La Postura Morale

Mira Stijak
Catobi
Published in
5 min readApr 6, 2022

Come cambiare la propria postura e perché farlo?

La postura non indica solamente il corretto allineamento della colonna vertebrale e del capo, richiama anche il concetto di “schiena diritta” o “camminare con la schiena diritta”, per tradizione popolare sinonimo di rettitudine. In senso figurato la persona con la “schiena dritta” è simbolo di onestà e l’integrità di comportamento.

Quindi, oltre l’aspetto fisico dell’atteggiamento di posa o di portamento di un individuo per postura si intende anche il modo di stare al mondo che prescinde dal corpo, ed è una questione di attitudine di persona e della sua personalità. Da sempre come postura si intende anche il nostro aspetto metafisico che riguarda l’attitudine mentale, l’inclinazione, il punto di vista e il modo di pensare, la prospettiva, la posizione, la disposizione, l’atteggiamento, la mentalità, l’opinione, il senso, la sensibilità e la visione.

Ci presentiamo al mondo con una postura morale, postura nobile, postura regale, postura laica, postura ideologica, postura di potere, postura da perdente, postura di vincente, postura da sottomessi, postura obbediente, postura di sfida, postura di ascolto, postura di agguato, postura da paura o postura da impostore, giusto per elencare alcuni modi. Il nostro credo, la nostra essenza e il modo di comportarci vengono considerati la postura. Nel senso figurato ad esempio la persona con la schiena dritta è simbolo della rettitudine morale, un essere tutto d’un pezzo, in spagnolo ‘Hombre vertical’ che tradotto sarebbe l’uomo dritto, verticale.

La persona strutturata con la postura morale non è solo chi sostiene le sue opinioni senza curarsi di compromessi, né semplicemente incorruttibile, è soprattutto una persona libera e integra.

Allo stesso tempo, una persona non integra, senza il proprio credo o valori, priva di forza morale e carattere viene considerata invertebrata, in quanto manca di organicità e di solidità strutturale.

Il nostro essere fisico è il contenitore della nostra essenza. La manifestazione di chi siamo passa anche e soprattutto attraverso il corpo. E con il corpo, o meglio dire lavorando sul corpo in termini di postura possiamo dare un forte assist per quanto riguarda rettitudine e l’integrità della persona.

Di questo aspetto si è occupato Jordan B. Peterson, noto psicologo e intellettuale che guida migliaia di persone all’esame delle proprie vite e comprensione moderna della personalità in termini della responsabilità individuale.

Nel libro bestseller “12 Regole per La vita — Un Antidoto al Caos” Peterson dedica alla postura la regola n.1.

La prima regola invita a curare con molta attenzione la propria postura, in quanto è fondamentale per il linguaggio del corpo, ma non soltanto. Nel libro Peterson esamina come la postura influenza il sistema di serotonina su basi biologiche importanti per la salute mentale, per la sicurezza di sé, per l’apertura verso il mondo, come la chiave di accesso per la manifestazione del proprio potenziale e cambiamento desiderato.

Si dice che una persona ha le spalle larghe quando ha le capacità di rispondere alle sfide e gestirle, e il coraggio di assumersi le responsabilità.

Come cambiare la propria postura e perché farlo?

Come prima cosa devo sottolineare che la questione di postura è una questione culturale come viene sottolineato anche da Peterson. La postura si impara come la lingua e si applica come la lingua, riconoscendosi in un linguaggio adottandolo.

Ogni singolo movimento, ogni posizione, la camminata e le attività quotidiane dovrebbero essere eseguite con la postura corretta, naturale e originaria, che non ha nulla a che fare con le posture statiche insegnate con gli esercizi, yoga o pilates.

Le attività ricreative, sportive e di benessere vanno praticate, ma andrebbero considerate come la ricreazione, qualcosa che facciamo extra in quanto non sono in grado di incidere sulla postura. La postura di quale vi parlo invece va applicata sempre. Come era una volta.

Per darvi l’idea di cosa parlo vi invito a guardare le foto di A. Lincoln, Nikola Tesla, Peter Amedeo Giannini, bronzi di Riace, le statue romane, e la postura dei bambini di età prescolastica, giusto per elencare alcuni esempi che raffigurano la postura desiderata. Osservando la loro postura noterete un corpo sempre eretto ma rilassato, da seduti o in piedi, il collo dritto, il torace largo, le spalle aperte ma soprattutto la schiena sempre dritta.

Note e credits: foto 1, 2, 4 e 6 la postura naturale e integra di: Bronzi di Riace, Abramo Lincoln, Nikola Tesla e Peter Amedeo Giannini. Le posture dinoccolate e curve simbolo dei nostri tempi foto 3 e 5.

Dunque, cambiare la propria postura è possibile a patto di volerlo, e che si è disposti ad abbracciare il modo totalmente nuovo e consapevole di percepire, usare e muovere il proprio corpo. È in teoria sembra molto facile. Ma, (re)imparare ad usare il corpo secondo i

parametri della tecnica che porta alla postura corretta e nobile risulta un lavoro impegnativo. È una trasformazione radicale delle abitudini posturali che richiede disciplina, impegno e costanza.

Vale la pena in quanto migliorando la propria postura nella vita quotidiana ci si accorge dei cambiamenti molto visibili: tutto il corpo (inclusa la colonna vertebrale) si allunga continuamente, si rafforza e si rimodella. Diventiamo strutturalmente solidi ed elastici. L’approccio si applica sempre, sul principio della routine, quando siamo seduti, quando stiamo in piedi, quando ci chiniamo (tanto o poco), quando camminiamo e persino quando dormiamo.

Quindi, se volete appropriarvi del pieno potenziale fisico che porta ad un nuovo asset mentale e comportamentale sbrigatevi a migliorare la vostra postura.

Avere un portamento aperto, e un corpo saldo aiuta ad affrontare la vita con grinta, rendendoci più abili ad accettare le sfide.

Il benessere fisico, mentale, emozionale, e le capacità decisionali migliorano. Diventare più integri fisicamente, migliorare la respirazione, ossigenazione e la circolazione sanguigna, avere più energia, concentrazione, essere più produttivi, diminuire lo stress. Allenarsi di meno con maggiori risultati sulla forza, elasticità, resistenza ed aspetto estetico. Ma soprattutto sentirsi più sicuri di se stessi e delle proprie capacità. Insomma, diventare integri. Perché mai come a giorno d’oggi abbiamo bisogno di essere integri.

D’integrità possiamo parlare solo se la “presenza e la consistenza della sostanza costitutiva di un individuo consiste nella sua totalità” (definizione Oxford Languages). Equivale allo standing, consapevolezza e l’integrità del comportamento nell’insieme. Verso se stessi e verso gli altri. Essere l’esempio. Enormi risorse personali e collettive, il tempo e il denaro si potrebbero risparmiare riappropriandosi di noi stessi e delle nostre piene capacità fisiche attraverso la postura da poter esprimere il nostro pieno potenziale. Perché “L’Io è innanzitutto e soprattutto un Io corporeo” Freud.

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