Ci sento forte stasera
Rio sei una stronza in motore col casco ufo robot
Tom Jobim e Miúcha — Samba do Avião
Ci sento forte stasera
che ti ascolto e mi sciolgo come quando amavo e non amavo
ma mi scioglievo uguale che in Brasile ami pure quando hai paura.
Io vorrei la famiglia dentro non fuori attorno che mi strozza nelle forme giuste
che io non sono giusta e vabbene c’abbiamo fatto pace
a forza di movimento autentico be yourself shine bright like a diamond e cazzi e mazzi che di autentico ci sono solo forse i nonni vivi che quelli morti c’hanno visto fare cose sconce e hanno chiuso gli occhi angelici oppure no
Vorrei la famiglia dentro che me la porto a spasso per San Giovanni o Re di Roma ma non con lo stress di portarli a spasso tipo che è normale che se sei serena sorridono e se non lo sei sorridono pure tipo una gravidanza al contrario enorme e sbagliata forte
Rio.
você foi feita prá mim come Dentini come Zia Lilly come i morti morti al posto mio che forse eravamo anime gemelle e forse ora i gemelli sono finiti scaduti morti e soli sugli scaffali del lidl
non li voleva nessuno manco sul volantino e sono volati via e ciaone proprio
Tu Rio che quasi mi ammazzi
mi strantulii di paura e voglia che la saudade
secondo me è quella cosa che ti struggi di vita ma non nella negazione della morte che senti la vita tutta piena di tutto insieme e poi torni al sentire definibile bello o brutto ti bolle il sangue ma resti ferma
Rio sei una stronza in motore col casco ufo robot e io ti maledico sì ti maledico ma benedico la tua stirpe che possa essere ricca e felice young gifted and black teccà mancia
Tu mi ammazzavi e dentro ridevo e Mimì mi amava sempre di amore italiano e io mi mettevo gli occhiali e diventavo sbrillantona e ci siamo lasciati e ripresi al volo tante volte come i ballerini di Alvin Ailey nelle still in technicolor perchè ci eravamo confusi con la storia dell’africa col futuro alle spalle ecco
che sono viva ancora e grazie che mi ha detto bene e sono tornata da te a fare specchio e lavagnetta
scrivimi dentro le parole infilami come le perline nella collana come le pistole in testa tu mi infili i sentimenti più dentro così mi sento più al centro
e mi rimetto a posto
dormo un po’ compilo bandi pago bollette on line e vado a letto triste di pausa_stop gioco
Valentina scrive a Vincent e lui ogni tanto le risponde.
la loro corrispondenza è intima e pubblica e compone una raccolta epistolare in fieri. Potete leggere tutte le lettere ( o soltanto una) su Centritavola.