“Chi ha paura delle viole?”: una domanda difficilissima

Il contrasto di 92 studenti tra i 17 e i 19 anni alla violenza di genere

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“Non credete alle favole! Erano vere”: con questa citazione, attribuita a Stanisław Jerzy Lec, sciogliamo spesso il nostro debito nei confronti della narrazione. Storie dell’orrore ne leggiamo tante, tremebondi, da sempre: molte hanno a che fare con vicoli bui e manifestazioni di forza incontrollata; lasciamo che ci intrattengano per esorcizzare il terrore. Per scongiurarne di nuove. O perché l’orrore non si ripeta sul piano della realtà.

Eppure alcune di queste storie spaventose squarciano il velo e diventano vere; tra quelle in cui il demone è interno, il mostro è noto e familiare, pulsano dolorose le storie di violenza di genere. Questo il seme dal quale è nato il progetto “Chi ha paura delle viole?”: un percorso di narrazione applicato alle tematiche di parità di genere che l’Istituto di Istruzione Superiore Giovanni Giolitti di Torino, da sempre sensibile a tali tematiche, ha affidato alla Scuola Holden nel corso dell’a.a. 2018–19.

Ho avuto la fortuna di accompagnare io stessa, come formatrice, le cinque classi dell’Istituto selezionate per quest’avventura di consapevolezza e risveglio. Per farlo ho distillato nello stesso alambicco l’esperienza maturata nei corsi per adulti come questo o questo e i percorsi laboratoriali per minori come questi; trovando l’ennesima conferma che nulla è precluso agli under 18, nulla è al di là della loro portata, se solo corriamo il rischio di prenderli sul serio e soprattutto dar loro voce.

I testi che trovate in questa raccolta sono frutto dell’elaborazione dei contributi scritti individualmente dai ragazzi al termine del percorso: si sono messi in gioco senza risparmiarsi nonostante la delicatezza del tema.

Una panoramica sulla strada compiuta è invece fruibile qui.

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