Leggere persone e robot nel mondo dell’assistenza socio-sanitaria
Le ragioni dell’ottimismo
Come diavolo funziona la scelta di una lettura? Come sta cambiando la nostra possibilità di scegliere? E scegliamo ancora qualche cosa?
Un tempo le letture si sceglievano certamente in modo diverso, ma forse neppure allora si poteva parlare di scelta.
La nostra sensazione soggettiva di scegliere non era così traballante come oggi in cui un flash sullo smartphone o qualche cosa di simile ti indirizza e “ti guida”. Tutto molto diverso dalla fatica di un tempo.
Per quale diavolo di motivo ho letto un articolo che parla di questa roba che nelle parole del suo autore è sintetizzata nel paragrafo che segue?
“I robot assistenziali possono essere suddivisi in tre categorie: robot con funzioni di monitoraggio; robot cosiddetti “assistivi”; e robot con funzioni di compagnia e terapia. In questa sede descriviamo i robot appartenenti alla terza categoria, proposti per compagnia e svolgimento di attività fisiche, sociali e di svago, per realizzare una forma artificiale di pet therapy” (1)
A pensarci un poco ho scelto.
Alcune parole chiave fanno la mia vita di questi giorni:
- Robot con funzioni di monitoraggio
- Robot cosiddetti assistivi
- Robot con funzioni di compagnia e terapia
- Pet terapia
E così leggo davvero della disumanità del nostro imminente futuro? Oppure rifletto sulla cosiddetta umanità delle immagini che fanno la nostra vita di ogni giorno?
Uomini e donne vere dalle vite sconvolte per l’assistenza a un paziente terminale. La pet terapia per una coppia non più giovane che ha avuto la vita sconvolta per la prematura morte del figlio. Etc. Etc.
Ho sognato il cane di quella coppia trasformato in robot. Forse si chiama incubo. Poi l’ho incontrato davvero e mi sembrava una macchina perfetta.
E il medico vero “con funzioni di monitoraggio”? La figlia in carne e ossa “con funzioni di compagnia”?
Una lettura non è mai un incidente casuale.
Persino oggi.
Le letture non analizzano il futuro anche quando dichiarano di farlo. Parlano di noi, anche quando disegnano soltanto il tenebroso futuro… che viviamo ogni giorno con modesta consapevolezza.
C’è da essere ottimisti. Possiamo ancora scegliere. Nonostante la modernità che ci circonda.
(1) Giampaolo Collecchia Il sistema robotico assistenziale
Recenti Prog Med 2019;110(10):473–475
Post scriptum: ho curiosato sulla rete per cercare immagini che “rappresentassero” questo scritto. Mi sono imbattuto così nell’immagine che ha scelto sul suo Blog l’autore dell’articolo che ho segnalato. Ve la propongo per sintetizzare tutta la diversità del suo punto di vista.
