C’è vita dopo Nokia nella valley finlandese

Clara Attene
Cavalli (vapore) e segugi (giornalistici)
2 min readJan 29, 2017

Pubblicato sul Venerdì di Repubblica del 20 gennaio 2017

Da città senza futuro a nuova Silicon Valley del nord Europa. Sembra essere il destino di Salo, città finlandese di 50.000 abitanti, conosciuta come sede della Nokia. Dopo anni di profonda difficoltà, ora sta assistendo a una rinascita economica grazie proprio alle professionalità cresciute negli anni d’oro dell’azienda di telefonia.

Numerose aziende americane del settore tech infatti, stanno spostando le proprie attività in Finlandia, magari “di rientro” da delocalizzazioni in Cina, oppure stanno aprendo succursali locali o nuove startup, attratti dalla presenza di ingegneri, sistemisti e sviluppatori web cresciuti all’ombra della Nokia.

Questo fiorire di nuove aziende sta risollevando le sorti di una città, da sempre all’avanguardia nella produzione di elettronica fin dal 1928, che solo nei primi anni Duemila ospitava seimila addetti alla produzione della Nokia e realizzava circa il 4% del Pil nazionale finlandese, ma che nell’ultimo decennio era caduta nella polvere. A seguito infatti della cessione della attività di Nokia a Microsoft e della decisione presa da quest’ultima all’inizio dello scorso anno di accantonare lo sviluppo del settore smartphone, Salo si era trovata con un tasso di disoccupazione schizzato dal 5,7% di fine 2008 al 17% registrato a dicembre 2016.

Il terreno, però, era fertile e ora un piccolo esercito di ex dipendenti di grandi colossi del settore come Xerox, Intel, Oracle e HP sta arrivando per mettere in piedi i propri progetti imprenditoriali: “Qui ci sono persone che in California non troveresti mai — racconta Marcel Rogalla, uno dei fondatori di Nuviz, un’azienda che produce display — perché non necessitano di formazione e sono immediatamente produttive al 100%”.

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Clara Attene
Cavalli (vapore) e segugi (giornalistici)

Human being. Keen on psychology, talks about inspiring experiences and realisations that make life better. Known also as a (data)journalist.