Cultura online

L’inizio di questo 2020 ha messo a dura prova moltissimi musei e istituzioni culturali: le chiusure forzate e gli ingressi contingentati hanno infragilito un gigante per sua natura cagionevole, ma hanno anche messo in luce la voglia di raggiungere il pubblico e di mantenere un legame che si è creato negli anni. E oggi?

Anche se nei mesi passati molti musei si sono distinti per creatività e intraprendenza oggi sembrano essersi dimenticati di noi, visitatori digitali.

Sappiamo tutti che settembre è un po’ come il primo dell’anno: è il tempo di progetti e buoni propositi. Ebbene, il mio progetto per questa seconda metà del 2020 è contribuire a definire e migliorare la comunicazione culturale (con qualche accenno al marketing della cultura).

Iniziamo con due punti della to do list del comunicatore ideale:

· Per chi comunico

· Che cosa comunico

Prima di raccontare il museo bisogna domandarsi perché lo si fa, e soprattutto per chi. L’interlocutore non è un collezionista, uno storico dell’arte o un antiquario.

Il destinatario di ciascun museo è Uno, Nessuno, Centomila.

Al di là dello schermo c’è un visitatore che conosce ogni angolo delle sale del museo, ma nello stesso momento ce n’è un altro che non solo non conosce il museo, ma non è nemmeno particolarmente attratto.

Allora come comunicare con tutti in un solo momento, o meglio in un solo post?

Ricordiamo che la cultura è di tutti e per tutti, ciò che conta è raggiungere il pubblico, incantarlo a tal punto da convincerlo a venire in museo.

Il museo è di tutti e tutti devono poterlo comprendere facilmente (tecnicamente si parla di accessibilità che non è solo fisica ma anche culturale).

In che modo? Partendo dalla comunicazione, una comunicazione semplice, immediata e d’effetto — senza svilire o snaturare il portato culturale del bene — associata a uno strumento familiare che evita sensazioni di disagio dovute a strumenti poco intuitivi (in questo caso, uno strumento familiare è utile ad abbattere una prima barriera all’ingresso e permette al visitatore di avvicinarsi al mondo culturale senza provare disagio).

Il mondo digitale è ricchissimo di strumenti che possiamo utilizzare primi tra tutti i social network che ci permettono di interagire quotidianamente con il pubblico. Ma non basta pubblicare una foto per creare un buon post. È importante conoscere le piattaforme in tutto e per tutto, avere a disposizione delle buone foto e tenere a mente tre concetti chiave: brevi storie semplici.

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