Non solo ostracismo ai tempi di facebook, ma molto di più

Roberta Villa, una giornalista scientifica nella morsa tra “moderne governance” & “talebani dell’anti anti-scienza”

salvo fedele
Chi più sa… meno crede
2 min readMar 25, 2018

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Sul sito web di SWINI (Science Writers In Italy) è raccontata dalla “protagonista dei fatti accaduti” (Roberta Villa, una giornalista scientifica italiana) una vicenda emblematica dei tempi che viviamo.

Emblematica per varie questioni che solleva:

(1) la governance dei social-network: il tribunale senza appello che ci butta fuori ogni volta che un gruppo (anche di fanatici, come in questo caso) mette alla berlina qualcuno

(2) le caratteristiche del “movimento anti-anti” che adesso (dopo la performance elettorale del “partito guida”) comincia a fare i primi passi “autonomi” e ad esprimere anche di peggio (se possibile) rispetto a quello che avevamo già visto.

(3) l’impegno personale di Roberta Villa sulla questioni vaccini e il tentativo ostinatamente perseguito (non solo da un branco di fanatici, ma anche da alcuni “rispettabili personaggi” “istituzionali”) di zittire la sua voce “non allineata” a nessuno dei fronti “opposti”.

Scrivere per combattere i talebani. Anche con un solo dito. Credit Foto UNAMA

E altro ancora (su cui non mi dilungo per il momento).

Un tempo si diceva che su queste questioni “bisognerebbe avviare una riflessione collettiva”. Una perifrasi abusata e abbastanza disgustosa.

Però se pensiamo a come si sono trasformati i dibattiti sui social …
… quella perifrasi ormai ha un suono quasi “nobile”.

il nobile pensiero di un moderno talebano del movimento anti-anti scienza (screenshot da Twitter)

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salvo fedele
Chi più sa… meno crede

pediatra a Palermo; mi piace scrivere, ma cerco di non abusare di questo vizio per evitare di togliere tempo al… leggere (╯°□°)