L’EBM nel paese dei somari?
Discutiamone per favore
Serrato confronto su Twitter con Sergio Cattani a proposito dei miei auguri di ieri a #dottoreeveroche. Sergio ha sottolineato un eccesso di semplificazione (o forse di ottimismo) nella mia analisi troppo positiva a proposito della recente disponibilità di importanti risorse bibliografiche per i medici italiani.
Disponibilità resa possibile grazie a un progetto specifico della FNOMCeO.
Mi riferisco (per chi non ha letto) alla possibilità in una area a accesso riservato per tutti i medici italiani di consultare database quali Dynamed Plus e la Cochrane Library.
Ora questo paese discute di EBM da molto tempo, ma è la prima volta che una istituzione nazionale si occupa di rendere disponibili alcuni database essenziali a tutti i medici. Solo alcuni, si badi bene, ma almeno si comincia.
In questi anni si è parlato sempre di EBM all’italiana: ci sono fondazioni, ci sono corsi, ci sono dibattiti, ci sono convegni, ci sono esperti di EBM, ma l’unica cosa che non avevamo (a differenza di molti altri paesi europei) è la materia prima indispensabile per “discutere dell’argomento”: le più importanti sinossi EBM pubblicate.
Non riesco a pensare un solo altro paese in cui gli esperti di EBM continuino a chiacchierare tra loro senza riconoscere l’essenzialità di questa prima tappa: “Risorse bibliografiche utili (se si vuole selezionate) a disposizione di tutti”, certamente almeno a disposizione dei medici.
Eppure questo si è fatto fino ad adesso nel nostro paese
Accetto volentieri le critiche al mio eccesso di semplificazione, ma la realtà che vorrei mettere sotto gli occhi dei miei amici è la novità cui ci troviamo di fronte: in un paese di “somari” chi raglia più forte (grazie ai titoli di cui si vanta) presto avrà bisogno di qualche nuova trovata per restare a galla… (e certamente ci riuscirà) magari farà buon viso a cattiva sorte, ma non potrà contare più su un privilegio consolidato, quello di poter tenere il sapere (quello davvero buono) in cassaforte.