Oggetto quasi inseparabile

Emanuela Malacrida
Cefalonia Writer’s Club
1 min readApr 25, 2019

Mi regala qualche spazio in più solo attraverso le sue piccole tasche laterali. Allento tutte le cinghie di compressione ma lui ha il senso della misura e mi obbliga a dividermi dal superfluo.

Lo sollevo da terra, e vola… infilo gli spallacci che si dividono sulle mie spalle, lo schienale rinforzato e morbido cerca l’appoggio sul mio dorso, chiudo e regolo la cintura ventrale fin quando avverto che il suo peso grava sulle mie anche.

Quando è pronto per partire capisco che tutto il mio mondo è racchiuso nel mio

zaino [ʒài-no] n.m.

amico fedele che da anni accompagna i miei viaggi a piedi: in pianura e in montagna… montagne vicine e lontane. Affronta neve, pioggia e vento con il suo cappottino impermeabile.

Gli voglio bene, perché in lui ho sempre potuto attingere per trovare un maglioncino caldo, biancheria pulita, un riparo per la pioggia, un sorso d’acqua, il mio sacco a pelo….

Più volte, nei paesi lontani, mi sono separata da lui per far felice una persona meno fortunata di me. Mi piace pensare che il mio zaino continui ad accompagnare i cammini di altre persone in terre lontane.

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