecnologie più esigenti e, in alcuni casi, cruciale per le aziende di logistica. La tecnologia “una volta registrata, non può essere modificata” fornisce uno strumento fondamentale per la validazione dell’intera Supply Chain.

Sebbene Blockchain e i suoi attributi come la rete Ethereum abbiano i vantaggi di validare in modo sicuro le transazioni di documenti, risulta comunque uno strumento utile per la sola validazione della Supply Chain (ovvero per far si che chi acquista un prodotto originale possa accertarne la legittimità), ma purtroppo nulla può nella vera a propria lotta ai “bad guys”.

Pertanto, molte sono le tecnologie in uso per proteggere chi acquista beni originali, ma nessuna tecnologia affidabile viene ancora utilizzata per la rimozione di articoli contraffatti.

Quali sono le tecnologie utilizzate dai Brand per proteggere la propria proprietà intellettuale e i consumatori?

Oggigiorno, i marchi stanno utilizzando tecnologie come etichette segrete, sistemi RFID, QR code e molti altri per proteggere i propri consumatori, anche se molto spessi i consumatori non dispongono di tecnologie adatte per fare un “double-check”.

Alcune delle soluzioni tecnologiche che i Brands si stanno adattando sono:

Meccanismi basati sull’IoT

L’installazione di dispositivi IoT nei pacchi consente ai Brands e alle società di logistica di tenere traccia e monitorare in tempo reale le spedizioni.

Codici QR visibili e invisibili

Questa tipologia di codici consente ai Brands (e ai clienti finali) di verificare velocemente e in sicurezza l’autenticità dei prodotti.

Cosí come per le società di logistica, è chiaro che anche i Brands utilizzano diverse tecnologie per proteggere i propri clienti ma ancora nessuna contromisura per limitare la diffusione degli articoli contraffatti offline.

Conclusione

L’utilizzo di tecnologie innovative è diventato un bisogno del momento sia per i marchi che per le aziende di logistica nella lotta contro i crescenti orizzonti della contraffazione. Tecnologie innovative che siano agnostici dai canali di vendita sono le soluzioni uniche e scalabili per il prossimo futuro. Ecco perché un anno fa è nata Countercheck ed ecco perché i Brand Owners hanno finalmente a disposizione una soluzione per proteggere i propri clienti e il proprio brand dai contraffattori.

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Catobi
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