Leadership plant-based
La leadership diffusa e intelligente del futuro
Studio da anni i modelli cognitivi e di comportamento offerti dal mondo vegetale per estrarne nuovi schemi e patterns utili al management e alla gestione della complessità.
In questo caso mi concentrerò in particolare sul modello di leadership che possiamo estrapolare dal mondo delle piante. Si ispira in larga misura al modello diffuso delle piante.
Le piante infatti sviluppano e attivano con efficacia un’organizzazione multicentrica in cui le funzioni chiave non sono concentrate in punti specializzati ma diffuse nell’intero organismo, in questa maniera raggiungono 3 principali obiettivi:
▪ l’organismo diventa più forte
▪ la leadership sistemica migliora
▪ l’organizzazione sopravvive anche a danni importanti (se tagliamo fino al 90% di una pianta la pianta non muore e continua a vivere e svilupparsi proprio per la sua distribuzione modulare).
Lo scenario VUCA dal punto di vista delle piante
Lo scenario attuale lo sappiamo e ne sentiamo parlare è uno scenario prettamente VUCA.
Lo scenario VUCA le piante forse lo hanno sempre vissuto, uno scenario fatto di complessità e mutevolezza continua: Volatility — Uncertainty — Complexity — Ambiguity
Il termine è nato negli USA in ambito militare per descrivere il ‘nuovo ordine mondiale’ che è seguito alla fine della guerra fredda.
Nel mio studio e nei tentativi di estrapolazione di modelli dal mondo vegetale ho compreso e analizzato che le piante sono:
- un sistema complesso che affronta la complessità
- consapevole dell’interdipendenza
- sensibile al contesto e all’ambiente
- capace di adattarsi e cambiare il contesto facendolo evolvere.
Questo framework VUCA è quindi più che altro profondamente umano, lascia trasparire i limiti le nostre debolezze, le nostre abitudini cognitive di dna. Il mandato del mondo animale è quello di evitare (fight or flight) i mutamenti, non di adattarsi ad essi. Non siamo capaci di cambiare e dunque di innovare.
Allenare le skills per gestire sfide complesse
Bill George, professore di pratica di gestione presso la Harvard Business School, sostiene che uno scenario VUCA richiede una risposta di leadership che egli chiama VUCA 2.0:
Vision, Understanding, Courage e Adaptability.
Tutte caratteristiche che le piante hanno già da milioni di anni.
- Anticipare i problemi che modellano
- Apprezzare l’interdipendenza delle variabili
- Prepararsi per realtà e sfide alternative
- Interpretare e affrontare le opportunità rilevanti.
Le piante possono essere mentori
Il sistema vegetale quindi possiamo affermare che è un vero e proprio esempio di leadership, ecologica, sostenibile, flessibile, sistemica, interdipendente. Prendendo ispirazione da esso possiamo allenare la leadership ecologica e sostenibile nelle aziende. La leadership plant-based può offrire seriamente soluzioni per scenari complessi. Le caratteristiche e i talenti che alleniamo ispirandoci ai modelli offerti dalle piante e creando framework in cui esplorarci sono principalmente:
- interdipendenza — sistemicità
- intelligenza relazionale
- modularità- cervello diffuso (le piante distribuiscono le funzioni)
- captare e sfruttare il contesto — ambiente.
In particolare quest’ultima caratteristica ci offre un mindset interessantissimo su cui riflettere: le piante infatti sfruttano il contesto, l’ambiente influenzandolo.
La prima grande “migrazione” del mondo vegetale è stata la conquista delle terre emerse e la colonizzazione di nuovi habitat. Se l’acqua è stato il primo mezzo di diffusione del quale le piante si sono servite per spostarsi e riprodursi, è vero anche che è stato il primo fattore limitante a condizionarne l’organizzazione corporea e le strategie riproduttive. Di questo limite in realtà le piante ne hanno fatto il loro mezzo di locomozione per raggiungere la terra (quello che era un limite un fallimento è diventata per loro una risorsa evolutiva potentissima).
