Dice che il gusto
I’d Rather Go Blind
Dice che il gusto autentico è acqua e tabacco e io me lo fumo e mi sento autentica pure io ma non per il fumo mi sento autentica perchè domani lo rivedo e sorrido di attesa che pulsa.
mi preparo scrivendo e invece di pulirmi fuori mi pulisco dentro.
Che oggi ho visto l’album dei ricordi di mia nonna
Margherita bella forte di busto e forte di polsi
sulla vespa bianca di bianco vestita accanto ad Armando non ancora canuto ma rosso bel pelo.
Loro insieme si stringono composti e fanno le gite al mare e le gite in campagna e si ammazzano di lavoro meridionale a Torino
che mia nonna sogna sua madre o il mare o la lavanda nei cassetti e le basta una sola di queste cose per sentire le altri mancanti forti
intrecciate a punto croce come nel petto come nelle mani come negli occhi.
Oggi mi accendo di attesa di cose amuruse e mancanti come Margherita che lei pure canta I was dreaming of the past e piange con Amy e io pure annuso cuscini di madre e piango di fabbriche e orizzonti in bianco e nero e risotti. Oggi mia nonna mi guarda e io mi sento tutta femmina compatta e impettita di fronte alla grande madre e mi innamoro più forte perchè sono forte di petto pure io e pure Etta James che mio nonno a lei le piacerebbe assai ma a mettersi contro mia nonna Etta non ci pensa proprio.
Valentina scrive a Vincent e lui ogni tanto le risponde.
la loro corrispondenza è intima e pubblica e compone una raccolta epistolare in fieri. Potete leggere tutte le lettere ( o soltanto una) su Centritavola.