Nomadi Digitali 2.0: essere un Nomade Digitale nel 2022

Giovanni Franco
Catobi
Published in
4 min readMay 19, 2022

Chi è un Nomade Digitale?

No, non è un essere mitologico o qualcuno che millanta falsi guadagni su qualche ADs online. É una figura professionale che si è sviluppata poco dopo lo sviluppo dei servizi online e che dopo la pandemia è tornata ad essere fortemente in voga.

Ma in cosa consiste? In poche parole si tratta di figure professionali che vivono e lavorano viaggiando, senza che questo possa influire sulla loro produttività lavorativa. Anzi, a volte questo aspetto rende la loro attività ancora più profittevole. In concreto per lavorare occorrono semplicemente una connessione a Internet e dispositivi adatti alla propria attività — parliamo ad esempio di computer, smartphone, software di videoconferenza, macchine fotografiche.

E’ in questo modo che i nomadi digitali accorciano ogni distanza e riescono a rimanere in contatto con clienti e datori di lavoro, ovunque siano nel mondo.

Gli errori da non fare quando si pensa ai Nomadi Digitali

Come anticipato in precedenza, durante ed in seguito alla pandemia di covid-19 sempre più attenzione è stata dedicata al mondo dello smart working e del lavoro da remoto.

Queste due modalità di lavoro, se pur spesso confuse con l’attività di Nomade Digitale, sono se vogliamo il passo iniziale per avviare la propria attività da Nomade. Perché spostano il concetto di lavoro, da un qualcosa che deve essere necessariamente svolto in un ufficio, prima verso la propria abitazione attraverso il Remote Working e successivamente verso uno stile di lavoro ancora più flessibile e dinamico con lo Smart Working.

E’ fondamentale però avere chiari anche questi due concetti, prima di capire come funziona la vita di un Nomade Digitale. Uno degli errori più frequenti, infatti, è quello di limitare la visione dello Smart Working alle mura domestiche, al massimo a quelle di una seconda casa. Sbagliato. Quello è semplicemente Remote Working.

Mentre quando si parla di Smart Working si pensa ad una flessibilità lavorativa, che siano orari o task molto maggiore. Ma non solo, infatti l’ideale per chiunque faccia Smart Working è quello di uscire dall’ufficio per andare alla ricerca di nuovi stimoli, di nuova linfa creativa e di nuove opportunità di networking.

Il Nomade Digitale è uno lavoratore che esalta al massimo le potenzialità dello Smart Working, riuscendo ad cambiare il proprio ambiente di lavoro in base al costo della vita, alle opportunità, al clima e alle possibilità di newtworking che si trovano in una determinata città o un determinato paese.

Cosa vuol dire essere un nomade digitale nel 2022?

Tutto questo rientra nella nuova YOLO Economy, uno dei fenomeni più popolari tra i Millenials, che preferiscono arricchire la propria vita di esperienze, sacrificando alcuni valori che erano centrali per le generazioni precedenti, vedi il posto fisso.

Nomadi Digitali 2.0

L’accellerazione verso lo Smart Workng negli ultimi 3 anni, ha portato sempre più persone a considerare uno stile di vita da Nomade Digitale, o qualcosa di veramente simile. Infatti, uno dei benefit maggiormente richiesti nel 2022 è sicuramente la possibilità di lavorare da remoto. E questo trend, nei settori in cui è possibile, è destinato a crescere sempre di più, come sta accadendo negli Stati Uniti e nel resto del mondo.

Il tutto è stato favorito anche da una notevole esplosione delle infrastrutture che permettono di lavorare in questo modo, vedi co-working ma anche bar/caffetterie digitali che favoriscono non solo uno stile di vita migliore rispetto ad un ufficio classico ma offrono eventi e opportunità di networking non indifferenti.

Questo ha permesso l’evoluzione di una figura ibrida, un cosiddetto Nomade Digitale 2.0: dei professionisti che decidono di trascorrere periodi di tempo breve lontani dal proprio ufficio o dai propri clienti senza però mai allontanarsi dal tutto, rimanendo disponibili a qualsiasi evenienza o semplicemente spostandosi di poco o solo stagionalmente.

Riuscendo a sfruttare gran parte degli aspetti positivi dei Nomadi Digitali tradizionali, come la possibilità di lavorare da dove si vuole (forse anche da una spiaggia, perché no?), mantenendo i rapporti personali con clienti e/o colleghi che sono tipici dalla vita lavorativa abituale.

Ma le difficoltà non sono poche, infatti spesso in Italia la non presenza in ufficio viene percepita come una totale assenza di produttività o comunque un attività lavorativa che non può essere costantemente monitorata dai vari supervisori.

Come detto in precedenza però, la tendenza sembra essere fortemente segnata e l’obiettivo è molto chiaro: andare a creare un perfetto bilanciamento tra la vita professionale, sociale e la voglia di vivere esperienze nuove.

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